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Rivoluzione green

di Paola Ratti

Numero 230 - Maggio 2022

Alla scoperta di Venturelli, azienda che ha deciso di fare delle scelte green anche nel mondo dei giocattoli con la linea di peluche Play Eco! Play Green!


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Una maggiore consapevolezza e attenzione nei confronti delle tematiche ecologiche e ambientali ha portato aziende come Venturelli a dar vita a una vera e propria “rivoluzione green”. Venturelli ha sempre posto nell’etica sociale, nella correttezza commerciale, nella sicurezza del prodotto e di tutte le sue fasi realizzative la propria missione d’impresa. Quindi ha subito raccolto la nuova sfida che la nostra società? ci impone, pensando in particolare alle nuove generazioni e trovando nel gioco, da sempre valore fondamentale del processo educativo dei più piccoli, il veicolo migliore per diffondere il messaggio.-taglio- Da qui nasce la nuova linea di peluche Play Eco! Play Green!, interamente realizzati con materiali ecosostenibili, derivanti dal riciclo delle bottiglie di plastica: morbidissimi, divertenti e coccolosi, aiutano anche a “ripulire” il nostro ambiente e il mare dalle plastiche, oltre a educare i nostri bambini a una virtuosa economia circolare. Una scelta frutto della grande attenzione di Venturelli all’etica produttiva unita alla sostenibilità? globale. Ne abbiamo parlato con Anna Venturelli. Ci parlate di come è nato il progetto dei peluche Play Eco! Play Green!? “Da tempo avevamo rivolto l’attenzione al tema dell’eco-sostenibilità ed eravamo intenzionati a proporre qualcosa di innovativo in abbinamento ai nostri peluche che avesse una connessione con il tema ambientale. Facile da poter pensare, più complicato da attuare. Abbiamo cominciato a progettare questa linea attorno ad ottobre 2019 in occasione di un incontro con uno dei nostri fornitori che sottopose alla nostra attenzione alcuni prodotti realizzati in materiale al 100% derivante dal riciclo di bottiglie di plastica. L’idea ci è apparsa subito interessante, innovativa sotto diversi punti di vista. L’aspetto più significativo è stato apprendere come tutta la catena produttiva fosse certificata in ogni suo processo, conferendo un grado di affidabilità non indifferente a questa novità. Purtroppo, a causa della pandemia, questo progetto è rimasto in stand-by per tutto il 2020 per essere definitivamente ripreso nel 2021 con la produzione della prima collezione”. Una domanda che probabilmente in molti si faranno: com'è possibile trasformare delle bottiglie di plastica in un peluche? Qual è il procedimento utilizzato? “Il punto di partenza è la raccolta differenziata. Portato a termine questo primo passaggio fondamentale, le bottiglie vengono compattate, stivate in depositi, pesate e classificate in lotti. Segue un processo di smistamento in base al tipo di plastica. Un aspetto molto importante è poi il lavaggio, che serve a liberare la plastica dalle impurità, cui segue la triturazione che la riduce in granulato. Lo step successivo prevede identificazione e classificazione: la prima per determinarne la densità del materiale e si effettua tramite un processo che avviene in una vasca piena di acqua, la seconda per determinare la classificazione, ovvero per capire quanto sono spesse o sottili le particelle. Da qui si passa alla estrusione di filati o fibre, necessari alla produzione del tessuto finale, nel nostro caso pelo ed imbottitura”. Cosa ci potete dire della linea? Quanti peluche comprende? Chi li ha disegnati? “Inizialmente l’assortimento era composto da 6 soggetti marini che ben si sposavano con questo concetto di sensibilizzazione (tartaruga, foca, delfino, orca, squalo, pinguino) e un orsetto, che è sempre un classico. Visto il successo e l’apprezzamento per questa linea, nel 2022 abbiamo ampliato notevolmente la gamma con cani, gatti, felini, orso panda e koala. Sono in programma ulteriori novità per il prossimo Natale. Tutti i soggetti che compongono questa linea sono stati realizzati da noi e forniti al produttore su nostro disegno. Contrariamente a quanto si possa immaginare, per il fatto che il tessuto e i