L’album arriva a tre anni dal precedente e si veste di un progetto particolare: Molla racconterà l’album attraverso la storia di 9 personaggi, uno per ogni brano, come se fossero episodi diversi di una stessa serie tv collegata dal tema dell’essere “giovani dentro”. Si susseguono così le storie di Francesca, Paola, Marco, Lucia, Lorenzo, Alessandro, Gianluca, -taglio-Angelica e lo stesso Molla, con cui l’artista fotografa gli aspetti della società moderna attraverso la sua sensibilità, tratto che lo rende unico nel suo genere. Per l’occasione il cantautore ha avuto il piacere di collaborare anche con altri artisti, che hanno firmato con lui tre pezzi del disco: Erica Mou, Renzo Rubino e Zibba. Molla, iniziamo un po’ da te e del tuo background artistico… “Io sono Luca Giura, in arte Molla, odio il mio cognome e il mio nome d’arte nasce da quando facevo l’animatore e mi chiamavano “Molla” perché saltavo da un palco all’altro e questa cosa mi è rimasta e l’ho portata nel mio progetto da cantautore. Ho fatto il batterista per una vita fino ad arrivare agli Omega 4 con la partecipazione a Sanremo, in cui c’era anche Ermal Meta come elemento imprescindibile del gruppo. La batteria è stata la mia vita ma era il momento per me di cambiare, di raccontarmi.” Quali sono i tuoi artisti di riferimento? “O ascolti tutto o non ascoltare niente”, io la penso così e quindi nel corso dell’anno ascolto qualunque cosa, dal pop, al rap, all’indie ecc. Prima di scrivere però non ascolto niente, voglio ascoltare solo me stesso per esprimermi al meglio.” Il 9 Giugno esce il tuo nuovo album “Giovani Dentro”. -taglio2-Dove e quando nasce questo album? “Questo album è il mio terzo ma è come se fosse il primo, ho raggiunto una consapevolezza e una felicità maggiore. Sono ripartito da zero, nonostante i miei 38 anni, e quindi nasce dall’esigenza di tirare le somme della mia vita e ritrovare una nuova giovinezza attraverso questo album, attraverso la mia musica.” Cosa ci racconta di te questo album? “Racconta tutto di me. Il brano “Due Accordi”, ad esempio, parla di me e della mia vita, per filo e per segno. Durante questo disco sono anche diventato papà e questo ha sicuramente influito sulla mia scrittura e sui miei brani.” Per uno che nasce batterista, da dove prendi l’ispirazione e come hai acquisito la capacità di scrivere “Non avevo mai scritto ma avevo l’esigenza di comunicarmi e comunicarvi la mia visione, il mio pensiero, i miei sentimenti. Per me un’artista deve mostrare questa sensibilità verso il mondo, emozionarsi per ciò che sente. Mi sono trasferito a Milano, ricominciando da zero e cercando di crearmi una nuova identità musicale.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Promuovere e far ascoltare il mio album. Vorrei tornare ai live e fare concerti, girerò con un trio per tutta Italia nei prossimi mesi. Inoltre, uscirà un documentario che si chiamerà “Giovani Dentro” che farà vedere il backstage e le interviste alle persone che hanno partecipato a questo meraviglioso progetto.”