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Sinkane

di Maresa Galli

Numero 179 - Luglio-Agosto 2017

Sinkane è il nome d’arte di Ahmed Gallab, musicista sudanese naturalizzato statunitense, figlio di esuli politici trasferitisi a Londra e poi a New York.


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Formatosi in band come Yeasayer, Caribou, Born Ruffians e Of Montreal, con il suo tour è approdato a Roma e a Milano regalando trascinanti concerti che sono un’esplosione di black music, pop, rock, afrobeat ed elettronica con un sound contemporaneo ed originale. Polistrumentista e cantante, pubblica il quinto album solista “Life & Livin’It” un mix tra funk e soul, jazz e pop, sonorità africane e brani cantati in arabo. Prodotto dal collaboratore Greg Lofaro, l’album esprime la coscienza sociale dell’artista che non dimentica la propria provenienza. La sua musica strizza l’occhio al passato e guarda al futuro, mescolando soul music e psichedelia. Lo accompagnano in concerto Ish Montgomery, basso, Jason Trammell, batteria, Jonny Lam, chitarra, musicisti e coautori del nuovo album. -taglio- Per oltre un anno è stato in tournèe come musicista e music director della The Atomic Bomb Band, composta da 15 musicisti tra cui David Byrne, Damon Albarn, LCD Soundsystem, The Rapture, Jamie Lidell, membri di Hot Chip ed i jazzisti Pharoah Sanders e Charles Lloyd che rileggono le musiche dell’artista funk nigeriano William Onyeabor, per Sinkane un mito assieme a Radiohead, Bob Marley, John Coltrane, Miles Davis. Qualcuno lo avvicina a Fela Kuti per l’attenzione al sociale e alla politica, ma il suo messaggio è semplicemente quello di guardare alla vita con ottimismo e speranza. Da un incontro casuale e scambi di messaggi con Jovanotti è nata una collaborazione nell’album “Lorenzo 2015 CC”. Apprezza anche Franco Battiato e guarda alla musica senza -taglio2- preclusioni. “Voglio mettere in connessione la gente cui piace la mia musica e si riconosce nel mio messaggio – spiega - ma anche dipingere un’immagine più completa possibile della complessità del mondo. Del resto anche la mia band è una band multiculturale, gente di diverse razze e culture e la mia musica è il risultato della combinazione di diversi generi musicali. Ci sono mille legami tra noi e molteplici intrecci tra i diversi elementi culturali che compongono la mia musica. Voglio che la gente possa comprendere che mischiare diverse cose le rende migliori e ci porta in un posto migliore, sicuramente più colorato”. Un grande messaggio che unisce e indica come insieme si possano affrontare i problemi “per raggiungere un posto migliore”, con la madre Africa nel cuore.





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