Autrice sudafricana di talento, pubblica in Italia il suo nuovo romanzo, “Lo spirito aspetta cent’anni”
Da giovane scrittrice e artista, Shubnum Khan, nasce un romanzo di formazione appassionante. Autrice sudafricana di talento, pubblica in Italia il suo nuovo romanzo, -taglio- “Lo spirito aspetta cent’anni” (“The Djinn Waits a Hundred Years”, Neri Pozza). Diploma di laurea in Anglistica e Media Studies all’Università di KwaZulu-Natal, ha pubblicato i suoi scritti sul “New York Times”, “McSweeney’s Quarterly Concern”, “HuffPost”, “O, the Oprah Magazine”, “The Sunday Times”, “New Contrast” e “Saraba Magazine”. Entusiastiche le recensioni di “Kirkus Reviews” e “Library Journal” del romanzo segnalato come “New York Times Editor’s Choice”. Spesso in viaggio, Khan vive a Durban, la città costiera sudafricana. La sua brillante carriera la vede writing fellow presso la Ledig House dell'OMI a New York, lo Swatch Art Peace Hotel di Shanghai ed Octavia Butler Fellow presso la Jack Jones Literary Arts di Los Angeles. Membro del consiglio di amministrazione della piattaforma editoriale “Imbiza Journal for African Writing”, è attiva nella Led By Foundation che mira all’istruzione delle ragazze musulmane in India. Il suo primo romanzo, “Onion Tears”, è stato finalista di prestigiosi premi e lusinghiere critiche vanta anche la sua seconda pubblicazione, del 2021, un memoir di viaggio, “How I accidentally became a global stock photo and other strange and wonderful stories”. La sua ispiratrice è Arundhati Roy che, con il suo “Il Dio delle piccole cose” la ha appassionata alla scrittura per mostrarle tutto un mondo. Nel nuovo romanzo i protagonisti sono la sua amata Durban, -taglio2- con le sue grandi case lungo la costa, l’amore, le persone dimenticate, il djinn, il mystery, il gotico, l’avventura. La storia è ambientata a Natale, a Durban. La giovane Sana, orfana di madre, si sta trasferendo con il padre nella nuova casa, Akbar Manzil, un tempo la tenuta più imponente di quel tratto di costa sudafricana. Oggi la grande villa è fatiscente, ed è stata trasformata in tanti piccoli appartamenti. Sana, quindicenne, adolescente sola e sofferente, è colpita dall’ala della casa dove c’è una stanza chiusa dove si percepisce la presenza di Meena. Meena, seconda moglie del fondatore della casa, è una giovane donna morta cent’anni prima in circostanze misteriose, con il suo sogno d’amore. La presenza dolorosa della donna incontra la solitudine di Sana. Una casa stregata, l’amore e i fantasmi del passato, sono gli elementi di un racconto struggente, sulla scia di classici alla Shirley Jackson, Edith Wharton, Alice Hoffman e Isabel Allende. L’autrice guarda al mondo come ad una finestra aperta su infinite possibilità e intanto, accantonata la narrativa, lavora ad un nuovo testo di saggistica.