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Le freak c'est chic!

di Angelo Luongo

Numero 195 - Gennaio 2019

La trasgressione è presente in ogni suo lavoro, e con questo nuovo album sta facendo parlare molto di sé


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Immanuel Casto, già adolescente inizia il percorso di studi artistici legati al teatro e alle arti visive, dedicandosi specialmente alla grafica. Nel 2004 inizia il suo progetto musicale nelle vesti di Immanuel Casto. Cinque anni di carriera vissuti embrionalmente su YouTube, collezionando milioni di visite grazie a raffinati e alquanto spiazzanti videoclip, e perfezionando un preciso stile musicale da lui definito “Porn Groove”. Senza alcun supporto discografico nei negozi o rotazione televisiva, Immanuel Casto segna presto numerosi concerti sold-out nei principali club italiani e un hype popolare sempre più crescente. Attualmente ha quattro album all'attivo ed è stato il primo cantautore europeo a presentare in anteprima mondiale il video del suo singolo in collaborazione con il sito erotico più popolare al mondo: Pornhub. Se non è trasgressione questa...

Partiamo subito dal tuo ultimo progetto discografico: come nasce “L’Età del consenso” e qual è il fil rouge che lega le tracce?

“’L’età del consenso’ è una raccolta e la prima uscita nella grande distribuzione.-taglio- In essa sono contenuti 14 anni di carriera, incluse le mie prime canzoni. Ho iniziato a fare musica per divertirmi, poi è nata la passione... all’epoca non c’era da parte mia una reale intenzione e consapevolezza di quello che volessi realizzare, mentre ora è diverso. Questo lavoro racconta un percorso e lo celebra, è un cammino che ho fatto con me stesso e con il mio pubblico.”

C’è fra le diciannove tracce una che senti particolarmente esplicativa dell’intero album?

“I tempi, come lo stile, sono un po’ diversi, ma se dovessi sceglierne una fra tutte direi, citando uno dei titoli più controversi: ‘Da grande sarei frocio’ brano in cui si evince proprio il mio stile e i diversi livelli di lettura, è un pezzo cui tengo molto.”

Cosa è cambiato per te, personalmente e professionalmente, dalla pubblicazione del primo album ad oggi?

“Sono cambiate veramente tante cose, il mio primo disco ‘Adult Music’ è stato il trampolino di lancio. Prima sperimentavo molto, e in tempi non sospetti con il web condividevo la mia musica. Da quel periodo c’è stata una crescita a livello di contenuti e di consapevolezza, senza rinunciare al divertimento e alla sana spregiudicatezza. Ho capito che avevo voglia di far sentire la mia voce e di esprimermi al meglio, per questo ad oggi molti dei miei testi sono incentrati su tematiche cui tengo molto e che a volte mi toccano in prima persona.”

Hai definito il tuo stile “Porn Groove”, cos’ha di caratteristico?

“È una definizione che mi sono dato da solo, è un’etichetta utile per farsi riconoscere. So che diventerà un po’ stretta prima o poi, ma è parte di me e mi permette -taglio2-di mostrare tutte le mille sfumature che mi appartengono. L’idea iniziale era quella di parlare di sesso, di temi scomodi, ma senza rinunciare ad essere ‘chic’. Volevo andare controtendenza, visto che spesso il sesso viene associato alla volgarità, ma alla fine se ci fai caso anche un programma per famiglie in prima serata può essere estremamente volgare. Al contrario, nella sessualità ci può essere tanta ironia e tantissimo stile, e quello era il mio obiettivo.”

Facciamo un salto indietro: quando nasce la passione per la musica di Immanuel Casto?

“Durante l’adolescenza. E anche se vengo definito un cantante, io preferisco essere visto come un creativo. Per il mio percorso artistico ho scelto questo tipo di intrattenimento, ma mi vedrei perfettamente anche come attore, del resto i miei live hanno una componente cabarettistica.”

Quando componi un brano, c’è qualcosa o qualcuno a cui ti ispiri?

“Le ispirazioni sono sempre tantissime e non riesco a dire una ‘cosa’ o ‘qualcuno’ in particolare. In generale parto da un tema o da un slogan, e da li inizio a costruire intorno un pezzo. Gli spunti mi arrivano da comici, da personaggi politici che stimo, da registi e ovviamente da cantanti, cantautori e musicisti. Diciamo che apprendo molto e reinterpreto a mio modo.”

Cosa bolle in pentola per il prossimo futuro?

“È da anni che scrivo testi, quindi ho un grandissimo numero di materiale inedito che ho intenzione pian pian di far uscire. Posso dire che c’è un album in cantiere, ma ancora non c’è una data ovviamente, nel frattempo continuano i live del mio tour!”





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