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Un duo speciale

di Antonino Ianniello

Numero 242 - Luglio-Agosto 2023

Molto interessante il debut album di Olivia Trummer e Nicola Angelucci dal titolo “Dialogue’s Delight”


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“Dialogue’s Delight” è il disco che segna l’esordio del duo formato dalla pianista e cantante Olivia Trummer e dal batterista Nicola Angelucci, sul mercato dallo scorso maggio e presente sulle piattaforme digitali. Il lavoro è stato pubblicato dall’etichetta ADA che, in pratica, è essenzialmente il braccio indipendente di ‘servizi e distribuzione’, oltre che label della Warner Music Group. -taglio- L’ADA, in sintesi, si occupa di far emergere i nuovi artisti. Occorre poi segnalare la preziosa collaborazione del fisarmonicista Luciano Biondini che ha dato inizio alla sua partecipazione nel 2016… accrescendo, nel corso degli anni, la sua vena compositiva che si rivela ricca di suoni, colori e dinamiche, in grado di creare un sound complesso ed efficace. Il duo è una sorprendente miscela orchestrale: la voce chiara di Olivia e la notevole eleganza del suo tocco sui tasti bianchi e neri del pianoforte, conditi da un talento improvvisativo, incontrano la batteria (incredibilmente viva) di Nicola Angelucci. Set di drums che sembrano avvolgere la musica come un raffinato ricamo, solo per dispiegarsi occasionalmente in assoli ad alta intensità. Di solito, nella norma insomma, la regola vuole che venga prima creata l’armonia, il mood, i brani … per poi partorirne il nome da dare al lavoro. In questo caso è avvenuto il contrario: la cosa che è stata concepita per prima è dare il titolo al progetto: Dialogue’s Delight. Fortunatamente il nome è apparso immediatamente calzante per la descrizione di un incontro perfettamente riuscito. In seguito, poi, nascono i titoli dell’intera traccia del lavoro discografico, che indica anche quella che è la mission di questo duo: il voler comunicare e suggerire la bellezza e la ricchezza della connessione umana. L’album è stato registrato in una dimensione quasi ‘intima’ ma con un approccio “live”, senza alcuna sovra-incisione e dando la priorità all’intensità e alla creatività della vivace interazione tra i protagonisti, creando così la piacevole sensazione nell’ascoltatore di poter essere parte della conversazione. Sin dall’inizio i due musicisti hanno attinto dalla corposa lista di entrambi, scegliendo musica che mettesse in risalto le potenzialità espressive dei loro singoli strumenti. Tra questi ‘All is well’ e ‘The Optimist’, della Trummer, in cui fuoriesce il talento strumentale dei due artisti che affrontano con naturalezza composizioni ritmicamente complesse, o ‘Dear’ e ‘Strolling’, due brani di Angelucci. Sempre più nascono così, coinvolti dal progetto, hanno quindi cominciato a comporre, pensando proprio al duo: ‘Indifference’, nel cui testo si racconta di quanto il dialogo tra le persone si stia esaurendo ed ‘Inside the Rainbow’. -taglio2-Qui l’ascoltatore entra nel sound … grazie anche alla policromia degli strumenti che toccano gradazioni plurime. Nella tracklist trova spazio anche ‘Portoferraio’, il loro primo brano, composto a quattro mani, ed a poco tempo dall’incontro dei due musicisti; ‘Portoferraio’ si caratterizza per un’atmosfera malinconica e somigliante ad una piccola ‘suite’ che termina in un momento ‘sinfonico’. A rimarcare l’amore per la tradizione del jazz e per l’immenso songbook americano, non potevano, quindi, mancare due standard: ‘When I fall in love’, oltre a ‘Lil Darlin’ (di Neal Hefti.) È proprio qui, nelle personali versioni di questi due standard che si individua l’estetica di questo duo: conoscenza profonda della tradizione jazzistica che consente, in questa rielaborazione, di dare vita a qualcosa di nuovo e personale. Olivia Trummer, Stoccarda 1985, inizia la formazione pianistica classica sin da piccola. Si dedica, in seguito, all’improvvisazione e continua i suoi studi alla Manhattan School of Music… ed è a New York che completa la sua formazione prima di rientrare in Germania. Sul suo terzo album ‘Nobody Knows’ del 2010, la Trummer si propone ed esordisce nella veste di cantante, ruolo che da allora è diventato fondamentale nella creazione dei suoi progetti. Oltre a tantissime collaborazioni, si aggiudica numerosi premi e borse di studio, e tante sono le sue performance in giro per il mondo. Nicola Angelucci si è affermato come batterista di primissimo piano nel jazz italiano. Attivo, con tre dischi a suo nome, in considerazione del suo strumento è però soprattutto visibile in qualità di sideman. Dal 2013 è membro del quartetto di Fabrizio Bosso e collabora stabilmente con tantissimi grandi della scena italiana ed internazionale. Il primo incontro tra questi due musicisti avvenne nel 2016 al Val di Fassa Panorama Music: Angelucci faceva parte della ritmica che accompagnava la Trummer per il suo esordio dal vivo in Italia. Da allora la loro collaborazione non si è mai interrotta e continua, come per questo nuovo lavoro, nel segno del successo.





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