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Nonostante tutto

di Maresa Galli

Numero 215 - Novembre 2020

Anche con il terribile momento per tutta la scena artistica che stiamo vivendo, il teatro San Carlo di Napoli presenta la sua nuova programmazione, con pièce da non perdere ed iniziative “per continuare a sognare”


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Pausa forzata causa Covid, il Teatro di San Carlo rinvia due intensi mesi di programmazione dal vivo, per trasmettere con gli artisti in presenza per il pubblico a casa. La prima nazionale, che sarebbe dovuta andare in scena il 4 dicembre 2020, era strepitosa: “7 Deaths of Maria Callas” di Marina Abramović. -taglio-L’opera della poliedrica artista serba, omaggio alla divina, coinvolge sette artiste di caratura internazionale: Elina Garanča, Selene Zanetti, Pretty Yende, Nadine Sierra, Maria Agresta, Carmen Giannattasio e Adela Zaharia. Grandi voci per reinterpretare una figura mitica, scolpita nell’immaginario collettivo, artista unica sempre amata. Sette sono i dolori di Maria Addolorata, sette sono i “Seven Easy Pieces” delle performance che Abramović ideò nel 2005 per il Museo Guggenheim di New York. Tanti sono i dolori delle grandi donne, sia personaggi sia interpreti, che conoscono la fama ma anche violenza e morti tragiche. Abramović ha immaginato una performance dal vivo, della quale è anche interprete e autrice, in cui racconta le morti “sul palco” della Callas, protagonista di “Carmen”, “Tosca”, “Otello”, “Lucia di Lammermoor”, “Norma”, “Madama Butterfly” e “La Traviata”. L’opera, arricchita da video, prende corpo nei movimenti di Marina Abramović e nella voce delle grandi artiste che in scena. Nella seconda parte dell’opera Abramović interpreta la Callas nella sua stanza di Parigi che rivive i suoi ultimi istanti. Coprotagonista, assieme ad Abramović, l’attore Willem Dafoe. Firmano regia e scene la stessa Abramović, le musiche Marko Nikodijević; direttore Yoel Gamzou. I costumi sono di Riccardo Tisci, la regia video di Nabil Elderkin. Lo spettacolo è una coproduzione internazionale di Teatro di San Carlo, Bayerische Staatsoper, Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera Athens, Liceu de Barcelona, Opéra National de Paris. “La Bohème” di Puccini, in forma scenica, opera per la regia di Emma Dante e la direzione di Juraj Valčuha alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo, è rinviata a giugno 2021. L’opera, in forma di concerto, per la direzione di Juraj Valčuha, si avvale di Selene Zanetti, per la prima volta al Teatro di San Carlo, nel ruolo di Mimì; Damiana Mizzi in quello di Musetta; Rodolfo sarà interpretato da Stephen Costello e Marcello da Adam Plachetka. Completano il cast Pietro Di Bianco (Schaunard), Daniel Giulianini (Colline), Matteo Peirone (Benoît / Alcindoro) e Roberto Covatta (Parpignol). Il Massimo napoletano, osservando il Dpcm dello scorso 24 ottobre, ha sospeso gli spettacoli dal vivo ma prosegue l’attività interna di Orchestra, Coro e Balletto protagonisti di una nuova programmazione in streaming, concepita ad hoc e trasmessa sulla web tv del Teatro (www.cetv-online.it) e sulla piattaforma che l’Ansa ha messo a disposizione dell’Anfols, l’Associazione delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, per il progetto “Aperti nonostante tutto”. L’iniziativa consiste in una programmazione nazionale che vede la partecipazione di tutte le Fondazioni liriche italiane. Lo streaming sarà online anche sui canali social ufficiali Facebook e YouTube e nell’area comunicazione del sito web. Cinque gli appuntamenti trasmessi in streaming dal Teatro di San Carlo, dall’8 al 22 novembre. L’8 novembre, con Juraj Valčuha alla guida dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, un programma interamente dedicato a Ludwig van Beethoven, in occasione delle celebrazioni per i 250 anni dalla nascita del compositore.-taglio2- In repertorio, la “Sinfonia n.1 in do maggiore op.21” e la “Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore, op. 60”. Il 12 novembre il direttore musicale dirige la versione per orchestra del “Notturno n.1, op. 70” di Giuseppe Martucci e la “Sinfonia n.6 in si minore op.74”, “Patetica”, di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il 15 novembre sarà la volta del Balletto del Teatro di San Carlo con “Le Quattro Stagioni”, coreografia che Giuseppe Picone ha realizzato sulle musiche di Antonio Vivaldi. Il 18 novembre il Coro del Teatro di San Carlo, diretto da Gea Garatti Ansini, esegue “La petite messe solennelle” di Gioachino Rossini nella versione per soli, coro, due pianoforti e armonium. Il 22 novembre è protagonista il Quartetto d’archi del Teatro di San Carlo composto da Cecilia Laca, Luigi Buonomo, Antonio Bossone e Luca Signorini. La formazione cameristica esegue il “Quartetto per archi n. 8 in do minore, op. 110” di Dmitrij Šostakovič e il “Quartetto per archi n.4 in do minore, op. 18” di Ludwig van Beethoven. Valčuha dirigerà altri progetti artistici nelle prossime Stagioni: “Mefistofele” di Arrigo Boito, nella Stagione 21/22; “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, che inaugura la Stagione 22/23 e “Wozzeck” di Alban Berg (nella Stagione 22/23). “Ci tengo ad esprimere la mia gioia e l’entusiasmo – afferma Valčuha – per il proseguimento della nostra collaborazione con tanti titoli di grande impegno, per i quali ringrazio il Sovrintendente Stéphane Lissner”. Era attesissimo il ritorno a Napoli di Riccardo Muti, per dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo. Dal vivo, il 16 e il 18 ottobre Valčuha ha diretto “La Rondine” di Giacomo Puccini in forma di concerto. Opera rara (rappresentata a Napoli l’ultima volta nel 1989), si è avvalsa di un cast stellare: Magda è stata interpretata da Ailyn Pérez, per la prima volta al Teatro di San Carlo, e Ruggero dal tenore statunitense Michael Fabiano. Dopo la coppia Netrebko-Kaufmann, altri due grandi interpreti hanno incantato il pubblico, senza scene né costumi, con la bravura, l’ottima partitura, la brillante esecuzione e direzione. “La Rondine” si avvale di una splendida melodia, di una scrittura pucciniana più moderna, con ritmi di danza che vanno dal valzer al fox trot all’one step. Al Museo MeMus, è stato possibile assistere alla speciale esposizione degli abiti di scena di “Adriana Lecouvreur”, opera di Francesco Cilea, costumi realizzati per l’occasione da Giusi Giustino (direttrice della sartoria del San Carlo). Come sempre, incantevoli e preziosi costumi, realizzati in taffetà di pura seta con intarsi e inserti fatti a mano. Altra novità del Lirico, la nomina da parte della Fondazione Teatro di San Carlo, di Clotilde Vayer come nuovo direttore del Balletto. Maître de ballet e assistente alla direzione del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi, prima sotto la direzione di Benjamin Millepied e, in seguito, con Aurélie Dupont, Clotilde Vayer assumerà il nuovo incarico a partire da aprile 2021. Impossibile fermare la cultura, l’arte, gli spettacoli, nutrimento essenziale dell’essere umano. Se il Covid costringe a chiudere le sale teatrali, l’attesa di riappropriarsi della bellezza aiuta a resistere grazie al web – per continuare a sognare.





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