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L’arte a tutto tondo

di Luca Guerrasio

Numero 183 - Dicembre 2017

Un anno positivo per Luka Zotti, pronto a tornare alla ribalta con “Ambient Experience”: relax allo stato puro


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Già noto ai lettori di Albatros Magazine in occasione della pubblicazione del suo precedente album, non potevamo mancare all’appuntamento con il suo ultimo lavoro “Ambient Experience” (Deluxe Edition). Ricordiamo Luka Zotti come un fantastico cantante e polistrumentista, nonché inventore della Tree Pad Key Guitar, uno strumento più unico che raro, ideato e suonato dallo stesso Luka. Oltre alla musica Luka Zotti coltiva la passione dell’arte, infatti la sua “chitarra” oltre ad essere fondamentale per i suoi album, la si apprezza anche a casse spente, solo ammirandola. Tra l’altro come pittore ha tenuto diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Noto agli amici di Albatros grazie ai suoi precedenti lavori “Chillout Experience” Vol.1 e Vol.2.

Ultimo lavoro “Ambient Experience”, quali i sound predominanti di questo nuovo lavoro?

“Predominano le atmosfere tra ambient e lounge, che danno vita ad un sound altamente eterico. Gli strumenti principali che mi hanno affiancato in questo percorso sono chitarre, tastiere e fax. Inoltre ci sono dei brani in cui canto, ma sono solo dei vocalizzi, non ci sono dei veri e propri testi.”

Come nasce l’idea di questo nuovo album?

“È nato nel 2015. Mi trovavo tra il Lago di Endine e il Lago di Como e ho composto dei brani musicali e ho chiamato delle cantanti per riempire le canzoni, in questo modo è nato ‘Chill Experience’. Poi ho preso gli stessi brani, ritornando al 2015, riproponendoli nella versione originale, quindi senza i testi. Da qui l’idea di questo album strumentale, ciò che invece caratterizza il sound che ho descritto pocanzi nasce dal fatto che mi trovavo proprio in una spa, ero in vasca idromassaggio.” -taglio- Quindi sono abbastanza chiari i richiami a “Chillout Experience”

“Effettivamente nasce prima ‘Ambient Experience’ e poi ‘Chillout Experience’. Però, sono stati presentati al pubblico nella maniera opposta e sono molto contento di come sta andando questo nuovo album.”

Nella tracklist sono presenti diverse collaborazioni. Come sono nate?

“Tutte in maniera molto spontanea. Uno dei collaboratori fissi è Alan Rusconi, direttore del conservatorio di Bellinzona e sassofonista molto creativo, eccezionale. Con lui ci siamo sentiti su Facebook, ci siamo incontrati e abbiamo deciso di far musica insieme, così un po’ per caso, un po’ per gioco. E così un po’ con tutti gli altri.”

La maggior espressione artistica è sicuramente la tua Tree Pad Key Guitar, riesci a creare un effetto scenico e sonoro molto particolare. Ma ho letto che stai per ‘comporre’ un nuovo strumento, cosa ci puoi anticipare? -taglio2- “È un’altra delle mie ‘centrali sonore’, le devo per forza chiamare così. Non sono solo più un solo strumento, ma ne incorporano diversi e tanti altri gadget, come carillon…. Per questo ho deciso di chiamarle ‘centrali sonore’. Prima di Natale uscirà la nuova creazione che racchiude chitarra, tastiere e poi l’elenco è molto lungo e purtroppo non posso anticiparvi altro. Sarà incorporato tutto.”

Il 2017 sta per terminare, resoconto positivo o negativo?

“Assolutamente positivo! Oltre all’album ‘Ambient Experience’, ho già registrato altri album che usciranno prossimamente. Settimana prossima comincerà il crowdfunding per un nuovo album e sarà accompagnato da un’artista che suona l’arpa, sarà un progetto fantastico.”

Sei costantemente a lavoro per importanti progetti. Cosa hai in cantiere per il nuovo anno?

“Ci sono davvero tanti progetti in gioco. Sto lavorando anche per uno spettacolo che voglio portare in giro per teatri. Dove si fonde, musica, yoga, danza e tante altre discipline! Questo diciamo che è il progetto dove sarò maggiormente impegnato e spero che farà un’ottima riuscita.”





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