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Nessuno come lui

di Antonino Ianniello

Numero 231 - Giugno 2022

Sguardo alla brillante carriera di Aldo Farias, uno dei più prestigiosi chitarristi della Napoli jazz, apprezzato anche per le sue doti da compositore oltre che strumentista


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Il manico della chitarra è il suo campo di calcio, cui unisce l’abilità di compositore. Parliamo di Aldo Farias, nato a Napoli nel 1961. Iniziò gli studi musicali buttandosi sulla chitarra classica. Inizia a porre la sua attenzione sul jazz collaborando, come detto, con diversi musicisti ed in seguito con il quartetto ‘Jazz Mediterranee’ lavorando su un progetto teso alla realizzazione di una ‘sintesi’ fra la musica Afro-Americana e quella Europea. -taglio-Ha avuto esperienze musicali con musicisti quali: Bob Berg, Mike Mainieri, Steve Turre, Steve Grossman, Richie Cole, Frank Lacy, Steve Slagle, Andy Emler, Gianni Basso, Franco Cerri, Antonio Onorato, Claudio Fasoli, Larry Nocella, Maurizio Giammarco, Tullio De Piscopo, Massimo Urbani, Roberto Gatto, Nicola Stilo, Stefano Bollani, Sid Simmons, Peppe Merolla, Mike Boone e Mike Stern. Con quest’ultimo ha collaborato durante i seminari alla Domenico Scarlatti ed in altre occasioni. Aldo Farias svolge poi attività concertistica in Italia e all’estero suonando al ‘Festival Guitares Coté’ a Sud di Parigi, all’ ‘Ortlieb’s Jazzhaus’ (Philadelphia), allo ‘Smoke’ di New York, al ‘Queen Elizabeth Hall’ Londra, all’ ‘Auditorium Rai’, ‘Euro Jazz’ , ‘Roccella Ionica’ , ‘Jazzology’ , ‘Teano Jazz’, ‘Positano Jazz’, ‘Euritmia’, ‘Guitar Networks’, al Concerto per Pristina … eccetera. Nel 1991 registra ‘Domestic Standards’ per la ‘Splasc(h)Records’ e prodotto dalla ‘Lennie Tristano Foundation’ (il magico jazzista di Aversa). Nel settembre 1992, con il quartetto ‘Jazz Mediterranee’, registra un cd che vede tra i musicisti il grandioso sassofonista statunitense Bob Berg. Nel ’95 è la volta di ‘Heart Lake’ con Ilir Bakiu (cello) e Roberto Gatto. Nel marzo ’99, con lo stesso quartetto e con Franco De Crescenzo (piano), Angelo Farias (basso) e Roberto Gatto alla batteria pubblica il lavoro “Free Hands’ per la ‘Splas(h)Records’. L’album non è che la rappresentazione del prosieguo del progetto intrapreso nei precedenti album, cioè quello di fondere il Jazz con la tradizione musicale europea. Nel maggio 2002 viene pubblicato per la ‘Panastudio Jazz’ il disco ‘About Tradition’, insieme con Antonio Onorato. Segno, questo, tangibile o per meglio dire ascoltabile, di un sodalizio artistico nato qualche anno prima, intorno al 2001, fra due dei chitarristi più rappresentativi della scena jazz napoletana ed italiana. L’anno successivo, con Pietro Condorelli ed Antonio Onorato (chitarre), Angelo Farias (basso elettrico) ed il grande Salvatore Tranchini (batteria). Il chitarrista napoletano, per la ‘Wide Sound’, immette sul mercato il primo ‘Contemporary jazz guitars’ mentre nel 2005 ne registra un secondo e pubblicato sempre per la ‘Wide Sound’ … -taglio2- chiamato ‘Four Brothers’, insieme a Franco Cerri, Antonio Onorato e Pietro Condorelli. ‘Four Brothers’ … un album che rafforza, con il titolo, il rapporto d’amicizia tra i quattro chitarristi jazz del momento. Nell’estate del 2013 pubblica ‘Different Ways’ e sempre per la ‘Wide Sound’. Indubbiamente, considerate la tecnica e il mood del sound, Aldo Farias resta tra i più imponenti musicisti del jazz italiano e molto brillante risulta essere all’ascolto il lavoro ‘Different Ways’. Aggressivo quanto basta riesce a coprire una larghissima parte di pubblico ed ascoltatori. Non bisogna dimenticare, comunque, che ha avuto esperienze musicali con il teatro (il ‘Teatro Uniti’, il ‘Teatro Europa Esperimenti’, il ‘Teatro Bellini’, il ‘Teatro Mercadante’, il ‘Teatro Ambra’ oltre allo ‘Jovinelli Prospect Theater Company’ di New York) partecipando come solista a diverse Opere in Musica. Farias ha tra l’altro, svolto attività didattica e di docenza di Chitarra Jazz presso il Dipartimento di Musica Moderna della Scarlatti di Napoli con Masterclass di Armonia e Tecnica d’improvvisazione presso il Conservatorio di Benevento, il Conservatorio Cimarosa di Avellino, l’Accademia W. Kandinsky (Avellino) ed in altri luoghi. Aldo Farias, inoltre, ha svolto anche attività didattica: docente di Chitarra Jazz presso il Dipartimento di Musica Moderna della ‘D. Scarlatti’ di Napoli, Master Class di Armonia e Tecnica dell’improvvisazione presso il ‘Conservatorio di Benevento’, al Conservatorio ‘D. Cimarosa’ di Avellino, all’Accademia ‘W. Kandinsky’, un laboratorio di Improvvisazione e Composizione presso il Conservatorio ‘G. Martucci’ di Salerno dov’è stato anche docente di chitarra jazz. Ha pubblicato un testo distribuito dalla ‘Nuova Carisch’ per la collana ‘MediJazz collection’ dal titolo: ‘Armonia e tecnica dell’improvvisazione’. Sue composizioni sono state inserite nelle seguenti pubblicazioni : ‘Real Book del Jazz Italiano’ Edizioni ‘Nuova Carish’ e ‘Parole & Musica idee jazz dal sud italiano’ ‘Edizioni Orsara Musica’.





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