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La piccola ghirlandaia

di Maresa Galli

Numero 223 - Settembre 2021

Fresca di stampa la nuova bellissima fiaba di Giovanni Paladini


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Nel Museo Diffuso di Cavallino (Lecce), è stato presentato il nuovo libro di Giovanni Paladini “La piccola ghirlandaia” (Ed. Pinacoteca e Biblioteca “Camillo D’Errico” – Palazzo San Gervasio). L’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Cavallino Bruno, Ciccarese Gorgoni e di Grazia Semeraro, direttrice del Museo Diffuso, -taglio- è stato arricchito da ampi e preziosi interventi. Giovanni Paladini è nato a Carmiano e risiede a Cavallino. Tra le sue pubblicazioni “The Tent”, Corso di lingua inglese per la scuola elementare, “The teacher and the teaching unit”, “Don Liberatore. Cronaca di un'amicizia”, “La cometa dai piedi piatti”, “Nonno, voglio volare” e “La Cripta della Chiesa dei SS. Nicolò e Domenico”. Da sempre cultore di storia di Cavallino e dell’arcaico popolo dei Messapi, è abile divulgatore che, grazie alla fiaba, avvicina i più giovani alla conoscenza del territorio, della sua ricca storia, dei suoi miti. Il migliore apprendimento è proprio quello gioioso di libri che, attraverso il fiabesco, il fumetto, il racconto illustrato spiegano ai ragazzi vicende e avventure di eroi, personaggi fantastici, miti greci e quant’altro. Anche i genitori possono riscoprire la storia assieme ai propri figli – tutti siamo affascinati da dei, sovrani, popoli leggendari, mostri e creature fantastiche, protagonisti di racconti senza tempo che hanno aiutato l’immaginazione. “La piccola ghirlandaia” è un racconto storico-fiabesco ambientato nella Sybar Sallentina, la Cavallino di duemilacinquecento anni fa, in cui si svolge una storia d’amore degli antenati cavallinesi. -taglio2-Il libro è corredato dalle belle illustrazioni di Clara Pagliara Gennari. Si riconoscono nella narrazione antiche città messapiche salentine, da Orra, l’attuale Oria, fino a Lykiae, oggi Lecce, oltre alla già citata Sybar Sallentina, l’odierna Cavallino. Al centro della narrazione la storia d’amore tra il giovane principe Elios, figlio di re Arthas Il Grande e Maia, figlia del pastore Cadmo e di Armonia. Nobili gesta, virtù, il sacro e l’amore rendono la fiaba preziosa. Elios e Maia educano i figli all’amore per l’arte, la natura, la bellezza. Tutti saranno costruttori di pace e porteranno armonia nel mondo. Dopo “la cometa dai piedi piatti” e “Nonno, voglio volare” – spiega l’autore – ho scritto nuovi dialoghi di formazione per rispondere alle mille domande dei bambini dai tre ai sei anni. Ho quattro nipoti e dedico il libro alla nipotina Chiara che da poco ha compiuto sei anni. Spero che Cavallino possa fruirne per divulgare le nobili radici del territorio, la sua cultura e la sua storia. Desideravo scrivere una bella storia d’amore, amor omnia vincit, con il valoroso figlio del re dei Messapi che rinuncia al trono per amore. Nei miei scritti c’è sempre il valore della bellezza, c’è la Storia, la capacità di guardare al futuro senza dimenticare le nostre radici”.





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