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Prospettive inverse

di Gennaro Santarpia

numero 178 - Giugno 2017

La sua ricerca musicale è in continua evoluzione ed in questo nuovo album, Daniele Meneghin, si è catapultato nel mondo animale cercando di guardare la quotidianità da un punto di vista differente


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Daniele Meneghin è un musicista e cantautore veneto che fin da giovane età coltiva la sua passione per la musica, iniziando a studiare prima pianoforte e poi chitarra. Dopo aver suonato con diversi gruppi, esplorando vari generi artistici e partecipando a festival e premi musicali, nel 2003 ha inciso il suo primo disco da solista “Prove D’autore”, titolo che nasce dall’ispirazione per il lavoro degli incisori che poco prima di decidere la colorazione finale della lastra fanno alcune prove e le firmano, appunto, come “prova d’autore”. Nel 2004 l’incontro con Gilberto Martellieri, musicista che ha collaborato con grandi nomi della musica italiana, porterà alla realizzazione del sul secondo lavoro discografico pubblicato nel 2009 e intitolato “Bertoldo si confessa ridendo”. Con questo disco, inoltre, inizia la collaborazione con Osvaldo Di Dio, noto chitarrista che suona con Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Cristiano De Andrè. Nel 2014, affiancato dalla stessa formazione di musicisti, dà vita al suo terzo album “Il prossimo”. Il featuring con Osvaldo Di Dio continua tutt’ora e con l’aggiunta di Paolo Iafelice, Daniele Meneghin ha lavorato alla realizzazione del suo nuovo album “Animali, uomini & occasioni”. Proprio di quest’ultimo disco, ci ha parlato in questa intervista, spiegandoci com’è nata l’idea di portare il mondo animale all’interno della sua musica.

Tra qualche giorno uscirà il tuo quarto album “ANIMALI, UOMINI & OCCASIONI”, che messaggio vuoi comunicare con questo lavoro discografico? -taglio- “Le canzoni di quest’album parlano del rapporto che c’è tra l’essere animale e l’essere uomo. Ho tentato di vedere l’essere in vita dalla prospettiva di un animale; mi sono divertito ad unire questi due mondi e a dire cosa farei io se fossi un animale e, viceversa, cosa farebbe l’animale se fosse un uomo. Il disco è composto da 14 canzoni, una parte di queste dedicate agli animali, mentre le altre racchiudono momenti di vita che ho vissuto fino a questo momento. C’è un mix costante tra la voglia di essere un animale e la comprensione dell’animale e dell’essere al mondo ora.”

Come credi si sia evoluta la tua musica, sia da interprete sia da autore, nel corso di questi anni?

“Certamente è cresciuta con me; spero sia evidente il percorso sia stilistico sia personale che ho fatto dal mio primo album fino ad oggi. In tutti questi anni ho avuto la fortuna di collaborare con musicisti, persone, che hanno portato da professionisti il loro valore all’interno delle mie canzoni e del mio processo di creazione.”

Nell’album ci sono alcuni brani che definisci “appunti di vita”, spiegaci meglio…

“Sono uno di quelli che non riesce a scrivere canzoni a comando, quindi i miei testi sono sempre momenti ed espressioni di un qualcosa che ho visto e vissuto, ‘appunti di vita’.”

Com’è nata la collaborazione con Osvaldo di Dio?

“Con Osvaldo ci siamo incontrati un bel po’ di anni fa, in occasione dell’uscita del mio secondo album fatto in collaborazione con Gilberto Martellieri, un musicista che ha lavorato con tutti i grandi. -taglio2- Osvaldo a sua volta collaborava con Gilberto e così ci siamo conosciuti, è nata un’amicizia ed un sodalizio artistico di cui sono molto onorato e che spero possa andare avanti negli anni.”

L’album racchiude una sottile analisi sulla coscienza dell’uomo ed il legame con tutto ciò che lo unisce alla natura e allo spirito animalesco. Qual è la tua posizione a riguardo?

“Io cerco di fare meno danni possibili! Ovviamente, l’essere al mondo comporta dei doveri e degli obblighi, ma anche delle azioni ‘scorrette’ verso gli animali che svolgiamo senza neanche rendercene conto. Per spiegarmi meglio: la mia vita prende spazio alla vita di qualcun’altro o qualcos’altro, per questo motivo già da un po’ di tempo sto cercando veramente di capire come fare e cosa fare per riuscire a dedicare il giusto spazio a tutti e trovare il modo giusto per far sì che il mio spazio ambientale sia il meno drastico possibile.”

Chi ha ispirato maggiormente la tua musica ed i tuoi testi?

“Non c’è un artista in particolare. Amo molto i cantautori, ma mi piace la musica in generale. Spazio da un genere all’altro, da De Andrè fino agli artisti contemporanei, la mia musa ispiratrice è la musica stessa!”

Hai in programma di fare qualche esibizione live?

“Beh, io non suono quasi mai dal vivo. Mi piace far musica, creando e producendo dei dischi. Forse un giorno cambierò prospettiva ed inizierò a fare concerti in giro, ma ora come ora, preferisco terminare il mio lavoro in sala d’incisione.”

Hai un sogno nel cassetto?

“Mi ritengo una persona fortunata, quindi il mio presente è già il mio sogno nel cassetto.”





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