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La consolazione della filosofia

di Alfredo Salucci

Numero 199 - Maggio 2019

Severino Boezio nato a Roma il 477 e morto a Pavia il 524/526 è stato un filosofo e un senatore romano. Boezio è considerato l’ultimo dei romani e il primo degli scolastici...


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Severino Boezio nato a Roma il 477 e morto a Pavia il 524/526 è stato un filosofo e un senatore romano. Boezio è considerato l’ultimo dei romani e il primo degli scolastici. È stato un autore prolifico di opere importanti. Oltre a tradurre molte opere dal greco al latino, tra cui l’Isagoge di Porfirio, ha scritto anche interessanti commenti alle opere di Aristotele, di Cicerone e di Porfirio. Boezio ha redatto anche dei trattati sulle arti liberali, in particolare del quadrivio, ossia sulle quattro scienze considerate fondamentali per la conoscenza: aritmetica, geometria, astronomia e musica. Tra le opere originali, la Consolazione della filosofia, in cinque libri, è l’opera più letta e studiata per l’importanza dei temi affrontati. Boezio scrisse quest’opera quando era rinchiuso nel carcere di Pavia, dove attendeva l’esecuzione della pena capitale. Dopo una vita di grandi successi e dopo aver ricoperto cariche importanti: senatore romano e numerose cariche assegnategli da Teodorico, re degli Ostrogoti, fino a quella di magister officiorum, una specie di primo ministro, fu accusato, per aver difeso il patrizio Albino sospettato di tramare contro gli Ostrogoti. -taglio- Le accuse contro Boezio furono di tradimento, sacrilegio e magia. Proprio durante la carcerazione in attesa della morte, Boezio scrisse La consolazione della filosofia. Boezio, privato della libertà, immagina di essere consolato dalla Filosofia, rappresentata come una donna che Boezio non riconosce subito. Sarà Filosofia a guarire Boezio dai suoi mali lungo un percorso difficile e tormentato in cui saranno affrontati temi complessi e delicati. Boezio si dispera nel raccontare le sue sventure a Filosofia. Disgrazie ancora più difficili da sopportare quando ricorda il prestigio di cui ha goduto in passato e i giorni felici che ha vissuto. Filosofia si rende conto che Boezio ha dimenticato quale sia il fine delle cose e come sia retto il mondo. La diagnosi è oblio. Filosofia prima di iniziare la cura ricorda a Boezio che altri filosofi hanno subito ingiustizie: Anassagora, Socrate, Platone, Zenone, Seneca. Poi inizia la cura affrontando i temi filosofici che hanno generato il male di Boezio. Filosofia dimostra quanto siano caduchi i beni materiali, gli onori, le cariche, la potenza, ecc. Tutti beni che si lasciano con la morte. Il vero bene, la vera felicità è altrove. Il vero Bene è Dio. I vari beni isolati non portano alla felicità, a volte causano dispiaceri e dolori. La felicità è Dio, e in quella direzione bisogna volgere lo sguardo. Dio quindi come Sommo Bene, verso cui dobbiamo indirizzarci per una vita felice. E il male? Perché esiste il male se Dio è Bene e onnipotente? -taglio2- Il tema non è semplice da affrontare. Filosofia dopo un articolato discorso conclude che il male è privazione ontologica del bene, il male è il nulla: non esiste. Per questo anche i malvagi non esistono e anche il loro male è un male che non esiste. Boezio a queste conclusioni di Filosofia interviene affermando che in ogni caso i malvagi comunque imperversano contro i buoni. Filosofia risponde che i malvagi sono più felici se vengono puniti, giacché quando sono puniti, possiedono qualcosa di buono. Boezio insiste ancora, chiedendo che fine faranno i malvagi dopo la morte. Filosofia risponde che ci saranno pene durissime, altre clementi. Alcuni autori hanno voluto intravedere in questa clemenza il Purgatorio. Boezio insiste ancora: è possibile che un reggitore buono possa assegnare cose belle ai cattivi? Filosofia per rispondere deve affrontare un articolato e complesso discorso sulla provvidenza e il fato. Nel quinto libro, l’ultimo de La consolazione della filosofia, sono affrontati altri temi difficili come il caso, la prescienza divina e il libero arbitrio. Sono temi che avevano già impegnato filosofi precedenti a Boezio e che impegneranno ancora più i filosofi successivi. Boezio per le sue opere resta un filosofo importante e ancora oggi è uno degli autori più studiati. Resta il dubbio se fosse veramente cristiano oppure no. Il colloquio con Filosofia è un dialogo con la ragione. In ogni caso, Dante lo pone in Paradiso fra gli spiriti sapienti.





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