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L’ulivo pensante di Ginosa

di Pasquale Matrone

Numero 243 - Settembre 2023

Tutti in guerra contro tutti. Orfani d’innocenza, gli uomini vagano smarriti nei deserti della solitudine e della morte


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Ulivi, eucalipti, faggi, tigli, ippocastani, pioppi, acacie, abeti, mimose... E poi: cielo, pioggia, stelle, sole, mare, luna, lago, fiumi; e ancora: cicogne nere, aquile, cormorani, poiane, aironi, falchi, passeri, allodole, rondini, delfini, grilli, lucciole, formiche, api, farfalle; e, infine, metafora del divino, il vento: vento della notte,-taglio- vento d’estate, maestrale splendido e improvviso, vento sull’altopiano, bora, brezza; vento/spirito: alito, soffio salutare del Padre... Bellezza, faccia luminosa della terra… Tenebre, il lato oscuro: miserie di una umanità smarrita, umiliata dalla crescita sfrenata di un istinto bestiale ribelle: soprusi, arroganze, diritti calpestati, dignità violate, montagne di spazzatura; urlo stridulo delle madri fuso con quello delle bombe e delle mitragliatrici; sofferenza, generatrice di fantasmi e desolazione, rapinatrice di orizzonti e di respiro alla speranza. Guerra. Guerre! Il male… Orgoglio, paura e odio sono figli del male, vessilliferi di bandiere insanguinate. Tutti in guerra contro tutti. Orfani d’innocenza, gli uomini vagano smarriti nei deserti della solitudine e della morte. Le tenebre non trionferanno. A diradarle, ci sarà la Bellezza, faccia luminosa della terra, quella in cui convivono, tra sbuffi potenti di maestrale bora brezze sussurri di un Padre avvezzo a soffiare dove vuole, grilli farfalle api delfini cormorani poiane aironi falchi passeri; e poi: cielo pioggia stelle sole luna fiumi; e ancora: castani, betulle, pioppi, acacie, abeti, eucalipti, ulivi... -taglio2- La Bellezza è dentro la natura, creata da Dio e, nel contempo, sua benigna e onesta testimone. La natura parla: basta mettersi con essa in sintonia per udirne i messaggi. Tutti gli esseri viventi hanno un loro alfabeto. Come tutte le creature, anche le piante “hanno una personalità, delle passioni, ciascuna ha un proprio carattere. Cercano sottoterra per guardare il cielo. Si studiano, si somigliano, si aiutano”, scrive il botanico Stefano Mancuso nel suo La tribù degli alberi. Ascoltare la natura e comprenderne i codici, dunque, vuol dire nutrirsi di Bellezza, il solo rimedio efficace, la panacea adatta a curare l’anima e a guarirla, liberandola dalle insidie del buio. Fra tutte le piante, la più eloquente e sacra è l’ulivo. A Ginosa, in Puglia, ve n’è uno secolare, imponente e nobile, con il tronco dalle fattezze quasi umane: un gigante accigliato con il volto e lo sguardo di un vecchio saggio, intento a svelare a tutti il segreto per riportare tra tutti i viventi la perduta armonia.





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