logo-musica

Un grande viaggio

di Gennaro Santarpia

Numero 193 - Novembre 2018

Undici tracce per undici emozioni nel nuovo progetto discografico “The Awakening” di Luca Morelli. Un percorso di incontri indimenticabili, raccontati con un sentire intenso


albatros-un-grande-viaggio

Un album di piano solo, intimo ed emozionante, è il nuovo lavoro dell’artista modenese Luca Morelli. Il disco “The Awakening”, prodotto da Ala Bianca, racconta attraverso i brani del viaggio immaginario alla ricerca del proprio mondo interiore percorso dal virtuoso pianista, che in chiave intimistica si guarda intorno e dentro, alla ricerca di quella scoperta che è, al contempo, modo per arricchirsi sfruttando il ricordo. Da “If you leave here” a “Come back the truth”, passando per ”Rossana”, “One year ago”, “Endless sunset” e tante altre, Morelli rievoca i momenti che hanno segnato la sua vita di uomo ed artista, mettendo in musica sensazioni provate anche e soprattutto in occasione di importanti incontri. Fra questi, da ricordare quello con il Maestro Ennio Morricone, celebrato nel toccante “Behind the scenes”.

È uscito il suo album d’esordio “The Awakening”, qual è stato il riscontro da parte del pubblico?

“Ho un seguito abbastanza vasto attraverso i social, in particolare Instagram, in Italia ed all’estero, quindi c’è molta attesa, e devo dire la risposta è stata molta buona. Ho avuto notizie da un po’ tutti i continenti di persone che mi mandavano immagini dell’acquisto del mio disco sia fisicamente sia sulle piattaforme online. È stata una grande soddisfazione!” -taglio- Come descriveresti il tuo percorso musicale?

“Ovviamente ho suonato e studiato musica fin da quando ero bambino, ma nel corso degli anni ho avuto dentro di me dei segnali che mi facevano intuire che la mia direzione nei confronti della musica dovesse essere totalitaria, senza dedicarmi ad altro come magare ho fatto in passato. La musica, poi, mi ha aiutato a intendere meglio la mia personalità, e ho vissuto questa presa di coscienza come un risveglio, con ben chiara la strada da seguire, sentendo quella sensazione di leggerezza e libertà che tutti inseguiamo nella vita.”

Questo album racconta di un viaggio immaginario molto intimista, tu a che punto della vita sei?

“In realtà la presa di coscienza consiste proprio nel capire che non finisci mai, poiché siamo esseri mutevoli. Ora sono in una fase produttiva, nel senso che sono già in lavorazione del secondo disco e per quello che è il mio lavoro a Milano compongo colonne sonore per cinema e documentari. Insomma vivo una continua creazione ed al contempo cerco di raffinare la mia tecnica. Studio ancora pianoforte e composizione, provo ad evolvere ma non per ostentare, per dimostrare qualcosa al mondo esterno, è una ricerca mia, propria del mio rapporto con la musica, cosa che mi fa scoprire nuovi aspetti di me.”

In questa presa di coscienza c’è stato qualcosa che ti ha meravigliato?

“Si, credo cha la cosa più importante nella vita sia trovare -taglio2- della guide e avere l’umiltà e la fiducia nell’altro, imparare prima ad ascoltare che a suonare. Ho trovato delle guide in amici più grandi ed esperti di me, che mi hanno detto, conoscendomi, di avere delle qualità, tra cui un grande senso di applicazione che mi fa lavorare senza stare a guardare gli orari e senza sentire la fatica. Non credo certo di essere uno stakanovista, ma penso che quando si ha un obiettivo non si senta nemmeno il peso della vita.”

Il disco comprende anche un brano che racconta l’incontro con il Maestro Ennio Morricone, che esperienza è stata?

“Ennio Morricone è da sempre uno dei maestri che ho ascoltato. Ero un suo fan, avevo 22 anni, e avevo registrato alcuni brani di piano su un cd. Mi recai ad un suo concerto al Palacassa di Parma e riuscii ad entrare dietro le quinte dove c’era anche Branduardi che all’epoca lavorava con lui. Riuscii fortunatamente a dargli il mio cd, e dietro scrissi il mio numero di casa per avere un suo parere. Inaspettatamente dopo un mese ricevetti una telefonata di domenica mattina, e rispondendo riconobbi la sua voce inconfondibile. Mi disse: ‘Morelli ho ascoltato il tuo cd e mi piacciono i tuoi brani, ma ti consiglio di passare da pianoforte a composizione e quando hai fatto un disco me lo mandi’. Ho aspettato un po’, ma quest’anno sono riuscito a portarglielo a un suo concerto al Forum di Assago a Milano. E quell’emozione si è rinnovata.”


albatros-un-grande-viaggio-2



Booking.com

Booking.com