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Ugo Nespolo

di Joanna Irena Wrobel

Numero 205 - Dicembre 2019

Una personalità vulcanica, supportata da una grande ironia, ma in costante contatto con il mondo reale


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Una personalità vulcanica, supportata da una grande ironia, ma in costante contatto con il mondo reale. Una produzione artistica, ricca ed eclettica, che in un vivace dialogo mette continuamente a confronto la tradizione e l’universo frenetico della “civiltà dei consumi”. Un artista, che nella ininterrotta ricerca formale e nelle multiformi evoluzioni, trasgredendo e provocando, ha segnato tappe rilevanti nella storia dell’arte contemporanea. Ugo Nespolo (1941, Mosso, Biella), laureato in Lettere Moderne all’Università di Torino e diplomato all’Academia di Belle Arti della stessa città, sin dagli esordi, lavora in un ampio campo di discipline, dalla pittura al cinema, dalla scultura alla scenografia, dal design alla ceramica, dalle campagne pubblicitarie ai cartoni animati, spaziando con gioco e gioia, tra idee ironiche e materiali inconsueti, in tutti gli ambiti possibili della umana creatività. -taglio-Negli anni ’60 è tra i primi esponenti dell’Arte Povera, nel 1967 è pioniere del Cinema Sperimentale Italiano a seguito dell’incontro con i massimi esponenti del New American Cinema (tra i quali Jonas Mekas, P. Adam Sitney, Andy Warhol, Yoko Ono). Nei decenni successivi prende contatti con il gruppo Fluxus e si avvicina al Situazionismo. Con il grande amico, Enrico Baj, fonda L’Istituto Patafisico Ticinese. Nespolo, erede indiscusso degli insegnamenti di Depero, coniuga arte e vita, esprimendo il suo entusiasmo e la visione ottimistica dell’esistenza attraverso i colori vivaci ed effervescenti dei dipinti e delle incisioni, la sperimentazione dei materiali, con i quali realizza intarsi, mosaici, arazzi, sculture, ceramiche. Convinto che la figura dell’artista non possa non essere quella di un intellettuale, studia e scrive con assiduità dei fatti e delle discipline, che hanno a che fare con l’estetica e il sistema dell’arte. Legato via via a varie correnti artistiche, non aderisce mai pienamente ad una di loro, prediligendo la libertà di scelta e l’individualità della propria arte, basata soprattutto sulla eccezionale manualità ed ecclettismo. Gli anni ’80 sono caratterizzati da un forte avvicinamento alle innovative esperienze artistiche attraverso il Pop americano. Un viaggio a New York e il contatto diretto con le avanguardie statunitensi, segna il momento di svolta nella ricerca artistica dell’artista piemontese. Le sperimentazioni confluiscono nella produzione visiva di immagini e di film sperimentali, dove la materia prima viene composta e scomposta, combinata in inedite sequenze, per ottenere una certa leggerezza, arricchita da vena ironica, senza mai dimenticare la parte critica, che pur sempre rimane una -taglio2-cifra indispensabile del suo lavoro. Le opere visive che scuotono il fruitore, fanno parte del gioco che si perpetua grazie alle immagini sempre più sorprendenti. Nei lavori di Ugo Nespolo, l’attualità e il presente, vengono vissute pienamente a passo con il tempo, senza nemmeno per un istante, mettere da parte il valore della storia e rivolgere lo sguardo verso il futuro. Attraverso le proprie opere, l’artista esprime un’idea di creatività che non separa, ma unisce varie discipline e le arricchisce grazie alle commistioni di svariati generi e medium creativi, privilegiando un ecclettismo che ignora i canoni, ardito nelle strutture (che sfiorano, qualche volta, il kitsch), percorrendo una strada massimalista del colore e della forma. La giocosa e gaia estetica dei dipinti di Ugo Nespolo, li rende piacevoli ed attraenti. Le sagome minute, elementari, piccoli tasselli colorati, si intrecciano, sovrappongono, accavallano, combinano in intricati labirinti, formano scie luminose, che all’improvviso esplodono in una moltitudine di cromie. Le storie di oggi di Nespolo, grazie ad un occhio critico e allo spirito di artista che osserva la realtà e la trasfigura, raccontano la contemporaneità: a volte con ironia, a volte con polemica. In un formidabile gioco combinatorio, visivo e mentale, appare il multiforme e coloratissimo quotidiano popolato da persone, oggetti, macchine, animali…E’ un tentativo di metter ordine e dare un significato a un mondo dominato dalla totale confusione. Nespolo si fa interprete del cambiamento e del continuo divenire, restando sempre fedele a se stesso, alla propria arte e alla personale linea di ricerca, che si basa sull’incessante esplorazione. Lo dice e lo fa con convinzione e perseveranza, poiché: “L’Arte deve testimoniare il suo tempo, se no, a che serve?”.


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