logo-Attualità

Lavorare con passione

di Michela Secci

Numero 231 - Giugno 2022

“Per essere un buon chef, prima di tutto, bisogna essere umani”: questo il mantra di Matthieu Marti, chef del ristorante grill "Les Hamptons" a Rueil Malmaison


albatros-lavorare-con-passione

Nello stile balneare delle famose case di Long Island, il ristorante grill "Les Hamptons" a Rueil Malmaison, a pochi chilometri da Parigi, offre un'atmosfera accogliente e una cucina genuina. Ai fornelli c'è Matthieu Marti, uno chef appassionato e competente che intervistiamo in esclusiva per Albatros.-taglio- Com'è nata la sua passione e l’inizio del suo percorso nella gastronomia? “È un'eredità familiare. Un padre viticoltore, i miei nonni macellai e una madre che cucina tutte le sere, e poi vedevo cucinare anche le mie nonne durante le vacanze. Ho fatto molte aperture di ristoranti a Bruxelles e a Parigi e, poi abbiamo deciso di aprire il ristorante Les Hamptons, un anno fa.” Chi è il suo mentore e quali sono le qualità per essere un buon chef? “Il mio mentore è Julien Mercier. Sono stato suo allievo per dieci anni. È lui che mi ha inviato a Bruxelles e dopo al Molitor di Parigi. Per essere un buon chef, prima di tutto, bisogna essere umani. È una storia di management e di umanità.” Quali sono i prodotti che predilige per le sue pietanze e come definisce la sua cucina ? “I prodotti locali di stagione, quelli che ci offrono i nostri produttori e agricoltori. In seguito cerco di abbellirli, rispettandoli. Ogni prodotto deve rivelare il suo vero gusto. La mia cucina è semplice e creativa, c'è sempre un filo conduttore e lo rispetto.” La sua più grande soddisfazione e ricompensa?-taglio2- “La mia più grande soddisfazione è quella di apprendere tutti i giorni e imparare diversi modi di cucinare. Un'altra mia soddisfazione è quella di venire nella sala per captare quello che esprimono i commensali e, verificare che le pietanze abbiano lo stesso successo dell’atmosfera del ristorante. Vedere che i clienti escano soddisfatti di aver mangiato bene e trascorso un momento piacevole. La più grande ricompensa è quella di avere una brigata salda e motivata in cucina. La mia è composta da una bella squadra di dieci persone che mi sostiene e, viceversa.” Avete appena presentato il nuovo menù primavera estate, quali sono le novità e i piatti faro del ristorante? “Ho come filosofia di non mettere gli stessi piatti nel menù, cambiano al ritmo delle stagioni. Ogni giorno proponiamo piatti di terra e di mare nuovi. Resta sempre la Caesar salad e il burger della casa.” Le stelle Michelin sono importanti per lei? “Non sono un mio obiettivo. Il mio intento è quello di far progredire il ristorante e condividere la mia filosofia.”





Booking.com

Booking.com