Non è cronaca! È solo pensiero entrato nei fatti per poi riuscirne “sconvolto”. È filosofia. Perché la filosofia si occupa del corpo, innanzitutto. Tanto più se fragile, violato e maleodorante, per le sue naturali, impellenti e involontarie deiezioni vigliaccamente ignorate
Quello di vedere rispettata la propria dignità è un principio sacrosanto, riconosciuto in tutti i paesi liberi, sempre; a prescindere da: età, censo, provenienza e colore della pelle. Premesso che la società è composta da uomini, ideologie, politici, leggi e Istituzioni e che nel concetto di Medicina confluiscono: -taglio- scienza, filosofia e deontologia di governanti, medici, infermieri, dirigenti, e organismi di controllo adeguati, ne deriva che, per garantire il rispetto di tutti, servono regole efficaci e onestà dei controllori. Se queste cose mancano, la Sanità diventa terra di nessuno, scenario di guerra tra mafie. E, a farne le spese, sono il malato e i suoi familiari. Sarebbe ingiusto, a questo punto, dichiarare inquinata tutta la Sanità, mischiando virtuosi e incapaci, onesti e farabutti, o screditare un’intera regione, del Sud, del Centro o del Nord: eccellenze e putrescenze, non fanno parte della stessa ‘patria’, non certo a livello geografico. Chi scrive ha frequentato, come tanti, ospedali di regioni diverse; e ha avuto modo di misurarsi sia con la medicina compassionevole che con quella arrogante, priva di empatia, avida e maldestra. Senza accusare nessuno in particolare, la presente ‘denuncia’, perciò, mira solo a segnalare falle, devianze e zone d’ombra: scelte di bilancio finalizzate non alla tutela della salute, -taglio2- bensì alla propria sopravvivenza politica; spartizione delle nomine di medici, primari e dirigenti, anche se inadeguati, purché utili a racimolare voti “pro - padrino”; medicinali venduti sottobanco; favori a ditte finanziatrici di false ricerche; acquisto di macchinari da ditte colluse; scorte di presidi destinati agli scantinati; assunzione di caporali, temuti e rispettati per il loro curriculum penale; persecuzione di chi non si piega; ambulanze e pompe funebri gestite da associazioni di copertura; cartelle cliniche contraffatte; moribondi, dimessi perché “lamentosi”; pronto soccorso trasformato in corsia dove “parcheggiare” i malati, donne uomini e bambini, in attesa di ricovero; miasmi derivanti da un misto di urina e di escrementi “stagionati”, non ripuliti in tempo. Solo cronaca di un disastro di cui gli onesti non parlano per minacce subite o solo annunciate? La cronaca, alla quale tutti abbiamo attinto, è stata già fatta da giornalisti validi e coraggiosi. Non è cronaca! È solo pensiero entrato nei fatti per poi riuscirne “sconvolto”. È filosofia. Perché la filosofia si occupa del corpo, innanzitutto. Tanto più se fragile, violato e maleodorante, per le sue naturali, impellenti e involontarie deiezioni vigliaccamente ignorate… E si occupa anche del puzzo celato sotto l’apparente perbenismo di corruttori e corrotti.