logo-musica

Orchestra che passione!

di Umberto Garberini

Numero 223 - Settembre 2021

All’Università Federico II di Napoli ‘sold out’ per i concerti della Nuova Orchestra Scarlatti


albatros-orchestra-che-passione

Tutto esaurito per il Concerto dell’Orchestra Scarlatti Junior, nella splendida cornice del Cortile delle Statue dell’Università Federico II di Napoli: il settimo dei concerti della Nuova Orchestra Scarlatti ha visto protagonista il cuore giovane e pulsante della Comunità delle Orchestre Scarlatti, con i suoi attuali 146 componenti, impegnati in un programma sinfonico ricco di colori, sotto la direzione di Gaetano Russo, Giuseppe Galiano e Federica Di Vaio. Dal “Te Deum” di Charpentier (celebre sigla dell’Eurovisione), -taglio-a un medley tratto dall’intramontabile “My Fair Lady” e a un brano originale composto per l’occasione dal musicista napoletano Bruno Persico (“I quadri di Monì”, diretto dallo stesso autore), giovani e giovanissimi si sono riuniti nel gran finale con il Notturno e la Marcia nuziale dal “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelssohn. Il concerto è stato realizzato in collaborazione con il Teatro Politeama di Napoli, che ha messo a disposizione i suoi spazi per il lavoro di formazione e le prove, e con il sostegno del Lions Club, che ha donato all’Orchestra due contrabbassi. Costola amatoriale della Comunità delle Orchestre, è invece la Scarlatti per Tutti, formata da studenti, docenti, professionisti, che si è esibita la settimana precedente nella Chiesa dei SS. Marcellino e Festo: dal duo al trio, fino al “tutti” orchestrale, hanno proposto pagine di Carulli, dall’inconfondibile accento mediterraneo (chitarristi Paolo Bosso e Martina Salvia) e di Vivaldi, il trascinante Concerto in re minore op. 3 n. 11, nella versione per due violini e violoncello affidata ai giovanissimi Andrea De Rosa, Michelangelo Cotrufo e Fabio Galloppi. Dalla rutilante Sinfonia op. 11 n. 2 di Boulogne, soprannominato il “Mozart nero”, agli amatissimi fogli d’album per l’infanzia di Schumann, fra il denso “Vocalise” di Rachmaninov (solista alla viola Floriana Russo) e l’elegia “Cuore ferito” di Grieg, si inseriva un intermezzo teatrale ‘noir’ con il monologo “Il fantasma di Palazzo Spinelli”, scritto e interpretato da Beatrice Baino: è la vicenda di Bianca, fanciulla orfana e bellissima, murata viva per gelosia ai primi del ‘700 nell’antico palazzo di Via dei Tribunali,-taglio2- dove tuttora si aggirerebbe inquieto il suo fantasma. Ma le sorprese non finivano qui: Alessandra De Martino si alternava alla voce e alla tromba nel ricamare una melodia d’altri tempi, Palummella, che si agganciava alla nostalgia blues di “Nature Boy”, per sfociare, infine, nella vertigine della danza per antonomasia - la tarantella di Rossini - e negli scultorei ritmi rock di “Palladio”, concerto ispirato all’arte del grande architetto italiano del XVI secolo. Nella stessa sede la pianista Laura Cozzolino, il soprano Naomi Rivieccio e il clarinettista Gaetano Russo hanno dato vita a un raffinato programma cameristico, mirabilmente introdotto dall’evocativo Andante spianato op. 22 di Chopin: il suo lirismo appassionato fungeva da preambolo a un capolavoro di grande respiro come la Sonata per clarinetto e pianoforte op. 120 n. 1 di Brahms - fra i lasciti più preziosi del compositore tedesco, che qui sperimenta un’inedita ricerca armonica e timbrica -, in cui i due strumenti si fondevano meravigliosamente; quindi l’ultimo Lied di Schubert, “Il pastore sulla roccia” op. 129, trasfigurazione estrema del canto e del dolore in una fitta e concitata trama contrappuntistica ai limiti dell’espressionismo; dallo stesso abisso emergeva arcaica e modernissima insieme una sconvolgente ninna nanna (“Tahwidah”), per voce e clarinetto in una partitura dilacerata, composta nel 2008 dal giovane musicista newyorkese di origine araba Mohammed Fairouz; per una speranza che tornava a riaccendersi e a consolarsi solo con quell’avvolgente preghiera in forma di tango che è l’Ave Maria di Piazzolla, infine con la calda sensualità di “Musica proibita” di Gastaldon. Dopo la pausa estiva, La Nuova Orchestra Scarlatti riprenderà la rassegna musicale con la terza edizione di “UniMusic Festival 2021” in partnership con l’Università Federico II di Napoli.





Booking.com

Booking.com