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Maria Grazia Cucinotta

“Largo ai giovani”

di Laura Frigerio

Albatros 182 - Novembre 2017

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Per la prima volta l’attrice è alla prese con la regia di un videoclip, quello del talentuoso musicista Ferdinando Riontino, starà mica pensando di cambiare strada?


“Sono davvero felice che Maria Grazia abbia creduto in me e che sia coinvolta nel mio progetto musicale. Alle spalle ho tanta gavetta, ho suonato dal vivo e poi grazie al passaparola di amici e della rete sono riuscito a far ascoltare la mia musica. E non è facile oggi per chi, come me, non ha le spalle coperte”. A parlare è Ferdinando Riontino, giovane musicista che, dopo il successo di “Gocce di Barbera” e “Cloroformio”, ha fatto uscire un terzo singolo (disponibile nei vari store digitali) dal titolo “Barcollo”. A firmare il video (girato a Zapponeta, provincia di Foggia, luogo dell’adolescenza di Ferdinando Riontino) è, come avrete intuito, Maria Grazia Cucinotta (che ne è anche la produttrice insieme ad Andrea Salvi). È questa la terza esperienza per la Cucinotta dall’altra parte della telecamera; ma la prima alla regia di un videoclip musicale. Siamo stati, infatti, abituati a vederla sul grande schermo destreggiarsi tra un ruolo e l’altro; per quanto riguarda la regia Maria Grazia Cucinotta ha diretto due cortometraggi – “Il maestro” (2011) e “Il compleanno di Alice” 2017 – ma stavolta è tutto diverso perché a parlare sarà la musica! Noi di Albatros l’abbiamo incontrata per farci raccontare qualcosa in più di questa nuova esperienza.-taglio-

Partiamo subito da questo nuovo progetto che la vede coinvolta come regista. Come ha conosciuto Ferdinando Riotino?

“Ci siamo conosciuti tramite amicizie comuni. Sapevo che Ferdinando fosse un cantante di grande talento, ma in tanti si chiedevano come mai non avesse ancora pubblicato nessun album. A quel punto, ho cercato di spronarlo, anche perché lui stesso non ci credeva. Così, ho postato un suo video su una mia pagina Facebook e ha raccolto circa 200mila like più svariate condivisioni. Dopodiché, è arrivata l’idea di girare un videoclip e mi incuriosiva molto l’idea di addentrarmi, attraverso una nuova prospettiva, nel mondo della musica. Con Ferdinando c’è stata subito una grade sintonia sul set, ed eccoci qui!”

A proposito del video, questa è la prima volta per lei come regista di video musicali...

“Si, è la prima volta che mi cimento nella regia di un videoclip. L'idea principale è stata quella di coinvolgere il suo paese natio e i gli abitanti in un giorno importante come quello della festa padronale dell'11 settembre. L'obiettivo era quello di farsi trascinare dalle persone stesse e dalle emozioni provocate in loro dalla canzone. Sono fermamente convinta che la cosa più bella è sempre la verità, che si tratti di un film, una canzone o di un quadro.... Abbiamo l’esempio di moltissime star del mondo della musica che preferiscono mostrarsi per quello che sono, persino gli One Direction hanno messo in un loro video parenti e amici! Nel lavoro come nella vita essere se stessi aiuta sempre!”

Parlando proprio di verità, crede che nella vita sia necessario cedere a qualche schema “predefinito” per non entrare in contrasto con chi ci circonda?

“Dipende, come dicevo prima la verità ripaga sempre. È pur vero, però, che bisogna sempre contestualizzare le proprie azioni e non buttarsi ad occhi chiusi senza nemmeno avere una minima idea di quello che si sta andando a fare. Detto questo, nessuno ci obbliga e quindi se non ci sta bene una cosa possiamo tranquillamente affrontarla oppure andare via. Dobbiamo sempre essere liberi di scegliere.”

Cosa l’ha colpita del singolo “Barcollo”?

“Il fatto che sia un pezzo in cui sia facile ritrovarsi. Alla fine tutti noi barcolliamo un po' nella vita, siamo alla ricerca di una stabilità non solo fisica, ma anche psicologica e mentale. La canzone lancia un messaggio bellissimo: si fa di tutto per farsi amare dagli altri, ma per prima cosa bisogna imparare ad amare se stessi. Anche nel corso della mia carriera ho dovuto imparare ad apprezzarmi di più. Quando decidi di fare un ‘lavoro’ come il mio devi sempre considerare il fatto che molti aspetti della tua vita possono diventare di dominio pubblico, e non tutti apprezzano quello che fai. Di conseguenza, ne senti di cotte e di crude sul tuo conto, e se non hai le spalle forti prima o poi cadi trascinando anche le persone che ti stanno vicino.”

Che rapporto ha, in generale, con la musica?

“Mi piace molto ascoltarla, ma non ho alcune dote canora. Sono l'unica della mia famiglia ad essere completamente stonata, ma va bene così, ho compensato in altro per fortuna!”

Cosa pensa della tendenza all'esterofilia che si riscontra soprattutto nei gusti musicali degli italiani?

“Non capisco perché si debba pensare che tutto quello che viene da fuori sia bello. Ci sono persone che cercano di fuggire dal nostro paese e trasferirsi all'estero, non solo per le condizioni socio-economiche, ma anche perché sono stanche di essere giudicate. L'Italia ha tanti pregi, ma anche grandi difetti come il pregiudizio e l'invidia: è questo che ci rende deboli di fronte ad altri paesi, come per esempio gli Stati Uniti, dove a dominare è la meritocrazia, alle persone interessa quanto vali e non da dove vieni.”

Tornando a “Barcollo”, il video sarà visibile in primis on-line. Quanto è importante oggi, secondo lei, internet come canale di distribuzione?

“È fondamentale, ha ormai sostituito tutto il resto. Vedo mia figlia che ha 15 anni ed è cresciuta con internet: da lì comunica, si informa, scopre artisti e acquista. Io da 11 anni lavoro in Cina e il mio co-produttore è stato lì il primo distributore di prodotti cinematografici per cellulari, una cosa a cui sto lavorando anch'io perché mi piacerebbe che i giovani cineasti possano avere la possibilità di mostrare le loro opere a tutti. Tra i miei progetti c'è anche 'Teen' una web-serie (con episodi di 40 minuti) in cui gli attori verranno scelti direttamente dalle scuole: il nostro desiderio è creare star al 100 per cento italiane, dando la speranza ai giovani che ce la possono fare.”

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“Si fa di tutto per farsi amare dagli altri, ma per prima cosa bisogna imparare ad amare se stessi”

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