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Matilde De Angelis

Un nome da ricordare

di Luca Guerrasio

Numero 179 - Luglio-Agosto 2017

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Da sempre ha la passione per la musica, ma negli ultimi anni ha scoperto anche la recitazione che la fatta entrare nel diritto tra le giovani promesse del cinema italiano


“Ricordate questo volto: farà strada!” Quante volte avete ascoltato questa frase, oggi mi sento in dovere di dire che Matilda De Angelis è un nome e un volto da tener ben impresso nella propria mente. Ha soli 21 anni e di strada ne ha già percorsa tanta. La sua carriera nel mondo dello spettacolo comincia con la musica, all’età di 13 anni compone canzoni e dopo qualche anno è cantante del gruppo musicale Rumba de Bodas. Per puro caso, come ci racconta la giovane attrice, ha partecipato a un provino per un film con Stefano Accorsi “Veloce come il vento”, pellicola consigliatissima per chi ancora non l’avesse vista, Matilda ha riscosso un enorme successo di pubblico e pareri molto favorevoli da parte della critica, infatti ha ricevuto la nomination come miglior attrice protagonista ai David di Donatello 2017 ed è stata nominata anche nella cinquina del premio per la miglior canzone originale, “Seventeen”. Inoltre, nota al pubblico del piccolo schermo per la fiction “Tutto può succedere”, da poco conclusa la seconda stagione in onda su RaiUno. Da qui tutto in discesa, la sua vita è cambiata e sicuramente in meglio…

Procediamo con ordine, ti abbiamo apprezzata sul grande schermo in “Veloce come il vento”, come sei diventata attrice?

“Non lo so neanche io (ride, ndr). Un giorno ero alle prove con il mio gruppo quando mi arriva la telefonata di un mio amico, Leon, dicendomi che stava affiancando una persona che stava facendo dei casting per cercare la protagonista di un film. Questa persona mi aveva notato su Facebook e desiderava conoscermi. Con il supporto di mia madre e considerando il fatto che non avessi nulla da perdere, ho deciso di partecipare al provino. Pensa che non sapevo neanche come si studiasse un copione! Dopo due settimane dai provini iniziali sono stata chiamata, ho incontrato il regista e Stefano Accorsi con il quale ho provato, dovevano valutare se funzionassimo insieme. Siamo partite in circa cinquecento ragazze ed eravamo rimaste in poche. Penso che alla fine il parare di Stefano sia stato la svolta.” -taglio- Mi sembra di capire che non avevi mai recitato prima, è stato il tuo primo ruolo da attrice?

“Sì, prima non avevo mai fatto niente. Finite le riprese del film con Stefano ho fatto un altro paio di provini, tra cui quello per la serie ‘Tutto può succedere’, ed anche in questo caso è andata bene. Anche se, ti parlo sinceramente, mi è capitato diverse volte di sentirmi in colpa perché ho sempre voluto fare la cantante, non l’attrice. Ho apprezzato la recitazione giorno dopo giorno, prove su prove. Non sono per niente una persona sicura, però ho pensato che non possono essere tutti matti, mi sto autoconvincendo che potrei avere del talento.”

Quanto è importante ricevere commenti positivi dal pubblico e dalla critica?

“Il consenso da parte del pubblico e della critica è fondamentale, non ti nascondo che avevo molta paura quando è uscito ‘Veloce come il vento’. Non sapevo come avrebbe reagito il pubblico e avevo paura di fare una bruttissima figura. Il fatto di ricevere consensi mi ha rassicurata e ho pensato davvero di essere in grado e di poter recitare ad alti livelli.”

Se dovessi consigliare ad un tuo coetaneo come fare per entrare nel mondo dello spettacolo, cosa gli diresti?

“Beh, se consideriamo la mia esperienza di vita, direi che può bastare voler fare il cantante! Scherzi a parte, penso che lo studio sia la chiave per essere sicuri di ciò che si sta facendo. È vero che ci vuole del talento, ma va alimentato giorno dopo giorno. Poi come tutti i lavori si impara praticandolo, e soprattutto un po’ di fortuna non deve mai mancare, trovarsi nel posto giusto al momento giusto.”

Come riesci a conciliare musica e recitazione?

“Non è affatto semplice. Purtroppo non ho molto tempo per suonare e per creare. Vorrei avere molto più spazio per poter scrivere cose mie e di esprimere la mia personalità. Però per adesso va bene così, in futuro si vedrà.”

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