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Il tocco orientale di Alan Geaam

di Michela Secci

Numero 202 - Settembre 2019

Un percorso singolare tracciato nell’universo della gastronomia francese...


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Un percorso singolare tracciato nell’universo della gastronomia francese. Lo chef Alan Geaam, è nato in Liberia da genitori libanesi e ha vissuto in Libano, negli Stati Uniti, in Italia, nella Repubblica Ceca e attualmente vive e lavora a Parigi. Appassionato di cucina da sempre, non ha preso lezioni da nessun grande maestro. Grazie alla sua passione, curiosità e determinazione ha raggiunto un livello di eccellenza in cucina fino al conseguimento, nel 2018, della stella Michelin. Nelle sue creazioni, principalmente francesi, riaffiorano i ricordi dei prodotti, i profumi e sapori dei piatti della sua infanzia, cucinati dalla sua mamma. Un omaggio alle sue origini e ai prodotti libanesi. Alan è un cittadino del mondo che da autodidatta ha trovato la sua « identità culinaria » e si è imposto nel mondo gastronomico dell’esagono. Ogni minimo dettaglio è ben curato e l’ambiente elegante, arredato sobriamente, rende l’atmosfera accogliente e piacevole. Lo incontro nel suo ristorante che porta il suo nome, situato non lontano dagli Champs Elysées. -taglio- Quali sono, per te, le doti che deve avere uno chef?

“Prima di tutto la passione e la curiosità ma anche la qualità e l’origine dei prodotti è importante. La condivisione e la passione devono venire dal cuore.”

Da chi e quando hai maturato questa passione per la cucina?

“Da mia madre, ho ereditato non solo la passione e le ricette ma anche la sua generosità e l’ospitalità. Lei è anche la fonte della mia ispirazione.”

Quali sono le caratteristiche della tua cucina e come definirla?

“Una cucina francese semplice elaborata con il mio tocco... il tocco d’oriente con prodotti di qualità e mescolanza di sapori. La cucina per me non ha frontiere, -taglio2- è una cucina del mondo che racconta la storia del mondo. È una grande emozione condividere con i miei clienti i miei ricordi d’infanzia.”

Sei un cittadino del mondo che ha realizzato il suo mestiere e ottenuto il successo in Francia, come esprimi la tua soddisfazione e la tua gratitudine?

“La Francia mi ha accolto e aperto le braccia. Mi sento francese. Vivo in questo Paese dal 1999 e, sono felice di fare questo mestiere ed esprimere la mia passione qui. Non è stato sempre facile. Ho vissuto un’infanzia difficile, gli anni della guerra civile in Liberia, poi in Libano. Ho imparato ad apprezzare il valore delle cose e della vita."


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