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Nel segno della biodiversità

di Gaetano Magliano

Numero 236 - Dicembre-Gennaio 2023

“The great MELTDOWN” è la nuova campagna di sensibilizzazione ideata dalla startup agri-tech 3Bee in favore delle api e del loro ruolo nell’ambiente


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Niccolò Calandri, uno dei due fondatori di 3Bee, startup agri-tech nata per proteggere le api e migliorarne la qualità di vita con la tecnologia, ci parla di “The great MELTDOWN”, la nuova campagna di sensibilizzazione della start up volta a ricordarci che anche le api hanno sete. L’agricoltura in ginocchio ha alzato il livello di allerta e 3Bee ricorda che a soffrirne ci sono anche le api,-taglio- piccoli insetti fondamentali per il mantenimento della biodiversità, responsabili dell’80% dell’intera catena alimentare umana. Insieme a Calandri scopriamo quindi i progetti della start up e le modalità per poter contribuire alla salvaguardia della specie. Come nasce 3Bee e quali sono i valori fondamentali che guidano l’attività della start up? “3Bee nasce dall’unione della biologia e dell’elettronica. Niccolò ha un dottorato in biologia e dopo essere tornato da una collaborazione con l’MIT in Italia ha deciso di proteggere le api assieme a Riccardo. Riccardo ha un dottorato in biologia ed è un apicoltore professionista. Assieme abbiamo idea un progetto e un servizio per la tutela degli impollinatori e della biodiversità. La api corrono gravi rischi, è necessario intervenire con urgenza.” Cosa possiamo fare nel nostro quotidiano e come possiamo supportare 3Bee nella sua missione del proteggere le api per la salvaguardia della biodiversità? “Pesti, malattie, acari, funghi ma soprattutto i cambiamenti climatici stanno devastando le nostre api, sia da miele che selvatiche. Ogni anno perdiamo miliardi di impollinatori che muoiono di fame o di sete. La miglior difesa ai cambiamenti climatici è uno stile di vita sostenibile e proattivamente creare nel proprio giardino oasi per le api: Fiori, essenze nettarifere. Questo è quello che fanno i nostri apicoltori, per ogni alveari si impegnano a creare un ambiente sano per tutti gli impollinatori: piantumando alberi nettariferi, curandoli e crescendoli. Diventando così dei veri coltivatori di biodiversità.” Come funziona l’alveare a distanza e come possiamo adottare un alveare? Ci racconti come è possibile partecipare al progetto. Chiunque può adottare un alveare? “I nostri alveari sono dotati di una tecnologia unica che permette di capire lo stato di salute delle api. Chiunque può proteggere i nostri alveari da remoto e diventare apicoltore a distanza. Accedendo a questi dai da APP tramite l’adozione. -taglio2- Potrà scegliere la tipologia di alveare e apicoltore, la fioritura da impollinare, il nome della regina e alla fine ascolterà il suono del suo alveare in tempo reale. All’interno dell’app contenuti educativi per grandi e piccini e le storie che mensilmente l’apicoltore filmerà e racconterà. Il tuo alveare alla fine ti spedirà a casa il miele che hai prodotto.” Nei valori di 3Bee la sensibilizzazione alle tematiche della sostenibilità è un tema molto caro. Ecco perché di recente è nato anche 3Bee Education, progetto che vede protagonisti i bambini convinti che il cambiamento possa partire dalle nuove generazioni, riesce a parlarcene? “3Bee education nasce con l’intento di sensibilizzare i più piccoli, con il supporto di chi lo fa per passione e per mestiere le nostre maestre. Abbiamo preparato un materiale educativo gratuito che stiamo diffondendo in tutte le scuole. Le maestre avranno così la possibilità di stamparlo o usarlo digitalmente. Infine ogni scuola avrà un suo alveare e potrà sfruttare i nostri dati per progetti di scienza con i bambini. Inoltre ogni anno promuoviamo una ‘call for impactability e finanziamo le 3 migliori idee sostenibili.” Siamo in un contesto di emergenza climatica e voi avete lanciato la campagna “The Great Meltdown”. In che cosa consiste il progetto? “Il cambiamento climatico ha portato alla più grande carestia di acqua e nettare di tutti i tempi. I campi coltivati sono in crisi. Ma gli impollinatori, fili invisibili, stanno morendo. Ogni giorno vediamo un calo pazzesco del peso degli alveari, 500 grammi, 400 grammi. Le api stanno esaurendo le loro scorte di miele. Moriranno se gli apicoltori non le nutrono. Dobbiamo aiutare gli apicoltori combattendo il cambiamento climatico. Riducendo i nostri consumi e favorendo l’energia rinnovabile. Ma soprattutto creando oasi per le nostre api e adottando i nostri alveari.”





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