logo-musica

Un cuore migrante

di Paola Ratti

Numero 226 - Dicembre-Gennaio 2021-2022

La cantautrice Elena Sanchi ci racconta il nuovo capitolo del suo percorso artistico, rappresentato dal singolo “Diavoli notturni” e l'album “La lingua del bacio”


albatros-un-cuore-migrante

Ascoltare la musica di Elena Sanchi significa fare un viaggio affascinante nelle emozioni. E lo sa bene chi in questi anni ha seguito con attenzione il percorso artistico della cantautrice di Rimini, che è tornata con un singolo di forte impatto come “Diavoli notturni”, che si è dimostrato apripista perfetto per il suo nuovo album “La lingua del bacio”.-taglio- Ne abbiamo parlato con lei, appassionato cuore migrante, in questa intervista. Partiamo parlando del tuo nuovo singolo “Diavoli notturni”. Com’è nato, sia a livello testuale che di sound? “L’idea di Diavoli notturni è stata ispirata in parte dal best seller Diavoli di Guido Maria Brera e dalla omonima serie TV prodotta da Sky che ha come protagonisti, tra gli altri, Kasia Smutniak, Alessandro Borghi e Patrick Dempsey. Sono sempre stata attratta dagli aspetti più bui dell’essere umano, le imperfezioni e tutto ciò che tendiamo a nascondere, perché credo sia proprio attraversando quei confini, conoscendoli, che si possa svelare il significato più profondo della nostra vita e dell’umanità stessa. I protagonisti di questa canzone sono due anime abbandonate con un passato difficile da riscattare, non hanno nulla da perdere perché nulla ha più valore, tutto è macchinazione e potere. Poi un giorno la vita li fa incontrare, si riconoscono e dentro scatta la molla, la scintilla che abbaglia e che fa sbocciare nuovi germogli. L’idea del sound elettronico del brano (e di tutto il disco in generale) è nata dalla voglia di ballare e di restituire all’ascoltatore un senso di libertà e cambiamento dopo un periodo difficile come il lockdown”. Quali nuove sfumature alla tua musica ha portato la collaborazione con il producer e dj Alberto Melloni? “L’incontro con il producer Alberto Melloni per me è stato importantissimo, direi fondamentale per questo progetto! C’è tanto di lui e del suo mondo ed io mi sono lasciata trasportare dai suoi colori e dalle sue visioni. Abbiamo iniziato a collaborare insieme durante i mesi del primo lockdown. In quel momento in tutto il mondo c’era una connessione molto particolare, profonda, di speranza e condivisione e questo ha reso la fioritura del progetto ancora più speciale. La musica è un canale molto potente che ci mette in relazione profonda con gli altri, è incontro, contaminazione, sperimentazione e ricerca ed è per me un motore di forte crescita non solo artistica ma soprattutto personale”. Cosa ci puoi dire del videoclip che accompagna il singolo? “Il video è stato prodotto da Michelangelo Baffoni, il regista con il quale collaboro da diversi anni. E’ stato girato in parte al Deposito Zero Studio di Forlì ed in parte a San Marino nella galleria della vecchia stazione. Per l’occasione ho avuto il piacere di collaborare con la danzatrice e performer Beatrice Giannini che interpreta l’anima della protagonista che si rivela e danza facendo emergere la sua natura più nascosta, la parte più misteriosa e vera. Durante le riprese ho indossato i bellissimi abiti dello stilista Dimitar Dradi”. Quanto la tua scrittura è stata influenzata dagli ultimi anni contraddistinti da pandemia e lockdown? “La pandemia ci ha messo di fronte alla parte più vulnerabile di noi, a quella più fragile ma di riflesso anche a quella più forte. -taglio2-Abbiamo imparato a conoscerci di più ascoltando dentro le nostre mascherine un respiro più intimo e profondo e, attraverso questa esperienza, siamo cambiati come inevitabilmente è cambiato il nostro modo di vedere le cose e, nel mio caso, anche di raccontarlo e scriverlo. Ora ho più coraggio, più volontà e determinazione nel voler lasciare alle generazioni future la parte migliore di me, è mio dovere di cantautrice, donna e mamma”. Ti senti sempre un @cuoremigrante? “Profondamente! Un caro amico giornalista che si chiama Andrea Direnzo una volta ha descritto perfettamente la mia anima così: “sognatrice per natura, viaggiatrice per passione sempre pronta a rinascere nella vita come nella musica”. Credo che la mia intenzione sarà sempre quella di spingermi un passo oltre i miei confini, di scoprire orizzonti nuovi e di sentirmi comunque con la valigia al mio fianco perché solo nella dimensione del viaggio mi sento viva e fedele a me stessa fino in fondo”. Il tuo nuovo album si intitola “La lingua del bacio”. Ce ne parli? “È un disco che parla di Amore in tutte le sue sfumature: dalla passione che trasforma e cambia il cuore, all'amore per se stessi, passando attraverso quell'amore imperfetto che ci fa sentire disperatamente vivi fino a quello verso un ritorno a casa, al proprio nido. L’isolamento dei mesi scorsi, il silenzio che ho attraversato, mi ha fatto sentire la necessità di scrivere di Amore, l’unico sentimento per cui vale la pena di vivere”. Qual è il fil rouge che lega tutti i tuoi album? “Probabilmente è lo stesso filo che mi ha fatto abbandonare la professione di avvocato per dedicarmi interamente a questo grande sogno che mi porto addosso sin da bambina! È l’urgenza viscerale che sento sulla pelle di comunicare le mie emozioni e di sentirmi parte del mondo! Mi piace cantare per chi come me si sente un eterno irrisolto, per quelli che si sentono eterni innamorati, per chi inciampa spesso ma è capace di rialzarsi, per chi non si sente mai abbastanza ma non perde mai la speranza”. Quando torneremo a vederti dal vivo? “Al momento sto organizzando il concerto di presentazione del disco al Teatro Massari di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, durante le Feste Natalizie, è un luogo magico dove, nel 2015, presentavo per la prima volta il mio progetto artistico di cantautrice. Lo vivo come un ritorno a casa dopo tanto tempo con tutti i cambiamenti e la crescita di questi anni. Sarà una bellissima festa insieme ai miei musicisti, a tutti i collaboratori e agli amici che mi seguono sempre con tanto affetto. Sto pianificando anche dei piccoli show case, tastiera e voce, in giro per l’Italia in gennaio e febbraio, poi da marzo mi piacerà proporre set elettronici ai quali ho già iniziato a lavorare”.





Booking.com

Booking.com