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Tra Italia e Spagna

di Gian Marco Tessier

Numero 225 - Novembre 2021

Cabruja è un album fatto di sonorità complesse ed eleganti, un’immersione tra le due culture più affascinanti d’Europa


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Il 5 novembre pubblicherà il suo primo album “Cabruja”. L’album rappresenta un viaggio a molteplici livelli: dal Venezuela all’Italia, dagli anni formativi dell’adolescenza all’età adulta conclamata, dall’amore alla solitudine, dalla mera esistenza alla consapevolezza di sé stessi, dalla vita alla morte. -taglio-Cabruja omaggia gli artisti e le canzoni che l'hanno accompagnato durante la sua vita, interpretandole in chiave personalissima e intima. Inoltre, prova a mostrarci un altro lato della cultura spagnola, che non è solo “vida loca” e “fiesta” ma anche intensità, romanticismo e malinconia. Puoi raccontarci un po’ di te e delle esperienze più significative degli ultimi anni “Sono venezuelano, di Caracas. Sono a Genova da quasi 16 anni, ho un dottorato in Biologia. Ho quasi sempre cantato da quando sono in Italia, è stato qui che ho iniziato e capito che era l’altra parte di me. Ho aperto la mia mente verso altro, ho cominciato a cantare e vedevo che piaceva alle persone. Ora sto lavorando come docente linguistico a Genova e mi piace molto, è un lavoro che mette insieme la mia internazionalità. Sono al mio primo album, per me questa è la Mia esperienza significativa, è una sensazione ed un’emozione incredibile.” Qual è il tuo progetto musicale? “Era partito come una cosa semplice, voce e pianoforte, un mio desiderio, un’immagine che mi è sempre piaciuta. Poi sono andato avanti e abbiamo allargato il gruppo, provato nuovi orizzonti e inciso un album che racchiude tutto questo.”-taglio2- Il tuo nuovo album, in uscita il 5 Novembre, parla di te, della tua vita e dei cambiamenti. Quando e dove è nato questo album? “Parla di me, della mia vita, del mio esordio musicale e della gioia creativa che questo album mi ha portato. Poi è arrivato il Covid che ha cambiato le carte in tavola, ha influito nella scrittura e nella mente. In questo album c’è tutto ciò che riguarda la vita di un uomo come gli altri.” Il colore delle tue canzoni è caldo, avvincente, accompagnato da sonorità complesse ed eleganti. Ti ritrovi in questa descrizione? “Quando parlano di me dicono sempre:” la sua voce è calda ma è anche tonda”. Ora, non so se si riferiscono alla mio essere un po’ in carne o alla mia voce. Ti ringrazio per la descrizione, spero davvero sia così. Mi piace stare sul palco nel modo giusto, pormi in un certo modo. La musica mi rende mi rende più sereno, vivo.” Quanto influisce nella tua vita musicale la cultura sudamericana? “Musica classica tradizionale, un po’ di rock spagnolo, chitarra e voce, tutta la cultura sudamericana fa parte di me, a livello musicale e caratteriale. A volte lo spagnolo viene visto in modo semplice, banale, come se gli spagnoli passassero la vita soltanto a divertirsi e “fare fiesta”. C’è un lato malinconico, romantico, intenso che viene oscurato e io cerco di far emergere in Italia.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Stiamo pensando di mettere su una band e suonare live, divertirci, fare ciò che ci piace fare di più. Voglio cantare i miei inediti e scriverne di nuovi nel futuro.”





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