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La società contemporanea

di Lucia de Cristofaro

Numero 196 - Febbraio 2019

Intervista al Governatore Rotary Distretto 2100, Ing. Salvatore Iovieno, sul ruolo del Rotary nella società odierna


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Un impegno professionale ai vertici delle Aziende Sanitarie ed Aziende Ospedaliere della Regione Campania, delle Aziende di Trasporto, accompagnato dall’impegno all’Interno del Rotary che risale al 1990, anno della sua ammissione al Rotary Club di Castellammare di Stabia, quello del Governatore Rotary Distretto 2100, per l’anno rotariano 2018/2019. Una dedizione al Rotary che lo ha visto Presidente di Club, per 5 volte Assistente Distrettuale, unitamente a numerosi altri incarichi, sempre in prima linea nel sostenere progetti e azioni a supporto delle comunità. Lo abbiamo incontrato durante una delle tante manifestazioni messe in campo per i progetti distrettuali del suo anno da governatore.

Quale ruolo ricopre il Rotary oggi, in una società così eterogenea e spesso conflittuale?

“Purtroppo la nostra epoca ci pone di fronte a problematiche forti: le dispute razziali e religiose, problematiche economiche, la fame, le malattie, le guerre, ovvero minacce costanti, dovute all’ignoranza, all’intolleranza che sono alla base del fanatismo e dell’irrazionalità. -taglio-È a questa sofferenza umana vicina, nei territori del Distretto 2100, e lontana, in tutte le Nazioni del Mondo dove il Rotary opera, che cerchiamo di dare il nostro sostegno e di operare, affinché ci possa essere un futuro per tutti, com’è giusto che sia.”

Tale impegno del Rotary International ha portato a risultati concreti?

“Certamente, risultati concreti e misurabili. Uno tra tutti il progetto Polio Plus, iniziato negli anni ’80 del secolo scorso e giunto a debellare definitivamente la Polio nel mondo. Agli inizi del progetto erano milioni i bambini che morivano per questo flagello, ora possiamo dire che grazie al Rotary e alla sua campagna di vaccinazione globale si è giunti al “Countdown” della malattia, che è stata debellata al 99%. Chiaramente il Rotary per questo progetto planetario è stato affiancato da altre Agenzie, Enti, Gruppi Multinazionali, come quello cui fa capo Bill Gates, ma l’impegno dei volontari rotariani, e tra questi molti si contano all’interno del nostro distretto 2100,nonché delle considerevoli raccolte fondi, ha fatto si che ci fosse una reale e concreta svolta alla lotta a questa malattia.”

Approfondiamo la raccolta fondi...

“Quest’anno si sono messe in atto delle considerevoli raccolte fondi per la lotta alla Polio, all’interno dell’are del Distretto 2100, cui tutti i club hanno contribuito con entusiasmo. Un entusiasmo mostrato anche nei confronti della raccolta straordinaria promossa da me e mia moglie Angela, dal titolo: ‘Una goccia per la Polio’, che al momento ha già raccolto 25.000 euro che si vanno ad aggiungere alle raccolte fondi dei club.”

Un ottimo risultato, dunque. Si può quindi operare un bilancio positivo dei suoi primi sei mesi di governatorato?

“Nei primi sei mesi abbiamo messo in campo i Progetti Distrettuali, iniziandone a definire il tracciato che li porti poi al raggiungimento degli obiettivi prefissati nella seconda metà del mio mandato. Ma si sono anche effettuati gli incontri con i direttivi dei 107 club presenti nel Distretto 2100, che comprende Campania, Calabria e il territorio di Lauria. Incontri che mi hanno dato la possibilità di toccare con mano quanto i club stanno facendo per i loro territori, aderendo ai progetti del Distretto, o con dei propri progetti. Quello che è emerso è non solo il gran lavoro dei club, nella loro interezza: presidenti, direttivi, soci tutti, ma che tale lavoro, che le azioni promosse sono tutte derivate dalle reali esigenze mostrate dalle comunità, che non sono sfuggite ad un Rotary attento al territorio, un Rotary che ascolta.”

Parliamo del Distretto 2100...

“Anche in relazione alla scelta dei progetti da realizzare -taglio2-come Distretto 2100, abbiamo voluto ascoltare le comunità e partire dalle loro esigenze. Tali esigenze si riferivano sia ad una necessità di recupero storico – culturale della propria identità, che abbiamo cercato di realizzare, attraverso il Progetto ‘Beni Culturali’, con l’obiettivo di mettere in risalto quei siti architettonici fuori dai circuiti turistici e di intervenire, lì dove fosse possibile operare il restauro di alcune di vere e proprie bellezze artistiche, sia ad azioni verso la quotidianità di un occidente obeso e poco attento, per riflettere e far sorgere una coscienza contro ‘Lo spreco alimentare’, altro nostro progetto. Guardano, pori ai conflitti, alle migrazioni umane di cui è afflitto il nostro millennio, ebbene non potevamo girare lo sguardo ed evitare di farci coinvolgere, quindi, anche in questo caso, abbiamo cercato di realizzare il Progetto ‘Pace nel Mediterraneo’, che grazie alle sue tappe di riflessione e di incontro culturale, per abbattere tutte le barriere mentali che possono dividere gli esseri umani, cercare di operare quella necessaria rivoluzione culturale, efficace alla eliminazione dei conflitti.”

Un semestre ricco e proficuo il suo. Ma se dovessimo trovare un difetto al Rotary, quale sarebbe?

“Di sicuro tutto ciò che si attua può essere perfezionabile. Ogni volta che valutiamo un progetto work in progress, applichiamo alle varie componenti la necessaria indagine SWOT, per individuare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce, ovvero gli imprevisti che potrebbero incrinarne la fattibilità. Ciò ci permette, individuando i punti di debolezza, di far si che si applichino strategie adeguate per risolvere la situazione. Ad inizio del nostro mandato avevamo individuato, relativamente alla comunicazione rotariana sui territori e alla promozione dell’immagine del Rotary e delle sue azioni presso le comunità, come punto di debolezza, anche seguendo le indicazioni internazionali, quello di non esserci attivati in passato per far sì che le nostre azioni fossero presenti sulla stampa locale e oltre e soprattutto in rete in tempo reale. Ci siamo attivati in tal senso e di fatto siamo riusciti a raggiungere un traguardo ragguardevole di presenze sulla stampa cartacea, sulle varie testate giornalistiche televisive, e sul web, grazie sia all’organizzazione distrettuale sia all’impegno dei club del Distretto 2100. Il problema non è rilevare un difetto, ma una volta rilevato lavorare per superarlo.”

Lasciamo il governatore Salvatore Iovieno, con l’impegno di rincontrarci a conclusione del suo anno alla guida del Distretto 2100, per poter effettuare un bilancio conclusivo, che secondo quanto già rilevato, non potrà che essere positivo.





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