Per la collana “I libri della Fondazione ‘Vittorio Foa’” arriva l’opera di Lino Zicca “Storia economica della Capitanata durante il Fascismo”
Lino (Pasquale) Zicca ha pubblicato (2025) il suo nuovo libro, Storia economica della Capitanata durante il Fascismo, nella collana “I libri della Fondazione ‘Vittorio Foa’”, con la prefazione di Francesco Severo.-taglio- L’autore, foggiano, classe ‘51, è stato fra il ‘72 e il ’91 consigliere comunale e segretario del PCI di Lucera (FG), segretario provinciale della FGCI e segretario provinciale del PCI di Capitanata e membro del comitato centrale. Zicca, inoltre, dal 1991 al 2012 ha lavorato in Eni come esperto di organizzazione aziendale. L’autore, in collaborazione con Lino Montanaro, ha pubblicato in precedenza: Bar De Chiara (2016), Scuola. La ragioneria (2018) e Lucera di una volta (2021). Da solo ha pubblicato, inoltre: Aneddoti di fatti perduti (2015), Giuseppe Iannone. Lotte e ideali di un combattente (2019), Domenico De Simone. Ideali, passione e competenza di un sindaco (2020), Storia del Pci di Lucera (2020) e I comunisti e la Capitanata durante il fascismo (2022). Nella sua ultima opera Zicca individua, con la lucidità dello storico e la passione del narratore, le discontinuità strutturali, l’evoluzione storica e i conflitti sociali e politici dell’economia della Capitanata durante il fascismo, concludendo l’esame di alcuni aspetti e problemi economici solo accennati nel suo precedente libro I comunisti e la Capitanata durante il fascismo. Infatti, l’analisi che Zicca ha realizzato della Capitanata nel periodo fascista supera la mera dimensione locale, raggiungendo l’ambito più ampio dell’intero Mezzogiorno, considerando la valenza emblematica che la provincia di Foggia ha avuto e tuttora ha nell’economia e nella politica meridionale. L’autore dà una lettura avvincente e sentita del periodo più tragico e convulso della storia italiana, dalla Grande Guerra fino alla caduta del fascismo, analizzando lucidamente alcuni snodi cruciali del periodo, come la politica economica del regime e i relativi tentativi di stabilizzazione, -taglio2-la conquista di “Quota 90”. Come di consueto, Zicca ha utilizzato una vastissima documentazione, e ha corredato il suo libro di una dettagliata bibliografia, per consentire al lettore un eventuale approfondimento dei temi trattati nell’opera. Uno dei grandi meriti del nuovo lavoro di Lino Zicca è di aver fornito un quadro dettagliato e preciso di un periodo cruciale della vita della Capitanata e del nostro paese, in un momento come quello attuale in cui, come afferma in “Premessa”, “…è in atto una pressante propaganda sostenuta da forze culturali, politiche ed economiche interessate a portare avanti un processo di revisione storica del fascismo e, in particolare, delle figura e dell’opera di Mussolini”, propaganda che “…sottace gli aspetti antidemocratici, dittatoriali, criminali e repressivi del regime e tende a esaltare ‘conquiste e successi’ nel campo sociale economico.”…”il giudizio sul fascismo e su Mussolini è stato dato dalla storia e nessuno può metterlo in discussione se non attraverso mistificatorie operazioni di cancellazione e sostituzione della realtà.”. Sempre in premessa, l’autore ricorda come il suo libro abbia evidenziato che “… il fascismo nazionale e provinciale, e lo stesso Mussolini, abbiano mancato gli obiettivi economici e sociali che si prefiggevano: attraverso la bonifica integrale, fare del Tavoliere, la seconda grande pianura d’Italia, il volano dello sviluppo agricolo del Mezzogiorno. E fare di Foggia una città moderna, efficiente e centro di servizi, capoluogo e punto di riferimento anche di zone della Basilicata, della Campania e del Molise, confinanti e integrate con l’economia dauna. Un fallimento che ha pesato negli anni successivi perché ha condizionato alla radice la crescita e lo sviluppo economico della Capitanata e del suo capoluogo. E che continua a pesare ancora oggi.”