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Il sound di Nicola Mingo

di Maresa Galli

Numero 207 - Febbraio 2020

Un grande viaggio nel blue note sound degli anni sessanta, nelle note del nuovo album “Blues Travel”


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Nicola Mingo, con il nuovo album “Blues Travel”, compie un vibrante viaggio musicale nel Blue Note Sound anni Sessanta. Nel cd, prodotto dal musicista per AlfaMusic Label &Publishing, suona la sua inseparabile chitarra in formazione con Andrea Rea, al piano, Giorgio Rosciglione, al contrabbasso, Gegè Munari alla batteria. -taglio- Con la sua calda, duttile chitarra che ne fa uno dei maestri contemporanei di hard-bop, Mingo ricrea atmosfere dal sapore live precipitando l’ascoltatore nel mondo dei mostri sacri Harold Mabern, Kenny Dorham, Kurt Weill, dei suoi maestri Wes Montgomery, Joe Pass e George Benson. Accarezzano l’ascolto “Wayne’s Blues”, omaggio a Wayne Shorter scritto da Mebern e suonato in storiche registrazioni da Wes Montgomery e dallo stesso Mebern, un magnifico minor blues; “Wes Blues”, omaggio a Wes Montgomery, nel suo stile unico fatto di stop chords e frasi ad ottave ripetute. Ancora tributi, con la celeberrima “Speak Low”, di Kurt Weill, cavallo di battaglia di tutti i grandi jazzisti, riletto con tocco personale da Mingo che omaggia George Benson con l’incredibile fraseggio di “Mynah Bird Blues”, brano tratto dal doppio album dell’ormai leggendario musicista statunitense. Ben sposano i celeberrimi brani le composizioni originali di Mingo, da “Art’s Legacy”, tipica dell’hard bop alla Art Blakey, a “New Step”, ispirata alla compositività targata Freddie Hubbard, il virtuoso e poliedrico trombettista che ha spaziato dalla fusion al free jazz al post bop. Sorpresa dell’album, Mingo omaggia il bluesman Pino Daniele, dedicandogli “To Pinot”. Fanno buon gioco di squadra nel viaggio sonoro del musicista due storici virtuosi del jazz internazionale: Giorgio Rosciglione e Gegè Munari; con loro il valente Andrea Rea. Il gruppo gode di massimo interplay, come mostra anche nei live nei migliori jazz club italiani. -taglio2- Mingo ha triturato la lezione dei maestri del jazz trovando una propria cifra riconoscibile che parte dalle radici per raccontare, emozionando, il senso del blues – lezione eterna di misura, di ritmo, di espressività fatta di note corpose, di timbriche vibranti che toccano l’anima. ”Il nuovo progetto, “Blues Travel”, come dice il titolo, è un viaggio musicale nel blue note sound, tipico del jazz anni Sessanta , del quale ho voluto riprodurre l’atmosfera, spesso ottenuta in registrazioni storiche effettuate live dalla mitica etichetta discografica Blue Note.” – spiega il M° Mingo – “Le tappe del viaggio hanno come denominatore comune il blues, non inteso in senso letterale, ma nel suo significato strutturale; ogni brano, infatti, rappresenta un modo particolare di intendere il blues e le blue notes. Ai brani “storici” si affiancano nel viaggio alcune mie composizioni originali, come Wes Blues, New Step, Song for you, un brano romantico, la title track Blues Travel ed il brano To Pinot, dedicato al nostro bluesman Pino Daniele. In merito poi alle composizioni all’interno del disco” – continua Nicola Mingo – “sono tutte riferite ad un certo modo di intendere il blue note sound; lo chiamo blues perché credo che il blues sia l’anima del jazz. Si passa da un sentito omaggio alla melodia blues di Pino Daniele, con il brano To Pinot, ad un tributo al grande genio di Wes Montgomery con Wes Blues, al brano romantico Song for you, ai temi hardboppistici New Step, dedicato a Freddie Hubbard e Art’s Legacy, dedicato ad Art Blakey.





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