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In viaggio verso me stesso

di Teresa Pugliese

Numero 221 - Giugno 2021

Simone Fornasari ci presenta “Che poi” il suo nuovo EP, un lavoro intenso e con tanti spunti di riflessione


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Simone Fornasari è un artista, nel vero senso della parola. Anima inquieta e risolta che cerca nel profondo del suo essere il senso della sua arte. E che con questo suo nuovo EP si mostra al mondo per quello che è. “Che poi” uscito il 9 aprile parla di scelte, della tentazione di inseguire la fretta e di rincorrere il tempo,-taglio- della necessità di fermarsi a pensare, di costringersi a fare i conti con se stessi, anche se il mondo là fuori corre. Accompagnato dal singolo “Con i piedi per terra” questo progetto chiude un tempo nato per riflettere che ha portato Simone a scoprire molto del mondo e di se stesso. Un brano che parla della necessità incosciente di sognare, di volare alto e inseguire i desideri invincibili e invita a farlo con la consapevolezza di chi sa dove atterrare nella realtà, affondando le radici nella concretezza di un mondo fatto di responsabilità Questo EP è frutto di un periodo di riflessione. Cosa è successo in tutto questo tempo? “Mi è sempre piaciuto pensare che la musica è come la vita. E quindi ogni step che faccio, ogni cambiamento è un viaggio che si apre e che si chiude. In questo caso il percorso si era aperto con il mio EP “…” e che si chiude con questo nuovo progetto. Anche le copertine sono speculari e nate dalle mani dello stesso artista e con la stessa idea concettuale. È stato un grande percorso di psicoanalisi per me dove mi sono messo a nudo, dove ho trovato il modo più onesto e sincero per comunicare. Ho chiuso dentro questo progetto musicale tutto quello che è Simone Fornasari oggi.” Dopo questo viaggio dentro di te che hai fatto ti senti davvero risolto? "Assolutamente no. Vivo in un perenne e costante conflitto con me stesso. Sono il Simone che cerca di staccarsi dalla parte razionale per prediligere quella più emotiva. Sicuramente questo percorso mi ha permesso di guardarmi dentro e di scoprire quali sono le cose che stimolano i miei conflitti, ho capito quali soni gli strumenti utili per sedarli. Ora metterli in atto farà parte di un altro step che sarà altrettanto interessante. Non mi piace pensare di essere arrivato.” Il tuo è un lavoro nel quale parli di un mondo che va avanti, che non si ferma ma anche della possibilità di scegliere. Dovessi fermarti ora e scegliere la cosa più importante per te?-taglio2- “La scelta più importante in questo momento è fermarsi. Avere la consapevolezza di rallentare, è stata la cosa che mi ha fatto capire cosa significa correre. Che non è un gioco di parole, perché oggi viviamo in un vortice dove tutto è basato sui tempi, sulla frenesia e questo ci fa perdere la di vista le cose più importanti e ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Fermarmi mi ha permesso di capire il concetto del tempo, nella sua concezione più filosofica e vera. Avere più tempo per te, per le persone che ami e capire che le priorità nella vita non sono sempre quelle che vengono da fuori ma quelle che provengono da dentro, ed è qui che arrivano le scelte.” Con i piedi per terra è il tuo nuovo singolo, un ossimoro questa canzone perché esprime invece la voglia di volare per sognare. Quel è il tuo sogno inespresso? “Il mio sogno inespresso è permettermi di continuare a sognare con la consapevolezza che ho dentro il mio zaino che aumenta di peso ogni volta che avanzo in questo mio percorso chiamato vita.” Il brano che apre questo album “Da che parte stare” è una dedica a Ignazio Cutrò tuo amico e testimone di giustizia. Come nasce questa canzone? “Ho conosciuto Ignazio per caso grazie alla musica, ero presente ad un evento dove lui presentava un suo libro. Ignazio mi ha fatto sentire davvero piccolo, la sua è una storia straordinaria. Solamente per aver scelto da che parte stare, e cioè dalla parte giusta, ha compromesso la sua vita e quella della sua famiglia vivendo da emarginati, scegliere è la cosa più difficile da fare, in un mondo di stereotipi si sceglie sempre in base a quello che la gente pensa. Lui è un esempio da seguire.”





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