logo-Cultura

Lettori speciali

di Pasquale Matrone

Numero 179 - Luglio-Agosto 2017

Incontro con realtà editoriali che raccontano un altro lato della “classica” letteratura per bambini, volgendo uno sguardo al nuovo modo di affrontare la realtà


albatros-lettori-speciali

Sesto Fiorentino. Presso la sede della Fastbook si è tenuto un convegno sull’editoria per bambini. Vi hanno partecipato, oltre ai librai della Toscana, Francesca Archinto, Sante Bandirali e Francesca Pardi, titolari rispettivamente delle case editrici‘Babalibri’, ‘Uovo Nero’e‘Lo Stampatello’, tutte supportate da addetti ai lavori di altissimo profilo, per spessore culturale, motivazione, competenza e non comune capacità progettuale. Quello della letteratura per l’infanzia è un universo non ancora adeguatamente esplorato, anche se ricco di fermenti e di potenzialità. Per lo più, quando si pensa a questo tipo di letteratura, nell’immaginario comune si fa riferimento a una fascia di età compresa tra la preadolescenza e la prima giovinezza, ignorando quasi del tutto l’infanzia. Elizabeth Cappa, responsabile nazionale marketing e comunicazione di Fastbook, ha coordinato i lavori con spigliatezza ed efficacia, sottolineando che il mercato dei libri destinati ai più piccoli è il più fiorente, se posto in relazione con l’andamento generale delle vendite concernenti le altre fasce di lettori, sempre più insidiate dai social network. -taglio- ‘Babalibri’ si occupa solo di Albi illustrati destinati alla fascia prescolare. Ha in catalogo 320 titoli, ma non crea libri; importa, infatti, titoli dall’estero e li propone in Italia in veste tipografica sempre più curata ed attraente. Francesca Archinto ha fondato la casa editrice quindici anni fa e, grazie al suo intuito e alla non comune determinazione, ne ha visto la crescita graduale e costante. Archinto ha sottolineato che il bambino, tra zero e tre anni, è attratto dal libro, dai colori, dalle immagini, dalla carta che ama toccare annusare guardare. “Il bambino - ha detto - ama ascoltare la stessa storia più volte, si emoziona facilmente… E vuole un finale spiazzante, che lo faccia ridere, che lo faccia sentire più forte, anche di chi è molto più grande di lui.” Sante Bandirali ha parlato della sua ‘Uovo Nero’, nata da un progetto sull’autismo curato con Enza Crivelli, pedagogista Clinica. La Casa Editrice pubblica testi iconografici adatti a chi, affetto da autismo, ‘legge’ con modalità percettive diverse. “Lo stesso discorso - sottolinea Bandirali - vale per le molteplici tipologie di dislessia, per ognuna delle quali vengono prodotti libri efficaci e funzionali. Per rendere più agevole la lettura ai ‘bambini speciali’, Uovo Nero, oltre che servirsi di una sintassi più semplice, ha inventato e brevettato il libro ‘sfogliafacile’, fatto di cartoncini più spessi e da pagine autonome a sagomatura a scalare...”. -taglio2- La casa editrice di Bandirali, oltre a occuparsi di libri destinati a lettori ‘speciali’, pubblica anche testi scientifici concernenti autismo, dislessie e altre tipologie di diversità. “Ogni libro nasce da un progetto…. Barriere architettoniche, bullismo e pregiudizi sono i nemici da neutralizzare. Bambini, genitori ed insegnanti vengono sollecitati a capire che chi porta una differenza, porta, nella comunità a cui appartiene, una ricchezza nuova.” Francesca Pardi racconta di aver fondato la Casa Editrice insieme con la sua compagna Maria Silvia Fiengo: con‘Lo Stampatello’, hanno cercato di riempire un vuoto, cominciando a pubblicare testi in cui si parla di famiglie omogenitoriali, di adozioni, di diversità, di pregiudizi; hanno cominciato a raccontare alle famiglie e ai bambini l’idea un nucleo familiare diverso, quello formato da due mamme o due papà. Francesca Pardi e la sua compagna sono legate da vent’anni e hanno quattro figli, avuti grazie alla gravidanza di sostegno. Pardi dichiara: “Il progetto è nato perché la nostra prima figlia, all’età di 5 o 6 anni, voleva spiegare ai suoi compagni perché avesse due mamme: da qui l’idea di realizzare queste storie per raccontare la nostra famiglia.”





Booking.com

Booking.com