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Suoni prog

di Maresa Galli

Numero 256 - Dicembre 2024 - Gennaio 2025

“Sussurri e Grida” dei Corde Oblique è l’album rock/metal che in molti stavano aspettando


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Corde Oblique, la band capitanata da Riccardo Prencipe, chitarrista e autore, torna con un nuovo album, “Cries and Whispers” (“Sussurri e Grida”), anticipato da due singoli. Il cd è composto da dodici brani, dieci inediti e due cover, pubblicato dalla label spagnola Inthemorningside Records.-taglio- “Cries and Whispers” è un titolo-omaggio al celebre film di Ingmar Bergman, del 1972. L’album è idealmente diviso in due volumi: Volume 1, “Cries”, caratterizzato da uno stile post rock/metal/shoegaze, con un’anima sonora di forte impatto e Volume 2, “Whispers”, dall’atmosfera più eterea, dalle sonorità neo-folk/ethnodark. Michele Prencipe spiega:-“l’ultimo disco che abbiamo pubblicato è stato “The Moon Is a Dry Bone”, del 2020. Il nuovo album esce dopo quattro anni. Stiamo facendo uscire un singolo al mese. Il primo è “Souvenirs d’un autre monde”. Il secondo singolo, “A step to lose the balance”, è uno strumentale in chiave post rock, prog metal, che mostra l’altra faccia del disco, quella più aggressiva. Le prossime date sono Sofia, in Bulgaria, il 25 gennaio, Ashaffenburg, in Germania ,il prossimo luglio e Nìs, in Serbia, ad agosto. Il disco uscirà il 14 febbraio per il ventennale della band, nata nel 2005”. Dal 2000 la band svolge un’intensa attività live, con tanti concerti in giro per il mondo: Francia, Germania, Olanda, Russia, Portogallo, Cina. “Souvenirs d’un autre monde”, che fa parte del secondo volume, è una cover del gruppo francese Alcest dalle sonorità ethereal neofolk e mediterranean progressive. In tutti i loro album i Corde Oblique omaggiano grandi nomi del panorama internazionale metal interpretandone una cover. “Souvernirs”, in acustica, con il fingerstyle della chitarra classica accompagnata da violini e voci eteree, è un brano intimo, ispirato. “Ascoltai questo brano degli Alcest nel 2017, -taglio2-mentre suonavamo allo stesso festival in Germania – rivela il band leader - Me ne innamorai e decisi di riarrangiarlo alla nostra maniera”. Autore delle foto di copertina e del booklet dell’album è il pluripremiato fotografo indonesiano Hardijanto Budiman. La sezione ritmica della band è composta da Alessio Sica al basso, Umberto Lepore alla batteria e dal violinista Edo Notarloberti che suona con la “triade dark neoclassica” di Napoli: Argine, Ashram e Corde Oblique. Rita Saviano è la voce live ma con la band si sono cimentati altri bravi vocalist, da Caterina Pontrandolfo a Floriana Cangiano, da Andrea Chimenti a Duncan Patterson e tanti altri. Come ama definirla Prencipe, la band è una “bottega degli artisti del suono”: ognuno fa la cosa che sa fare meglio, come nei grandi cantieri pittorici. Non a caso, poiché Prencipe è anche uno storico dell’Arte. Molti brani sono dedicati ad opere d’arte, a luoghi, ai templi di Paestum, ad icone bizantine viste a Sofia, al lago d’Averno… Amore per il territorio e per i luoghi meno conosciuti. Sono trascorsi tanti anni dalla prima band di Prencipe, i Lupercale, con il primo disco del ’99 con sonorità più oscure, neogotiche, medievali. Poi un cambio di forma e direzione ha creato la svolta musicale. Nelle attuali composizioni si spazia dalla delicatezza del folk acustico al dark del prog metal, con arrangiamenti personali e raffinati. Si avverte l’ammirazione per il post-rock degli islandesi Sigur Rós, per lo shoegaze, alternative rock del Regno Unito anni ’80 dalla potente e trascinante ritmica delle chitarre. Il loro folk-gaze è originale ed evocativo, come una tavolozza di colori da vedere e da ascoltare.





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