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Le diverse forme dell’arte

di Gian Marco Tessier

Numero 215 - Novembre 2020

Nel suo nuovo album “Lettere da altrove” Lory Muratti ci parla dell’isolamento, intrecciando la dimensione narrativa, musicale e visiva


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Venerdì 30 ottobre è uscito il nuovo album di Lory Muratti: ”Lettere d’altrove" (Riff Records). “Lettere da Altrove” è un concept-album composto da otto tracce che si ispirano alla serie video-narrativa ideata dall’artista durante il periodo di lockdown. Un'avventura musicale, -taglio-letteraria e visiva con la quale Muratti racconta la convivenza di due amanti che si ritrovano inaspettatamente “imprigionati” in un ex ricovero barche su un lago del Nord Italia a causa di una misteriosa epidemia. Un luogo lontano dal mondo che porta i protagonisti a navigare in un limbo senza contorni, scosso non solo dalle notizie che giungono a tratti per vie digitali, ma soprattutto dal continuo mutare delle loro emozioni. Ciao Lory! Raccontaci un po’ del tuo background artistico e personale “Io da sempre viaggio in una triplice dimensione: Narrativa, musicale e dimensione visiva. Questo lavoro è figlio di un approccio antico, lavoro dapprima su qualcosa che mi colpisce e che diventa motivo di narrazione. Dalla narrazione traduco in forma musicale e diventa quindi testo musicale. In questo modo narrativa e musica si uniscono e diventano due volti della stessa avventura artistica. A questo modus operandi, ho unito la dimensione visiva che colpisce lo spettatore in modo ancora diverso, forse anche più potente degli altri due.” Chi sono i tuoi artisti di riferimento? “Ho fatto fatica in questi anni a trovare autori che si muovessero in questa dimensione, in tutte le tre forme. Uno scrittore che si è mosso tra dimensione letteraria e cinematografica è Mario Soldati, un genio assoluto. In generale, prendo spunto da autori di tutte le dimensioni ma nessuno in particolare.” È uscito il tuo nuovo album “Lettere da altrove”, com’è stato il percorso dalla progettazione fino alla realizzazione? “Il progetto nasce come rifugio auto-terapeutico. Per me la dimensione creativa è un’esigenza, mi sono rimesso a lavoro cercando di interpretare le mie emozioni, le mie sensazioni durante l’isolamento. Ho notato la mancanza di attenzione verso questi aspetti dal mondo esterno, dai media, e quindi ho provato a fare a modo mio, costruendo una serie video-narrativa che era accompagnata da una colonna sonora originale. -taglio2-Quando la serie si è conclusa, visto il mio passato, ho deciso di trasformarlo in un concept-album che ripercorresse la stessa storia.” Il tuo album è un racconto fatto di emozioni, avventure e storie e la tua musica cambia a seconda di ciò di cui stai parlando. Credi sia questo il ruolo della tua proposta musicale? “Questo progetto cade un po’ fuori da quello che è stato il mio percorso fin qui. Vive di atmosfere completamente diverse, è figlio dell’isolamento. E’ stato tutto scritto e prodotto mentre ero da solo nel ricovero barche di cui scrivo e canto nell’album. Sono state fatte delle scelte musicali obbligate dall’isolamento. Non limiterei a questo il mio progetto artistico, è molto vario e potrà cambiare ancora.” Tu sei cantante, autore, producer e regista. Secondo te, Il Covid-19 cambierà la produzione artistica nei prossimi anni? “Ci sono due fenomeni possibili: uno è la parte soggettiva, comprendere guardandosi all’interno. Vedere cosa sta succedendo, cosa sta cambiando, quali emozioni stiamo provando e raccontarle, esprimerle attraverso una forma artistica. L’altro, ed è il più lungo, è quello di avere un distacco più reale, oggettivo e quindi parlarne una volta finito in modo concreto, vedendolo dall’esterno.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Lette d’altrove diventerà ancora altro, verranno pubblicati altri due video che compongono la trilogia visiva dell’“Assenza” che accompagna visivamente questo progetto. Spero di tornare presto a suonare dal vivo e a raccontare le mie storie alle persone. Inoltre, avevo un libro e un disco già pronti per essere pubblicati all’inizio del 2020. Con il lockdown e la situazione che si è venuta a creare, quel progetto doveva fermarsi ma credo che verrà pubblicato molto presto.”





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