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PAOLO NICOLAI

di Laura Fiore

Numero 251 - Giugno 2024

Manca davvero poco ai prossimi giochi olimpici della capitale francese e l’atleta azzurro si dice pronto ad affrontare nuovamente un palcoscenico così importante


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Il Beach Volley è sinonimo di estate, mare, vacanza… ma negli ultimi anni ha avuto una grande ascesa tra gli sport più praticati anche durante l’inverno ed il merito è anche di questo atleta azzurro che negli anni sta dimostrando che anche l’Italia può stare tra le big del beach volley: di chi si tratta? Paolo Nicolai.-taglio- Ha debuttato nel circuito professionistico internazionale nel 2008 a Roseto degli Abruzzi, in coppia con Francesco Giontella piazzandosi in 25ª posizione, ma per Paolo è bastato solo qualche anno per piazzarsi tra i “beachers” che contano, infatti, nel 2012 ha ottenuto il suo primo podio in una tappa del World tour a Pechino, in Cina, insieme a Daniele Lupo. Loro sono stati certamente la coppia più famosa del beach volley italiano, nel 2014 Lupo e Nicolai presero parte agli europei di beach volley e raggiunsero la finale, dove affrontarono e sconfissero la coppia lettone formata da Aleksandrs Samoilovs e Jānis Šmēdiņš, conquistando così la medaglia d'oro e con questa vittoria, i due stabilirono il record di primi italiani vincitori di un titolo europeo nel beach volley maschile. Nello stesso anno i due vincono per la prima volta nella storia del beachvolley italiano una tappa del world tour e una tappa del grand slam, ma è nel 2016 che dimostrano al mondo intero di che pasta sono fatti: Nicolai e Lupo conquistano un bronzo olimpico perdendo solo contro un fortissimo Brasile. Veniamo, però, ai giorni nostri: Paolo Nicolai è pronto per le Olimpiadi di Parigi, dove farà coppia con Samuele Cottafava che, come ci racconterà in questa intervista, è un compagno di squadra perfetto. Paolo, quest’anno il campo da beach olimpionico sarà installato in una cornice incredibile: sotto la Tour Effeil. Quali sono le ultime rifiniture prima della partenza per i Giochi 2024? “Hai detto bene… una cornice assurda! Il Tour Eiffel Stadium sono certo che ci regalerà delle emozioni uniche. Anche se in generale quello che provi quando vai ai Giochi Olimpici non è qualcosa che si può spiegare a parole, ma è la ragione per cui ci alleniamo duramente ogni giorno. A prescindere dal risultato so che sarà un momento che porterò per sempre con me! -taglio2-Per quanto riguarda gli allenamenti, in realtà, io e Samuele ci sentiamo belli gasati… per lui sarà la prima esperienza olimpica e sono contento di fargli un po' da mentore, siamo consapevoli del nostro modo di giocare quindi non vediamo l’ora di poter scendere in campo!” È passata alla storia la tua medaglia di bronzo in coppia con Daniele Lupo ai giochi di Rio del 2016, cosa è cambiato da quel momento? “Beh, vivo ancora la stessa emozione quando parlo di quel risultato storico per il beach volley italiano, è un orgoglio essere stato parte di un primato del genere! Diciamo che da allora è cambiato molto l’approccio degli altri nei miei confronti e di conseguenza anche il mio. Mi spiego meglio: aver ottenuto una medaglia di bronzo alle Olimpiadi ti mette una sorte di luce addosso e quindi tutti, dopo un primo momento di incredulità, poi iniziano a vederti come un avversario temibile e quindi tu sai che devi mantenere uno standard alto. Per questo, dopo quella vittoria ho iniziato a lavorare molto di più, ho capito che dovevo curare i particolari per continuare a stare a quei livelli.” Come hai vissuto, quindi, questo cambiamento? “Per fortuna bene, ci tengo a sottolineare che non ho mai subito nessun tipo di pressione ma mi prendo il merito di essere una persona che riesce a canalizzare molto bene le proprie energie, quindi il mio voler essere al top è stata una scelta totalmente personale e spero che a questi Giochi io abbia la possibilità di portare a casa le mie soddisfazioni.” Samuele è il tuo nuovo compagno di squadra, come vi siete trovati insieme? "Prima di rispondere è necessario fare una premessa: in ogni sport il gioco cambia di anno in anno e per provare a stare ai massimi livelli devi adattarti e provare qualcosa di nuovo. È quello che abbiamo fatto io e Samu, giochiamo in maniera diversa da come facevo con Daniele. Sono felice di condividere il campo con lui, sta giocando benissimo ed è cresciuto velocemente. Per me è un piacere affrontare questa esperienza con lui accanto.”





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