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La medicina nel Medioevo

di Alfredo Salucci

Numero 195 - Gennaio 2019

Si dice che la Scuola Medica Salernitana sia stata la prima scuola di medicina d’Europa nel Medioevo, in pratica la prima università, anche se non ha mai avuto questo nome...


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Si dice che la Scuola Medica Salernitana sia stata la prima scuola di medicina d’Europa nel Medioevo, in pratica la prima università, anche se non ha mai avuto questo nome. In ogni caso la nascita della Scuola Medica Salernitana fu un evento rilevante. Da quest’importante avvenimento l’insegnamento dell’arte medica iniziò a diffondersi in Italia e in tutta l’Europa dando inizio alla nascita delle università per lo studio della medicina. La nascita della Scuola è avvolta nel mistero. La leggenda vuole che a fondarla siano stati quattro stranieri di nazionalità diversa che per caso si incontrarono a Salerno. Si trattava del greco, Pontus, del latino, Salernus, dell’ebreo, Helinus, e dell’arabo, Abdela. Questi quattro cultori dell’arte medica decisero di diffondere le loro conoscenze attraverso una vera scuola di medicina. Da quest’evento leggendario deriva un concetto importante e sempre valido: l’incontro di diverse culture e differenti civiltà è sempre una risorsa. Questa leggenda risale al primo periodo della Scuola, IX e X secolo, di cui si hanno poche notizie attendibili. Ma già nell’undicesimo secolo i riferimenti sono numerosi e certi: a Salerno c’erano medici molto preparati, tanto che molte persone giungevano in questa città per farsi curare. -taglio- In questo periodo, però, la Scuola non doveva essere ancora organizzata, nel senso di un vero corso di studio per la preparazione all’arte medica. È probabile che in alcune Scuole di Salerno, come accadeva in altre città, venissero impartite nozioni di medicina insieme all’insegnamento delle arti liberali del Trivio (grammatica, retorica e dialettica) e del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia). Dal dodicesimo secolo la Scuola Medica Salernitana comincia a strutturarsi con le caratteristiche di una vera scuola medica. Figure importanti che hanno portato all’istituzione della Scuola furono Giovanni Planetario senior, Alfano, arcivescovo di Salerno, autore di importanti opere di medicina, e soprattutto Costantino l’Africano, un medico proveniente da Cartagine convertito alla religione cristiana, che dopo aver viaggiato per molti anni approdò a Salerno con alcuni libri di medicina e tutto il suo bagaglio culturale sull’arte medica. Costantino l’Africano restò a Salerno per alcuni anni, prima di ritirarsi a Montecassino, dopo avere pronunciato i voti. L’opera di Costantino l’Africano resta fondamentale per la Scuola Medica Salernitana. Fu Costantino a introdurre, come materie di studio l’anatomia, la chirurgia e la dissezione dei cadaveri, pratica proibita altrove. La formazione del medico alla Scuola Medica Salernitana si basava essenzialmente sulle teorie umorali di Ippocrate associata all’esperienza che derivava -taglio2- dall’attività di assistenza quotidiana ai malati. Notevole era anche il tempo dedicato alla conoscenza delle erbe e alla farmacologia. Il curriculum studiorum era abbastanza lungo e comprendeva nove anni di studio. I primi tre anni erano riservati allo studio della logica, nei successivi cinque anni si studiava la medicina. In questi anni si approfondivano anche l’anatomia e la chirurgia. L’ultimo anno era dedicato alla pratica medica fatta con l’assistenza di un medico anziano. In questa Scuola si tenevano anche corsi di filosofia, teologia e diritto; ciò nonostante la Scuola Medica Salernitana non fu mai considerata un’università. Nel 1231 l’imperatore Federico II ratificava il prestigio della Scuola e disponeva che la pratica medica poteva essere esercitata solo da chi era in possesso del diploma conseguito presso la Scuola Medica Salernitana. Un aspetto importante di questa scuola era l’accesso anche alle donne sia come studentesse sia come docenti. Ciò dimostra la grande apertura verso le donne, cosa da non sottovalutare. Fu proprio una donna vissuta nell’undicesimo secolo, Trotula de Ruggiero, a rendere con le sue ricerche ancora più importante questa Scuola. Trotula rivolse i suoi studi particolarmente alle donne. I suoi libri: il De passionibus mulierum ante in et post partum e il Practica secundum Trotam, diedero inizio allo studio dell’ostetricia e della ginecologia, mentre il De ornatu mulierum, è un trattato sui cosmetici.





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