Arriva “Terrammore”, il nuovo album di Giovanna Panza, prodotto da Mario Formisano, alias 4mx Dub/Almamegretta
Presentato alla “Fonoteca” di Napoli, “Terrammore” è il nuovo album di Giovanna Panza, cantautrice di lungo corso, una produzione artistica di Mario Formisano, alias 4MXDuB/ Almamegretta, Hazy Label. Giovanna Panza esordisce nel 1985 come vocalist e corista di Eugenio Bennato, collaborando a tournée e registrazioni discografiche. -taglio- Nell’ambito napoletano e campano lavora in svariate formazioni portando in giro un repertorio selezionato tra standard jazz e canzoni classiche napoletane riarrangiate secondo la sua sensibilità. Ha collaborato con artisti del calibro di Enzo Gragnaniello, Tony Cercola, Daniele Sepe, Carlo Faiello. L’incontro artistico con Mario Formisano è di diversi anni fa. Nel 2006 collabora al cd “Sunrise Celebration” del musicista, compositore, storico bassista degli Almamegretta, interpretando due brani, “Always” e “All my notes is perfect”. Nel 2012 Giovanna Panza pubblica il suo primo cd, “Amarangrè”, brani originali scritti, in parte, con Mauro Marigliano, arrangiamenti di Gino Evangelista. Nel 2020 pubblica “Addorre ‘e primmavera”, nell’album “Urca! Cantautrici e cantautori” (Polosud records), brano arrangiato e prodotto da Mario Formisano. Quest’estate la cantautrice ha pubblicato il suo secondo album, “Terrammore”, undici brani inediti con la produzione artistica di Mario Formisano. Sulla bella copertina disegnata da Giovanna Panza, un suggestivo, artistico volto di una Venere che sorge dalle acque, Sirena Partenope che incanta con le sue labbra di vulcano. L’artista manifesta il forte legame con la sua terra, “sulla quale siamo gocce in continuo movimento, e in base a questa temporaneità dovremmo avere più cura del prossimo”, afferma. “In ogni brano – spiega – vorrei raggiungere la catarsi attraverso l’amore, individuale e insieme agli altri”. Ha lavorato in modo “sciamanico”, come spiega Formisano, da tempo affermato produttore. I bei brani dell’album sono ispirati, forti nei testi, nelle melodie e nell’ irresistibile mood creato da Formisano: “So’ femmena”, dichiarazione forte di chi chiede rispetto, è il brano che apre l’album; “Gocce mmiez’ ‘o mare”, favoloso dub, “I’ so’ tutto i so’ niente” (se mi condanni a stare da solo), sapiente monito, “Notte bella”, poetica ninna nanna che accarezza l’anima, “Terrammore”, dedicata a chi viene da altri paesi e reca in sé una spina nel cuore, melodia irresistibile sempre raccontata dalla bella voce melismatica della cantante; “Danza ncopp’ ‘a viita”, liberatoria e viscerale con un basso strepitoso, perché la danza non si ferma mai. -taglio2- E ancora la dedica a Napoli, al Mediterraneo, con “Addore ‘e primmavera”, “L’aria ca fa nnammurà”, cantata con voce che incanta, come di sirena, e altre perle. Raffinato il suono del violino di Pasquale Nocerino e la chitarra classica di Edo Puccini, elegante, essenziale, “lontano da inutili virtuosismi, suona sempre le note giuste”, afferma la cantautrice. Come sempre, il “tocco” di Formisano è ineccepibile e conferisce modernità ai brani, giusto mix tra la musica napoletana d’autore e il groove creato con processori, riverberi, delay per raccontare le diverse anime racchiuse nel dub. Nell’album Mario Formisano suona basso, tastiere, sintetizzatori, programming, sounds, electronics, dubbing e ha curato lo sleeve design. L’artista/producer si avvale di un solido background alimentato dalla canzone classica napoletana e dalle grandi voci dei crooner, in primis Frank Sinatra, passione trasmessagli dal padre, ma anche dalle soundtrack del cinema. La sua collaborazione ventennale con gli Almamegretta lo ha visto protagonista dei più begli album della band, degli anni ’90, uno per tutti “Sanacore” che la rivista “Rolling Stones” colloca tra i 100 migliori dischi della storia musicale italiana. Favoloso il suo album solista “Intersect”, omaggio a Demetrio Stratos, così come i suoi singoli che lancia in rete, con migliaia di ascolti in tutto il mondo. Per Bill Lasswell, celebre bassista e produttore discografico statunitense, la musica si snoda tra matematica e sentimento. È quanto possiamo dire per Formisano che miscela sapientemente ispirazione e struttura, collocando con pazienza certosina ogni suono nel suo spazio timbrico e ambientale. L’artista “firma” i lavori da lui prodotti, così come Brian Eno e i grandi musicisti/producers, valorizzando al massimo l’interprete che a lui si affida. La personalità di Giovanna Panza emerge nella bellezza di “Terrammore”, un viaggio concettuale ed emozionale al quale abbandonarsi con gioia.