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Licola-Varcaturo

di Yvonne Carbonaro

Numero 248 - Marzo 2024

Il litorale riconquistato, l’entroterra ancora molto trascurato


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Il lungo bellissimo litorale è caratterizzato da sabbia sottilissima e chiara che dall’ultima propaggine del comune di Pozzuoli continua fino al Lazio, alternandosi con tratti di pineta e di foresta mediterranea sempreverde che gli antichi romani chiamavano Silva Gallinaria.-taglio- Per alcuni decenni la zona di Castel Volturno e dintorni era precipitata in uno stato di abbandono e sporcizia e il mare era inquinato e torbido per il grande volume di acque di scarico che vi affluiva da un lato a causa del cattivo funzionamento del depuratore di Cuma, dall’altro dalla foce del Volturno che lungo il suo corso raccoglieva detriti e materiali di ogni tipo. Di conseguenza si evitava di bagnarsi in quelle rive limitandosi a frequentare i luoghi per prendere il sole negli stabilimenti balneari. Quando finalmente il depuratore di Cuma è stato riattivato, e i comuni lungo l’alveo del fiume hanno maturato, si spera, una maggiore coscienza ecologista, le acque marine sono tornate trasparenti, le spiagge si sono ripopolate di bagnanti e i molti stabilimenti che si susseguono lungo la costa fino al territorio di Giugliano e oltre sono diventati sempre più accoglienti e bene attrezzati. Naturalmente ci sono anche lidi irregolari e arenili occupati abusivamente dove i proprietari, dotati della sola licenza per il noleggio dell’attrezzatura, occupano aree senza concessione del demanio marittimo impedendo il libero accesso al mare. Tali abusi vengono perseguiti dalle forze dell’ordine nell’intento di consentire a tutti la possibilità di godere gratuitamente della spiaggia e del mare. Già nelle belle giornate invernali molte persone amano recarsi in quei luoghi per godere del sole e dell’aria di mare. Molti stabilimenti, inoltre, si propongono anche per cerimonie, battesimi, prime comunioni, matrimoni, feste in generale con musica dal vivo e servizio di ristorazione e catering. Sono tanti e gareggiano in confort e servizi alla clientela oltre che per i nomi esotici. Giusto per citarne alcuni: nella zona di Licola abbiamo Noah Mediterranean Beach, Le Dune, Sohara Luxury Club, mentre nella zona di Varcaturo troviamo: Lido Varca d’ Oro, Lido Palma Rey, Rama Club e, sempre in territorio campano, ancora lungo il tratto di Ischitella, Pineta Mare, e verso Mondragone dopo la foce del Volturno fino a Baia Domitia. -taglio2-Tra i molti, particolare aspetto mostra il Rama Club, organizzato e arredato come un villaggio asiatico della Tailandia o di Bali. Certamente originale, dà la sensazione di un tuffo in un mondo esotico con bungalows di bamboo con tetti di foglie di palma e oggetti tipici di quelle terre, manufatti originali, sculture, bassorilievi, raffigurazioni di divinità delle religioni induista e buddista. Se il litorale sta riguadagnando una sua dignità di bellissimo luogo, l’entroterra purtroppo ha subito numerosi sfregi causati da speculazione edilizia selvaggia, malavita, trascuratezza, scarsa attenzione da parte delle amministrazioni locali. Eppure parliamo di un territorio ricco di storia e di vestigia romane, a loro volta mal conservate e per niente valorizzate, come il Parco Archeologico di Liternum, oggi assai malridotto, che comprende un'area di circa 85.000 mq. e custodisce la tomba di Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano per la decisiva vittoria su Annibale in Africa a Zama durante la seconda guerra punica. Delle condizioni del parco e della sepoltura dell’Africano ho parlato nell’articolo “La vergogna di Liternum” del numero 213 anno 2020, di questo magazine. Liternum era un'antica città romana nella Campania, presso l'attuale Lago Patria, ebbe un notevole sviluppo in epoca augustea, a ancor più dopo, grazie alla realizzazione della Via Domiziana che, partendo da Sinuessa presso l'odierna Mondragone, la collegava con i centri della costa campana ed in particolare con il porto di Puteoli, l'odierna Pozzuoli, dove la strada terminava. Nel 1932 furono portati alla luce alcuni resti dell'antica città come il Foro, il Capitolium, la Basilica ed il Teatro e, al di fuori delle mura cittadine residui dell'anfiteatro e la necropoli con la maggior parte delle sepolture di epoca imperiale. Ma non è l’unico reperto del territorio: a Giugliano recentemente è stata scoperta la Tomba del Cerbero, una tomba a camera, inviolata in perfetto stato di conservazione ma non conosciuta né visitata dal grande pubblico.





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