componenti derivino dalla plastica riciclata, il prodotto è morbidissimo al tatto. Al momento l’unica limitazione riguarda la gamma di colori e stampe dei tessuti che spaziano tra varietà numericamente ridotte. Il processo di trasformazione, oltre a tutte le pratiche annesse, è lungo, complesso e di conseguenza oneroso. I quantitativi minimi per l’approvvigionamento della fibra e dei materiali sono molto elevati e ad oggi le aziende che come noi hanno deciso di intraprendere questo percorso nel campo del peluche non sono tante, -taglio2-così come i produttori che hanno abbracciato questa scelta sono un numero abbastanza limitato. Di conseguenza, al momento, la domanda è tale da rendere la diversificazione di tessuti e colori un processo non ancora sostenibile in termini economici”. Play Eco! Play Green! ha la certificazione GRS. In che cosa consiste? “Il Global Recycled Standard (GRS) è uno standard internazionale volontario di prodotto che stabilisce i requisiti per la certificazione di terza parte del contenuto riciclato, della catena di custodia, della gestione degli aspetti sociali e ambientali, e delle restrizioni sull’utilizzo di prodotti chimici. Riallacciandomi a quanto detto prima in merito al progetto della linea PLAY ECO! PLAY GREEN! aver ottenuto questa certificazione per noi è di fondamentale importanza, significa poter garantire al consumatore finale la nostra completa attenzione all’etica produttiva unita alla sostenibilità globale. Proprio questo motivo ci ha indotto a intraprendere la certificazione etico ambientale di prodotto GRS”. Qual è la vostra mission? “Spesso da piccole cose nascono grandi progetti e dall’attenzione alle abitudini quotidiane, anche d’acquisto e di consumo, scaturiscono grandi cambiamenti. Ognuno di noi si deve rendere responsabile di un approccio che contribuisca a far sì che i propri figli e i propri nipoti possano vivere in un mondo migliore, anche dal punto di vista ambientale. La mission della nostra azienda è sempre stata orientata all’etica sociale, alla correttezza commerciale, alla sicurezza del prodotto e di tutte le sue fasi realizzative. Poiché il gioco è da sempre un valore fondamentale nell’educazione delle nuove generazioni, abbiamo raccolto la sfida che la nostra società ci impone, “una rivoluzione green” che proprio attraverso il gioco, coinvolga ed insegni ai bambini l’importanza della sostenibilità”. Come vedete la situazione del mercato del giocattolo ora in Italia? “La situazione è abbastanza incerta e un po’ confusa. Negli ultimi due anni gli eventi che abbiamo affrontato, e che stiamo tutt’ora affrontando, hanno decisamente lasciato il segno. Oltre al Covid e all’attuale situazione geopolitica, ci si trova a dover affrontare un serio problema di approvvigionamento dei materiali e di aumento sconsiderato dei costi di trasporto per le merci di provenienza cinese. Tutto questo influisce sul prezzo dei prodotti finiti e di conseguenza sugli acquisti del consumatore finale. Per quanto ogni adulto in un contesto come quello pre pandemico si sarebbe privato di qualcosa pur di rendere felice il proprio figlio con un giocattolo, oggigiorno la spesa per il soddisfacimento di bisogni primari è aumentata in maniera significativa per molte famiglie che si trovano ad avere a disposizione budget limitati per spese extra”. La vostra opinione sulla vendita online? “Negli ultimi anni le vendite online hanno avuto un buon incremento anche nel nostro mercato, con un boom che si è riscontrato durante i periodi di lockdown. Per diversi aspetti e per alcune categorie merceologiche è un servizio ormai irrinunciabile, comodo, veloce. Amazon rimane ovviamente il primo operatore a cui si pensa quando si parla di vendita online, ma anche molti nostri clienti oggi offrono questo servizio. Per scelta aziendale non abbiamo un e-commerce direttamente gestito ma una società esterna che tratta il nostro assortimento completo è presente sul web”. Novità a cui state lavorando? “Amplieremo ulteriormente la gamma di prodotti PLAY ECO! PLAY GREEN! per la prossima campagna natalizia oltre a numerose novità della classica linea Lelly”.





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