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Il suono della città

di Tommaso Martinelli

Numero 197 - Marzo 2019

Il popolo del web, e non solo, ha imparato a conoscerlo grazie ai suoi video sulla grande mela: è passato da giovane viaggiatore a imprenditore di successo, scopriamo come…


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È un giovane urban explorer italiano, popolarissimo nel web con più di 1 milione di follower, Piero Armenti, che da oggi ci porta alla scoperta della grande mela più autentica con il suo audiolibro: “Il mio viaggio a New York”. Il progetto, prodotto da Volume Audiobooks, è un’originalissima serie audio registrata dal vivo per le strade di New York, con i suoni e i rumori, la voce della città sullo sfondo. Nella serie audio strutturata in 13 puntate Piero, trapiantato da anni nella grande mela, affronta diverse tematiche in modo diretto, avvincente ed emozionante: da perché esiste il mito di New York a come trovare lavoro nella grande mela, da dove vivere a come fare amicizia a New York.

Piero, come nasce l’idea di questo audiolibro?

“Da anni ormai racconto New York sui miei social, ed è stata un’attività che mi ha permesso di creare un’agenzia nel cuore di Times Square. Il potere del racconto, del contenuto utile che allo stesso tempo intrattiene l’utente, oggi è fondamentale. A tal proposito, ho iniziato una percorso di sperimentazione di nuovi modi, di nuovi canali, in un contesto in cui c’è un sovraffollamento di contenuti. L’idea è nata mentre ero a Times Square e sorseggiavo una Pepsi, per qualche secondo ho chiuso gli occhi ed ascoltavo la città, in quel momento ho pensato che fosse utile riuscire a coniugare quella esperienza con un racconto della città quindi, la serie audio era l’ideale: lasciarsi raccontare la grande mela da chi la vive come Urban Explorer da più di 5 anni, con un sottofondo originale e vero: i suoni della città che non dorme mai.” -taglio- Chi vorresti, in particolare, ascoltasse questo audiolibro?

“Ascoltare New York ed ascoltarne il racconto da chi la vive davvero, è una esperienza che, senza presunzione, dovrebbero fare tutti. In particolare, però, consiglio questa serie audio soprattutto a chi sogna New York, chi ama l’idea che ha di New York e chi nei prossimi mesi ha in programma di venire qui, in questa incredibile città poiché avrà un assaggio di ciò che sentirà sulla sua pelle e raccoglierà informazioni uniche ed utili per il suo viaggio.”

La tua pagina su Facebook si avvia a raggiungere un milione di like: che effetto ti fa?

“Alcune volte mi fermo a leggere il numero dei fan e mi chiedo come sia stato possibile tutto ciò. Quando ho aperto la pagina facebook, questa voleva essere una vetrina per raccontare ai parenti il mio viaggio a New York (che doveva durare poche settimane). Alla fine mi son ritrovato imprenditore Americano e una pagina che arriverà entro la primavera, a 1 milione di fans. Fa effetto pensare che mi segue una città intera grande quanto Milano!”

Cosa ti ha spinto a puntare tutto su New York?

“Ho capito che dovevo puntare tutto su New York dopo alcuni giorni che l’ho vissuta per la prima volta. Mi son detto ‘questa è la città in cui mi sento a casa’ ed è così. Non me ne voglia l’Italia, ma New York mi ha accolto come se fossi già parte integrante di essa, pur non avendo nulla. Mi son detto: l’obiettivo è fare qualcosa di grande quindi ce la metterò tutta, al massimo perderò quel poco che ho... ed è stato così. Oggi vivo la grande mela con lo stesso identico entusiasmo, tutti i giorni, ed è bellissimo perché ti fa sentire davvero vivo.”

Come si svolge una tua giornata-tipo?

“La mia giornata tipo è molto variabile, ma per certi versi uguale alle altre. Di costante c’è l’approccio ovvero, la costante ricerca di novità. Infatti, tutti i giorni, cerco qualcosa di nuovo da assaggiare, scoprire, raccontare... e fidatevi che a New York non si finisce mai. Ogni giorno incontro persone nuove ma non è raro che io passi la maggior parte del tempo a riflettere su progetti futuri. -taglio2- Talvolta vado in palestra o a lezione di flauto traverso, a New York ci sono stimoli ovunque ed ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, difficile riuscire a fare programmi precisi e avere una giornata standard.”

Dell’Italia cosa ti manca?

“L’Italia è un paese meraviglioso che amo profondamente. Ovviamente mi manca la mia famiglia, che è stata un elemento fondamentale per il mio successo. Come non citare il cibo: le bontà italiane sono inarrivabili e lo sa tutto il mondo, in particolar modo mi manca lo spaghetto ai ricci di mare che ho mangiato la scorsa estate in Puglia. Le bellezze dello stivale sono uno dei miei pensieri ricorrenti: Napoli e Roma sono le due città che portano con sé uno spirito più autentico secondo me.”

Che percezione hanno, dell’Italia, i newyorkesi?

“I Newyorkesi sono persone dinamiche, sempre in movimento. Molto diversi dagli italiani. Però guardano sempre l’italiano con ammirazione e ne hanno a centinaia di casi di successo proprio a New York. L’Italia è food di qualità, è esperienza allo stato puro. Non mi è mai capitato un Newyorkese che non amasse l’Italia, alcuni vorrebbero essere italiani... e la maggior parte di essi hanno comunque un qualche legame (di sangue, di amicizia, di business, di ammirazione) con il nostro bel paese.”

Altri progetti all’orizzonte?

“Ho molti progetti e la cosa bella è che avviato un progetto me ne viene in mente subito un altro, sono proprio diventato americano! Ad ogni modo, dopo questa serie audio sto lavorando con i miei collaboratori e partner a qualcosa di davvero bello, non posso svelare troppo però. Sicuramente sarà un’attività che mi permetterà di aumentare ancora di più l’audience. Attualmente ho lanciato Jerry America, uno store dove è possibile acquistare (anche dall’Italia) il meglio del cibo americano. Prossimamente, invece, lancerò esperienze viaggio anche in California e Nevada, sempre a brand ‘Il Mio Viaggio a New York’.”


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