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Per il bene comune

di Maresa Galli

Numero 239 - Aprile 2023

L’ex magistrato e Sindaco di Napoli Luigi De Magistris si racconta nel suo nuovo libro “Fuori dal sistema”, con uno sguardo rivolto al futuro del paese


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La storia che Luigi de Magistris racconta nel suo ultimo libro, “Fuori dal sistema” (Piemme di Mondadori edizioni) è la storia di un uomo delle istituzioni che si è sentito tradito dalle istituzioni. Al pubblico di “In-Event”, l’associazione di Michele Grauso, De Magistris, nell’intervista del giornalista Antonio Mocciola, ripercorre le tappe salienti della sua carriera e della sua vita nel suo libro più autobiografico. -taglio-Trentacinque anni spesi per il bene pubblico, da quando, giovane magistrato in prima linea in Calabria, indaga sull’intreccio di corruzione, mafie, infiltrate nelle istituzioni e nella magistratura, di massoneria deviata, occupandosi principalmente di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. Le sue indagini hanno coinvolto politici e imprenditori locali e nazionali. È stato sottoposto a ripetute ispezioni e interrogazioni parlamentari, procedimenti disciplinari e penali, fino alla sottrazione delle inchieste. Spostato da Catanzaro a Napoli per “incompatibilità ambientale”, senza più la funzione del Pm, nel 2009 si è dimesso dall’ordine giudiziario. Nella sua storia c’è l’esperienza di eurodeputato e presidente della Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo (2009-2011). La decennale esperienza (2011-2021) come sindaco di Napoli, lo vede eletto fuori da ogni schieramento politico. “Mi è stato impedito di proseguire il mio lavoro di magistrato fedele alla Costituzione, ma mi sono rialzato, cercando di applicare la nostra Carta fondamentale in un altro modo. Si può essere nelle istituzioni e fuori dal sistema: il potere può e deve essere messo al servizio dei senza potere”, si legge nella quarta di copertina. De Magistris ha dimostrato, con il suo impegno e la caparbietà di chi crede profondamente nelle istituzioni, che si può stare nelle istituzioni ma fuori dal sistema. Si definisce “uomo dello Stato e delle istituzioni tradito più volte dallo Stato e dalle istituzioni”, così come in passato è stato il destino di altri magistrati uccisi dalla mafia e dall’isolamento istituzionale. -taglio2- “Il sistema pensa di poter sempre comprare tutto e tutti – scrive nella Prefazione Nino Di Matteo – “di poter prima o poi attirare nella sua orbita ogni individuo. Talvolta però anche il sistema sbaglia i suoi conti e si può fallire. Si può riuscire a stare con dignità e onore nelle istituzioni stando fuori dal sistema. La storia di Luigi De Magistris ne è la riprova più lampante”. L’autore ripercorre anche momenti importanti del suo privato, dall’esempio di papà Peppino e mamma Marzia che “mi hanno insegnato la vita con i fatti, più che con le parole”, agli studi classici, dalla scelta di Giurisprudenza, all’incontro con la donna che diventerà sua moglie, alle domande del figlio Andrea, l’incontro con Antonio Di Pietro, l’esempio di Falcone, uno dei motivi che lo spinsero ad entrare in magistratura. Si legge anche una diversa prospettiva di futuro nelle pagine di De Magistris che scrive, e dimostra con i fatti, “mai conformismo e pensiero unico”. L’alternativa antisistema deve coinvolgere quanti, gli spiriti liberi, vogliano lottare oggi e sempre per i diritti, per la giustizia sociale, contro le disuguaglianze. Con la consapevolezza che chi alza il tiro rischia tanto, ma che alla fine in tanti provano ancora a cambiare le cose con passione e coraggio. Il volume chiude con la postfazione “Un’Italia protagonista della pace”, del politico spagnolo Pablo Iglesias. Un libro personale e politico che mostra, attraverso le sue ferite, l’entusiasmo di un uomo dello Stato, che crede nella partecipazione e nel riscatto. De Magistris, infine, anticipa che la prossima estate metterà in scena uno spettacolo teatrale.





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