Abbiamo pescato molto nella regione abruzzese e Lorenzo Tucci è ancora un altro musicista della provincia di Chieti. Nato ad Atessa, risulta essere uno dei più importanti batteristi in circolazione. Insomma è la prima scelta un po’ di moltissimi artisti che amano avere un ottimo drummer che dia loro sicurezza. -taglio- Tucci ha grandi peculiarità: dotato di un drumming davvero particolare, riesce ad essere adrenalinico, coinvolgente e (quando occorre) anche raccolto e suggestivo. Oltre ad essere tra i batteristi di ‘rilievo’, l’artista di Atessa non si limita solamente ad essere semplice esecutore. Lorenzo è anche un eccellente compositore ed arrangiatore. Il suo percorso artistico lo ha visto incidere oltre quaranta album. Tra questi vanno segnalati i lavori realizzati con Fabrizio Bosso (tromba italiana eccellente … quasi alla stessa stregua dello stesso Fresu), con Flavio Boltro e con il mitico Javier Girotto. Il jazz di Lorenzo Tucci risulta essere estremamente moderno e contemporaneo, riuscendo ad incantare gli ascoltatori … grazie anche al suo stile poliedrico e pieno di energia. Ma di questo abbiamo già detto in apertura. L’artista in seguito si trasferisce a Roma sin da giovane promessa ed è proprio lì, nella capitale, che inizia ad affiancarsi a musicisti sia italiani che di livello internazionale e di grande profilo. Ha diviso il palco, ad esempio, con artisti dello spessore di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lighsey, George Cables, Joanne Brakeen, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Dario Deidda, Mario Biondi, Daniele Scannapieco, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Rosario Giuliani, Luca Mannutza, Salvatore Bonafede, Karima, Max Ionata, Ada Montellanico, Nicola Conte e molti altri. Il suo ultimo album, ‘Happy End’, uscito la scorsa settimana e pubblicato per ‘Jando Music Via Veneto Jazz’ è stato realizzato con Claudio Filipponi e Jacopo Ferrazza. Lorenzo, ci spieghi come nasce il tuo ultimo disco e cosa hai voluto trasmettere? «Happy End è anche il titolo di un mio brano molto orecchiabile, semplice e che, comunque, suono spesso a fine concerto proprio per salutare il pubblico. ‘Happy End’ vuol dire ‘buon finale’ … oppure ‘lieto fine’. Il cd, in sintesi, viene fuori dalla mia voglia di dire e dare al pubblico, all’ascoltatore. In questa fatica, poi, ho coinvolto Claudio Filippini e Jacopo Ferrazza, rispettivamente pianoforte e contrabbasso. La scelta è stata dettata dal fatto che con Claudio e Jacopo collaboro da molto tempo ed insieme abbiamo realizzato diversi album … sempre per la Jambo Music.» La track-list del disco è composta da otto brani. Sette sono composizioni del grande Lorenzo Tucci e l’altro è una rivisitazione, in chiave jazz, di un brano folk abruzzese. «Proprio dal punto di vista della composizione, ‘Happy End’ è un disco che mi rappresenta molto. In questo lavoro, infatti,-taglio2- ho dato molto spazio ad una forma compositiva che è venuta fuori dal mio intimo, dalle mie emozioni, dagli stati d’animo che provavo scrivendo. Il lavoro, dunque, ha molto di me e questo proprio perché concepito grazie a quello che sentivo in fase di costruzione e composizione. Il drumming? È chiaro che nel disco c’è molto. Ma di solito non faccio il batterista ostentando tecnica e la dirompenza solamente per colpire l’ascoltatore. L’obiettivo di questo disco è rappresentato dalla voglia di voler stupire chi ascolta dal punto di vista emotivo grazie alla musica … qui suono la batteria in un modo molto soft dove tutto è molto dilatato, con ritmiche molto larghe. Tutto è studiato per dare un ampio respiro a chi ascolta. Le composizioni nascono in questo modo. Per costruire un brano … non scrivo mai a tavolino. Non lavoro in quel modo: mi devono arrivare cose molto forti, delle frasi, delle melodie che poi armonizzo, elaboro e poi faccio in modo che diventino ‘il brano’ che possa arrivare direttamente al cuore delle persone. Così è nato Happy End e così scrivo. In questo modo ho intenzione di arrivare al cuore della gente. In una maniera diretta e che vada a toccare le corde di chi ascolta. Ringrazio ancora i miei compagni di viaggio proprio perché si sono messi al servizio del mio pensiero musicale con maestria, sensibilità ed empatia.» C’è da dire ancora, pescando nell’enorme bagaglio di Lorenzo Tucci che grazie alla sua versatilità, il batterista di Atessa ha collaborato per anni con il deejay e produttore Nicola Conte, con cui ha inciso nel duemilacinque ‘Other Directions’ per la label ‘Blue Note’, poi il lavoro ‘Spiritual’ e ‘The modern sound of Nicola Conte’, etichetta ‘Schema Records’, altra collaborazione si registra con la cantante brasiliana Rosalia de Souza, con la quale realizza due album: ‘Garota Moderna’ e ‘D’ Improvviso’. Tra gli altri lavori ricordiamo ‘Tranety e Tranety Live’ uscito in allegato con la rivista Jazzit (con Claudio Filippini al piano e Luca Bulgarelli al contrabbasso). Da non dimenticare, poi, ‘Drumpet’ (acronimo di Drum e Trumpet) realizzato insieme a Fabrizio Bosso. Tucci poi, ha fondato nelle vesti anche di co-leader, insieme a Bosso e Daniele Scannapieco, gli ‘High Five 5tet’. il gruppo è considerato migliore formazione jazz grazie alla presenza di stelle nazionali. Tra questi, oltre a Tucci e Bosso, vi erano Daniele Scannapieco (Sassofono) Julian Oliver Mazzariello (Pianoforte nel primo album) Luca Mannutza (Pianoforte), Pietro Ciancaglini e Tommaso Scannapieco al contrabbasso. La formazione ha all’attivo sei cd ed un live registrato al ‘Blue Note’ di Tokyo. Happy End è assolutamente da acquistare, ascoltare e tenere nella collezione personale.