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Terapia EMDR

di Michele Canil

Numero 204 - Novembre 2019

Con la consulenza del Dott. Michele Canil, Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Ipnosi clinica, EMDR


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L'EMDR è un trattamento terapeutico utilizzato a livello mondiale per traumi e disturbi legati allo stress, in particolare a quello traumatico il cui obiettivo è quello di ripristinare l'elaborazione adattiva dell'informazione (AIP): i ricordi disturbanti quindi subiranno una desensibilizzazione perdendo la carica emotiva negativa. EMDR, dall' inglese “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” significa desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari, ma non solo: vi sono infatti diverse tecniche, il cui fine comune è la stimolazione alternata destro-sinistra a livello cerebrale. È un metodo terapeutico riconosciuto a livello mondiale dalle maggiori società scientifiche di psichiatria e psicologia, oltre che dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute. Si fonda su prove di evidenza e, a trent'anni dalla sua scoperta da Francine Shapiro, raccoglie ogni anno sempre maggiore riscontro nella pratica terapeutica di molti professionisti della salute.-taglio-

Come si svolte la terapia

Le informazioni e i ricordi traumatici rimangono per così dire “cristallizzati” all'interno di reti neuronali; i nostri vissuti, cognizioni, costrutti, memorie, percezioni ed emozioni ne rimangono permeati. Per questo è necessario che tali esperienze invece vengano rielaborate con una modalità sicura. La stimolazione bilaterale attraverso il movimento oculare permette di accedere all'elaborazione profonda di questi contenuti. La stimolazione oculare è uno dei metodi possibili; in casi particolari essa può variare con altre metodologie (sempre adattate alla persona) di pari efficacia. A volte si può apprezzare già delle prime sessioni di trattamento.

Cos'è la desensibilizzazione?

La desensibilizzazione è uno dei principali obiettivi: il ricordo traumatico agisce su vari fronti come detto prima; ridurre, o a volte eliminare, le reazioni emotivamente negative diventa fondamentale per ripristinare il benessere psicofisico. Un grosso impatto del trauma lavora anche sul piano organico (ansia, fobia, tachicardia, respirazione, e molti altri sintomi).

Cosa accade dopo che il paziente è stato "desensibilizzato"?

Riuscire a condurre una vita normalmente significa che il trauma è stato elaborato, le percezioni negative sono eliminate e quindi lo stimolo che scatenava il ricordo traumatico o la patologia iniziata dal trauma tendono a risolversi in modo importante.

A chi è consigliata-taglio2-

L'EMDR trova largo impiego in tutti coloro che in seguito ad una esperienza traumatica hanno sviluppato disturbi post traumatici; negli ultimi anni ha riscosso evidenze importanti anche per altri disturbi le cui esperienze traumatiche sono sottostanti, quindi anche per attacchi di panico piuttosto che per depressione o disturbi alimentari, fobie, giusto per citarne alcuni.

Il numero di sedute terapeutiche

Normalmente 6-8 sedute possono rappresentare un protocollo o ciclo sufficiente ma è sempre necessario valutarne i risultati man mano. Inoltre non è detto che una persona abbia un solo trauma o situazioni poli-traumatiche; è necessario valutare anche la gravità del trauma e dei vissuti poiché sono molto personali.

Si lavora esclusivamente sul soggetto oppure su tutto il gruppo sociale di riferimento?

Dipende: l'EMDR viene normalmente applicato sulla persona che ha subito il trauma (o che presenta dei sintomi che possano far presumere ad un utilizzo efficacie dell'EMDR) ma su un piano psicoterapeutico è sempre buona norma tenere conto del contesto di riferimento ed anche dei fattori sociali e ambientali.

Perché scegliere l'EMDR?

Milioni di persone trattate con questo metodo ed oltre 120.000 clinici in tutto il mondo che lo usano non sono certo un dato da trascurare. Una metodologia di questo tipo e con le evidenze scientifiche che continua a riscuotere, oltre che per la sicurezza del metodo, non può non essere presa in considerazione da uno psicoterapeuta o da uno psichiatra.





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