Oltre le apparenze
Lo stiamo apprezzando in tv nel programma “Tale e Quale Show”, ma il giovane attore pugliese ha tutte le carte in regola per conquistare anche cinema e teatro
È uno dei più promettenti attori del panorama italiano, Mario Ermito. Originario della meravigliosa Brindisi, della sua “pugliesità” conserva sicuramente la caparbietà, quella caratteristica tipica di chi ha un obiettivo e lotta per raggiungerlo. Non è un improvvisato, è uno che ha studiato per realizzare il suo sogno di bambino, e che si impegna, giorno dopo giorno, per migliorare e migliorarsi. Uno come lui lo noti subito, quando lo incontri, perché è un ragazzo di una bellezza fuori dal comune, di quelli che fanno voltare la gente per strada. Poi lo conosci, e scopri che è tanto, tanto di più e che la bellezza esteriore è solo lo specchio di un’interiorità ricca e profonda.
Attore per scelta o per caso?
“Sono un attore per vocazione. Non ci crederai, ma quando ero piccolo non guardavo i cartoni animati, ma la ‘Trilogia del dollaro’ di Sergio Leone e sognavo di essere Clint Eastwood!”
Mi racconti i tuoi esordi?
“Ho studiato per diventare attore, ed il teatro è stato per me una grande scuola. Ho iniziato in tv con ‘Il peccato e la vergogna 2’ e, contemporaneamente, con l’opera teatrale ‘Pompei sospesa’ al Maschio Angioino a Napoli.”
Hai un modello di riferimento per la tua vita professionale? -taglio- “Io credo che tutto ciò che noi facciamo sia formativo, e ogni persona che incontriamo ci lascia qualcosa. Ogni essere umano può aprirci nuovi orizzonti. Non ho un unico modello di riferimento, ma posso raccontarti un bell’incontro. Sul set di ‘Don Matteo’ ho conosciuto Terence Hill, e da subito ci ha accomunato una curiosa coincidenza: entrambi ci chiamiamo Mario (Terence Hill è all’anagrafe Mario Girotti, ndr) e tutti e due abbiamo iniziato la carriera interpretando un personaggio di nome Bruno. Ecco, lui è stato per me una bella fonte di ispirazione.”
Sei entrato come concorrente nella Casa del Grande Fratello. Cosa ricordi di quell’esperienza?
“Sono entrato nella Casa ad appena vent’anni, portandomi dietro tutta la spensieratezza tipica di quell’età. È stata la mia prima esperienza televisiva, avevo l’entusiasmo a mille. Tutto sommato, un bel ricordo.”
Per raggiungere grandi vette servono talento e fortuna. Io, aggiungerei anche tanto studio. Sei d’accordo?
“Assolutamente. Fare l’attore non è un hobby, è un lavoro, un mestiere che richiede impegno e dedizione. L’attore tira fuori le emozioni, le proprie e quelle degli altri. Nel mio caso, in ogni personaggio che interpreto c’è sempre qualcosa di Mario. L’attore mette in mostra quella che è la vita, paradossalmente anche quando veste i panni di un supereroe. La crescita non è legata soltanto all’età anagrafica: io ho imparato tanto da persone più giovani di me e ho insegnato a persone più grandi di me.”
In questo periodo sei in tv a “Tale e Quale show”, dove stai dimostrando bravura, poliedricità e grandi capacità di interpretazione. Come stai vivendo quest’avventura?
“Benissimo, è come un’Accademia. Dal lunedì al venerdì studio tantissimo, cercando di assimilare il più possibile. Non sono un imitatore, né un cantante, ma un giovane attore che cerca di imparare e crescere ogni giorno. Il riscontro positivo del pubblico, non lo nego, mi riempie di soddisfazione.”
Quali sono le tue più grandi passioni?
“Ho sempre amato l’equitazione. Adoro andare a cavallo, ed essere immerso nella natura. E poi mi piace giocare a calcio. Mi alleno con la Nazionale Attori, e ne sono orgoglioso, perché riesco a unire il divertimento alla solidarietà, aiutando chi ne ha davvero bisogno.”
Qual è il tuo primo pensiero quando ti svegli al mattino?
“È sempre lo stesso: ringrazio Dio per avermi donato la vita.”
Progetti per il futuro?
“L’ultimo periodo, insieme all’esperienza televisiva, mi vede impegnato su Rai 1 ne ‘L’allieva 2’, in cui sarò protagonista di puntata. E poi reciterò in ‘Detective per caso’, il primo film interpretato da ragazzi disabili. Un film che lancia e lascia un messaggio importante: dove c’è talento non ci sono barriere.”
Sei oggettivamente un bel ragazzo. Sinceramente, la ritieni una fortuna o l’ostacolo di chi deve lavorare il doppio per dimostrare di essere anche bravo?
“In generale, io credo che chi si ferma alle apparenze sia una persona limitata e superficiale. Prendi Brad Pitt o Clint Eastwood, due attori che hanno dimostrato di essere bravi e capaci. Un altro motivo per cui sono contento di partecipare a ‘Tale e quale show’ è proprio questo: posso dimostrare che il talento e la preparazione vanno oltre l’aspetto fisico.”
Hai alle spalle una storia d’amore importante, ma della tua vita privata si sa sempre pochissimo: una scelta o una necessità?
“Ho sempre voluto custodire il mio privato e i miei sentimenti. È vero, ho un lavoro pubblico, ma la vita privata resta mia e della persona con cui scelgo di condividerla.”