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Un inno all’unicità

di Sara Spaziani foto di Riccardo Sarti

Numero 218 - Marzo 2021

L’essere umano al centro del primo album di Stefano Colli “Aquiloni”


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Si chiama “Aquiloni” l’album di esordio di Stefano Colli, così come il singolo di lancio, in radio dal 5 febbraio. Classe 1989, Stefano vanta un background molto vario, partendo dal teatro ed approdando in televisione grazie alla partecipazione al Festival di Castrocaro, in onda su Rai1,-taglio- e al talent “The Voice of Italy 2019” (Rai2), nella squadra di Gigi D’Alessio con cui ha duettato sulle note di “Caruso” di Lucio Dalla. “Aquiloni” è un album estremamente variegato, sincretico poiché utilizza varie forme artistiche: letteratura, con il racconto breve di pugno di Stefano stesso, recitato da Ivano Marescotti; arti visive, grazie al contributo di Patrik Fongarolli Frizzera, ideatore de ”Il lato fresco del cuscino”; ovviamente musica, con prestigiose collaborazioni quali i duetti con Giò Di Tonno, Iskra Menarini e Rebecca Pecoriello. Abbiamo voluto approfondire con Stefano questo progetto originale… Come nasce l’idea del singolo “Aquiloni”? “Dal punto di vista tematico, possiamo definire “Aquiloni” un inno all’unicità dell’essere umano e alla continua ricerca del senso profondo della vita, in cui ogni uomo è protagonista spaesato. Una ricerca che a volte lo mette nella condizione di voler abbandonare tutto; ecco allora che “Aquiloni” vuole ricordare e sottolineare l’unicità e il valore di ognuno di noi, la ricchezza del proprio mondo interiore, nella diversià di essere e di amare. Se gli aquiloni, nell’immaginario collettivo, rappresentano la libertà, nel brano diventano anche emblema dell’essere umano, sospinto da venti e correnti che sembrano guidarne il percorso; l’uomo è un aquilone che percorre il suo tragitto, il cammino della vita, evolvendo a ogni incontro, evento, esperienza, bella o brutta che sia, ma restando libero e sempre più consapevole della propria identità ed unicità. Il testo vuol essere, quindi, un appello e una rivendicazione di tale libertà e, al contempo, della necessità e del diritto di proteggere la bellezza che ancora rimane in noi e attorno a noi.” Parlaci un po’ del video... “Il videoclip è stato girato tra i colli bolognesi e i laghi di Suviana e vede la regia di Riccardo Sarti. Abbiamo scelto volutamente due ambienti molto diversi tra loro e due atmosfere differenti per far comprendere al meglio la scissione temporale che caratterizza la narrazione. Ai laghi di Suviana abbiamo girato sotto la pioggia proprio per valorizzare l'aspetto più malinconico. I due protagonisti del videoclip -taglio2-(io e Rebecca Pecoriello, che oltre ad essere la coautrice del brano insieme a Giancarlo Di Maria, duetta con me nel pezzo stesso) infatti si cercano, si rincorrono lasciando delle tracce a testimoniare il loro passaggio, senza però potersi mai realmente incontrare.” Hai un passato artistico anche nel mondo della recitazione. Pensi che questo influisca nella tua carriera musicale? In che modo?

“Il teatro ha influenzato tantissimo non solo il mio percorso musicale, ma tutta la mia vita. E' stato profondamente terapeutico. Si tratta di una disciplina che ti porta a lavorare molto su te stesso e a scavare in profondità anche scomode e difficili. Grazie al teatro ho imparato a conoscermi, ad ascoltarmi, accettarmi e anche perdonarmi. Il teatro poi ci insegna a metterci nei panni dell'altro, a provare a comprendere una visione e un punto di vista diversi dal nostro, ci insegna l'empatia. Per questo ritengo che sarebbe fondamentale valorizzare questo insegnamento anche in ambito scolastico, vivremmo in una società certamente migliore!” Che progetti hai per il futuro? “Nonostante il 2020 sia stato un anno drammatico e terribilmente incerto, ho avuto la fortuna di lavorare (durante quei pochi mesi in cui i teatri sono stati aperti da Agosto a Ottobre 2020) ad un nuovo spettacolo prodotto da Fondazione Aida di Verona con la regia di Manuel Renga: "Il Gruffalò", commedia musicale tratta dal bestseller di Julia Donaldson e Axel Sheffler tradotto in oltre 30 lingue in tutto il mondo. Nel cast insieme a me ci sono Federica Laganà, Giuseppe Brancato ed Elisa Lombardi. L'obiettivo più vicino è quindi quello di ripartire in tour con questo spettacolo appena riapriranno i teatri e naturalmente promuovere questo progetto discografico a cui tengo tantissimo, e far volare questi "Aquiloni" il più a lungo possibile.”





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