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Menzogne e delinquenti

di Pasquale Matrone

Numero 215 - Novembre 2020

Cresce il numero dei balordi e dei mascalzoni che avvelenano la società con la menzogna, soprattutto perché consapevoli di generare inquietudine paura angoscia smarrimento


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Si servono della rete e di ogni altro strumento per diffondere messaggi falsi calunniosi e fuorvianti, con intenti criminali, mirati a destabilizzare politica, mercato, singoli,gruppi... Inetti e parassiti nella vita, si sono specializzati nella manomissione dei fatti, per il solo gusto di veder soffrire o, peggio ancora,-taglio- per ricavarne illecito profitto. Abili. Sempre di più! Facile, purtroppo, cadere nelle loro trappole. Succede anche a gente abituata a ragionare e a non emettere giudizi frettolosi. Li si definisce, con un eccesso di superficialità e d’indulgenza, bufalai, guidatori di bufale… Dire il falso, in realtà, approfittando dell’altrui fiducia, è sempre e comunque un gesto canagliesco. Per fortuna, nel mondo, ci sono anche galantuomini, angeli, invisibili e muti... Per anni, nessuno si accorge di loro. Sembrano scialbe comparse. Si tratta, invece, di persone a cui non importano gli applausi e la gloria; che fanno di tutto per passare inosservate; che hanno rispetto della Verità, al punto da farne il loro viatico; e che, al momento del bisogno, si materializzano, e cominciano a spargere intorno a sé luce, carità e amore...

Uomini veri, pronti a battersi contro ogni sorta di avversità e di male, anche se si tratta di rischiare la vita propria per proteggere quella degli altri, dunque. E omuncoli irresponsabili; parassiti,-taglio2- indegni di appartenere al genere umano, disposti a compiere anche l’azione più turpe, per egoismo avidità e sete di potere.

La menzogna è una bestia oscena e lussuriosa, pronta ad accoppiarsi un’infinità di volte, con una quantità incalcolabile di altre bestie immonde, in connubi malsani, generatori di esseri diabolici pronti a impadronirsi della terra, della società e della Storia. Come Arpia, dal volto virgineo di fanciulla e dal corpo orrendo di rapace insaziabile, la menzogna sprigiona dal suo ventre un “flusso schifosissimo” capace di trasformare in un fetido stagno il cuore della gente. Bufale? Il vocabolo è inadatto, se indica l’animale benefico e mansueto a cui fa riferimento. Menzogne è il nome giusto. Bufalai? No, se si pensa a quelli veri, abituati a un lavoro onesto. Delinquenti è meglio. Delinquenti da affidare alla giustizia, per impedire loro di nuocere ancora; e, se possibile, per rieducarli.





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