logo-Cultura

Philippe Geluck

di Michela Secci

Numero 220 - Maggio 2021

“Il primo disegno del Gatto è del 22 marzo 1983, quindi ha 38 anni, ma posso dire che si sente ancora giovanissimo!”


albatros-philippe-geluck

Venti sculture monumentali in bronzo del Gatto realizzate dal poliedrico artista belga Philippe Geluck sono esposte, all’aria aperta, sugli Champs Elysée. Un'esposizione eccezionale dal titolo « Le Chat déambule » che si protrarrà fino al 6 giugno prossimo. Raffigurano il felino famoso e popolare dei fumetti di Geluck.-taglio- Questa volta hanno preso un'altra forma e grandezza, sono alti 2 metri e 70 con il piedistallo incluso. Ognuno è rappresentato in posizioni diverse e comiche, con tanta semplicità ci comunica le sue riflessioni sulla vita. A presentarmi l'esposizione evento è proprio Philippe, raggiante nel vedere la gioia di grandi e piccini che si fermano ad ammirare e fotografare le sue opere. ll suo Gatto è un personaggio molto famoso e popolare, quando è nato? “Il primo disegno del Gatto, apparso sul quotidiano belga « Le Soir », è del 22 marzo 1983, ha 38 anni … è ancora giovane ! Poi vent'anni dopo è uscito il primo libro : « Le Chat » (Il Gatto).” È stato tradotto in molte lingue… è un fenomeno letterario mondiale! “È stato tradotto in ben 15 lingue e conta milioni di lettori di tutte le età. Adesso il Gatto parla anche l’italiano. Recentemente il fumetto è uscito anche in Italia, il giorno del Dantedì, edito da Nimphea, a cura di Barbara Altomonte e Fabio Di Gioia, è disponibile sul sito il-gatto.it e in tutte le librerie italiane. Ho raffigurato il mio personaggio in conversazioni ironiche e paradossali con il Sommo Poeta.” Com’è nata l’idea di questa esposizione? “L’idea mi è venuta nel 2018 mentre stavo lavorando al progetto del Museo dedicato al Gatto e al disegno umoristico. Gli incassi delle vendite serviranno per finanziare il progetto del museo, l’apertura è prevista per il 2024 a Bruxelles. Per realizzarlo occorrono 7 milioni di euro.”-taglio2- Da quanto tempo scolpisce quante sculture ha già venduto? “Scolpisco dall’età di 18 anni e ad oggi, ho già venduto 16 sculture. Ma non prenderò un euro. Tutto il ricavato come ho già detto andrà al progetto del museo. Questa esposizione non è costata niente alla città di Parigi, mi hanno prestato solo lo spazio.” Ogni scultura ha un titolo, quali sono i messaggi che il gatto vuole trasmetterci? “Tutte le 20 sculture del gatto hanno un titolo e solo tre portano un messaggio. Il gatto che schiaccia la macchina: per una volta è la macchina che finisce sotto il gatto. Il gatto che rappresenta il martirio di San Sebastiano è un omaggio ai miei amici di Charlie Hebdo, il gatto viene martirizzato da matite colorate, dove sono poggiati degli uccelli simbolo di vita, di speranza e di continuità. E poi il terzo, il gatto rappresentato da Atlante che porta la sfera celeste ma riempita di plastica, un grido di allarme per denunciare l'inquinamento del pianeta; tutte le altre sono umoristiche e poetiche. Il gatto è un animale importante ed ha un posto speciale nella storia dell'umanità in diverse culture.” Dopo Parigi le sculture saranno esposte in altre città? “Dopo Parigi partiranno in tournée in varie città francesi ed europee. Concluderanno il tour nel 2024 a Bruxelles in occasione dell'apertura del Museo. E in Italia è già prevista? “Non per il momento. Mi piacerebbe esporle anche a Milano o a Roma.” Qual è la sua più grande soddisfazione nel vedere tante persone ammirare le sue opere? “Dal giorno dell'inaugurazione ho incontrato molti visitatori e tutti mi ringraziano per aver apportato della gioia, soprattutto in questo momento ne abbiamo bisogno e sono soddisfatto di dare questa felicità.”





Booking.com

Booking.com