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Non un graffito

di Laura Fiore

Numero 196 - Febbraio 2019

Milano è una città tutta da scoprire... nei suoi quartieri, infatti, prende vita un mondo fatto di writer e di muri che “parlano”


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Milano è una città in continuo movimento ed evoluzione, qui tutti hanno la possibilità di mostrare la propria creatività: che tu sia un musicista, un writer o un ballerino, nei quartieri milanesi avrai modo di mostrare la tua arte. E proprio di arte ci parla Clara Amodeo, autrice di “Another scratch in the wall”, blog interamente dedicato ai graffiti. La Amodeo è in grado di farvi vedere Milano con occhi completamente diversi, il punto di vista cambia, e diventa quello dei murales e i graffiti che possiamo trovare passeggiando tra le strade milanesi. La giornalista, inoltre, dalla scorsa estate organizza dei veri e propri Street Art Tour a Milano. È camminando che quindi possiamo ammirare l’arte urbana che ci “parla” attraverso i murales e graffiti. Facendo un piccolo passo indietro, a Milano i primi graffiti compaiono negli anni ’80, quando questo nuovo modo di esprimersi si diffonde anche in Italia. All’inizio, molti furono i graffiti indoor, come si può ancora vedere nel negozio Wag Lab, in Via De Amicis 28, il primo a vendere street wear e bombolette spray a Milano. -taglio-Ed è sempre a Milano che nasce negli anni Duemila la versione italiana della street art, che non si limita alle bombolette ma include anche paste up (dipinti su carta da attaccare ai muri), steaker (adesivi) e opere tridimensionali. In centro non ci sono molti muri per i writer, questi infatti preferiscono in genere le periferie, ma non mancano le eccezioni soprattutto per la street art! In Via Pio IV, vicino alle Colonne di San Lorenzo, c’è un murales che raffigura tutta la storia di Milano, da Attila alla seconda guerra mondiale, passando per i ritratti di Sant’Ambrogio, Manzoni, Verdi e Napoleone Bonaparte. In zona Porta Vittoria, tra Via Morosini e Via Bezzecca, c’è l’opera del pugliese Millo, artista poetico e sognatore. Nel Giardino delle Culture, sulle pareti cieche dei due condomini che vi si affacciano ci sono le sue monumentali opere in bianco, nero e rosso: su un palazzo, un ragazzo con un bastone va alla ricerca di un cuore (e dell’amore), sull’altro una ragazza prova a lanciargli il proprio cuore con una sorta di enorme fionda. Sempre in centro, nelle vie attorno a Piazza Cardinal Ferrari, zona Crocetta, una lunga porzione di mura che cingono l’archivio diocesano è ricoperta di murales. I protagonisti sono milanesi illustri (e aforismi da copiare): Alda Merini, Franca Rame, Mariangela Melato, Elda Mazzocchi Scarzella, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Luchino Visconti, Claudio Abbado, Carlo Emilio Gadda, Marco Ferreri, Gian Maria Volontè, Gianfranco Ferrè e Gio Ponti. Più a sud: la parete tra Via Benaco e Via Brembo in zona Piazzale Lodi -taglio2-ha accolto “CuciMilano”, opera del toscano Zed1 realizzata durante l’ultima edizione della Fashion Week. A richiederla, il Madama Hostel & Bistro e il circolo Arci Ohibò. A fare da protagonista la laboriosità della città, personificata da una donna che cuce insieme le bandiere di tutto il mondo, tra cui una con lo stemma del biscione visconteo. La fama del murales è schizzata alle stelle quando, un paio di anni fa, ha rischiato di scomparire a causa di un cartellone pubblicitario con cui condivideva il suo spazio. L’opera è stata salvata grazie alla mobilitazione cittadina! Infine, in zona Navigli ci sono alcuni bei murales in Via Magolfa, realizzati in collaborazione con il Consiglio di Zona e che riportano alcune citazioni della poetessa Alda Merini, cui è dedicato lo stabile. Ma è in Via Gola che si trova un vero e proprio feudo dei Volks Writerz, o scrittori del popolo, che hanno realizzato diverse opere dedicate a Dax, Davide Cesare, ucciso nel 2003 fuori da un centro sociale poco distante. Un altro murales ha come protagonista Michael Brown, afroamericano ammazzato da un poliziotto negli Stati Uniti nel 2014. Sulle mura esterne del Centro Sociale Cox 18, in Via Conchetta, troviamo invece un bellissimo murales di Blu, famoso street artist marchigiano, che raffigura una serie di persone dalle teste “collegate” a significare l’omologazione della società. Quindi la prossima volta che siete a Milano, scarpe comode e via con il Tour della Street Art!





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