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In scena sempre e comunque

di Maresa Galli

Numero 213 - Settembre 2020

Fino al 15 settembre ritorna il Festival estivo di prosa del Litorale friulano, giunto alla sua V edizione


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FESTIL, il “Primorski Poletni Festival” (Festival estivo del Litorale), l’unico Festival di prosa in Friuli Venezia Giulia con il contributo di Mibact, oltre che della Regione FVG, con il sostegno di Comune di Udine, è giunto alla sua 5a edizione. Dal 18 luglio al 15 settembre Trieste, Udine e Muggia, -taglio-accendono i riflettori su tante compagnie e spettacoli teatrali pluripremiati. La kermesse, che si avvale della direzione artistica di Alessandro Gilleri, Tommaso Tuzzoli, e Katja Pegan, che cura anche la parte slovena con Neva Zajc, consolida il proprio legame transfrontaliero ed internazionale promuovendo le sue attività in tutta la Slovenia, ampliando collaborazioni e coproduzioni con enti ed associazioni in Croazia. Quest’edizione si avvale della partnership del Drustvo Primorskij Poletni Festival (SLO), Hrvatsko Narodno Kazaliste Ivan pl Zajc/Teatro nazionale Zajc di Fiume (HR), Gledalisce Koper (SLO), CSS teatro stabile d’innovazione del FVG, Dipartimento degli studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università degli studi di Udine, Golden Show Trieste, Teatro Club Udine, Fedra Art project (HR), Udruga Slobodna Drzava Rijeka/ Ass. Stato libero di Fiume (HR), Associazione Need Teatro, Casa del Contemporaneo, Associazione Speakeasy e Athena Città della psicologia. Media partner dell’evento Il Piccolo – Trieste e Radio Onde Furlane. Taglio del nastro della rassegna, il 18 luglio, al Teatro San Giorgio di Udine, con lo spettacolo “Gli sposi | romanian tragedy” di David Lescot, con la compagnia internazionale Timpano/Frosini. La storia è quella di una coppia di potere: i coniugi Ceausescu, Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani che furono giustiziati il 25 dicembre 1989. Il Festival, partner di In Box – rete di sostegno del teatro emergente - il 23 luglio, ha ospitato, nel Parco Sant’Osvaldo di Udine, lo spettacolo vincitore dell’edizione 2020: “Stay Hungry - indagine di un affamato” di e con Angelo Campolo. Lo spettacolo è presentato in collaborazione con Teatro della Sete/TSU Teatro Sosta Urbana e Contaminazioni digitali Festival urbano multimediale. Il lavoro, inoltre, è risultato spettacolo vincitore del Nolo Fringe Festival e progetto vincitore del bando “S’Illumina”, sezione Nuove opere, promosso da Siae e Mibact. Un’autobiografia che richiama il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, per raccontare il tema della migrazione, in cui vittime e carnefici, bene e male si confondono, in un tempo di vuoti spaventosi, incolmabili. Il 24 luglio, in prima nazionale, al Teatro dei Fabbri di Trieste, è andato in scena “La ricerca della simmetria”, di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano con Giovanni Boni, Marzia Postogna, Francesco Godina, Anna Godina, Davide Rossi, regia di Marco Casazza, produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia / Science in the City Festival Trieste 2020. La storia mescola giallo e scienza, prendendo spunto da due vite che si incontrano:-taglio2- quella di Abdus Salam, primo islamico Premio Nobel per la Fisica e la storia di una giovane d’oggi, nella Trieste di ESOF (EuroScience Open Forum Trieste) 2020. Come sempre, spazio ai giovani talenti under 35, in coproduzione Tinaos e Golden Show di Trieste, in collaborazione con Compagnia Effetto Pullman Anacoleti Officina Teatrale – Spazio Parnaso - Festival Mirabilia, che presentano in prima nazionale “Qui, cosa ci faccio io qui”, con Elvira Scorza e Loris De Luna (che ha lavorato ne “I Bastardi di Pizzofalcone”, “Gomorra” e i “Medici – Master of Florence”). Lo spettacolo ha debuttato il 29 luglio al Teatro dei Fabbri di Trieste e il 30 luglio al Teatro San Giorgio di Udine. Il lavoro è stato “Spettacolo Vincitore Sezione Corti al Festival Inventaria 2019”. Al centro della storia due sconosciuti che trascorrono la notte insieme, una madre che aspetta il figlio e una coppia che un tempo si amava giunta ormai al capolinea. Solitudini, abbandono, l’amore come sentimento residuale – temi al centro delle storie. Dopo lo spettacolo, il pubblico ha partecipato al primo appuntamento del ciclo d’incontri “Indagare il tempo - teatro e sociale in dialogo con il presente”, realizzati in collaborazione con Coop. Athena Città della Psicologia. Sono intervenuti i protagonisti dello spettacolo e Giusy Guarino, psicoterapeuta e presidente della Coop. Athena Città della Psicologia. La prima parte di Festil 2020 si è conclusa con “Tutto quello che volevo”, di e con Cinzia Spanò, per la regia di Roberto Recchia, versione ridotta dello spettacolo prodotto dal Teatro dell’Elfo. Lo spettacolo è andato in scena il 6 agosto, a Piazza Venerio e il 7 agosto, al Teatro dei Fabbri di Trieste. La storia riprende un drammatico fatto di cronaca di qualche anno fa: quello di due ragazze di 14 e 15 anni che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il giudice Paola Di Nicola è chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane, un giovane professionista romano. Il magistrato, che deve esprimersi anche sul risarcimento del danno, comprende che nessuna cifra potrà mai risanare le ferite della giovane. Dopo la messa in scena, il secondo appuntamento del ciclo d’incontri “Indagare il tempo, con interventi di Cinzia Spanò e dell’avvocato Andreina Baruffini Gardini, vicepresidente di “Se Non Ora Quando Udine”; mediatrice dell’incontro Giusy Guarino. Ancora numerosi gli spettacoli e i dibattiti che si concludono il 15 settembre, in attesa della prossima edizione.





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