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Il segreto per vivere bene

di Marco Zorzetto

Numero 221 - Giugno 2021

Il consulente olistico alimentare Simona Tremolada ci aiuta a capire l’importanza dell’alimentazione in un’ottica di prevenzione della salute


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Evoluzione economica può anche non far rima con benessere psicofisico, soprattutto quando parliamo di alimentazione. Oggi, nutrirsi non è una sola funzione fisiologica ma un fatto culturale complesso che si evolve di pari passo con le condizioni economiche della società. Nei paesi evoluti la dieta, -taglio-che in passato era data da alimenti semplici e genuini, è oggigiorno caratterizzata prevalentemente da cibi raffinati della grande distribuzione che uniti a stress e ritmi frenetici comportano l’incremento di diverse patologie. Da questi presupposti nasce la figura professionale del consulente olistico alimentare, che mira, attraverso la prevenzione, al recupero spontaneo dell’equilibrio sia fisico che mentale. Ne parliamo insieme ad un professionista del settore, Simona Tremolada. Che cos’è un consulente olistico alimentare? “Il consulente olistico è una figura emergente, almeno per quanto riguarda il nostro paese: il suo intervento mira prevalentemente al recupero spontaneo dell’equilibrio sia fisico che mentale. Non è quindi un terapeuta, anche se il suo intervento tende al benessere dell’individuo: non fa diagnosi, non cura malattie, non prescrive medicinali.” Su quali principi si basa quindi questa professione? “L’olismo è legato alla qualità della vita, intesa non soltanto come assenza di sintomi fisici ma soprattutto come stato di benessere: con questo presupposto vengono considerate la persona e non la malattia, le cause e non i sintomi, i sistemi e non gli organi, il riequilibrio spontaneo, la rieducazione e l’autoguarigione piuttosto che la cura, basandosi sulla salutogenesi e non patogenesi.” Qual è la differenza quindi con un nutrizionista? “ll consulente olistico in educazione alimentare non è un nutrizionista né un dietista ma un operatore olistico che mediante i suoi consigli aiuta le persone a fare prevenzione con una buona e sana alimentazione, insegna a cambiare abitudini alimentari già instaurate, aiutando a riequilibrare la dieta in modo personalizzato. È importante evidenziare quindi che la pratica di tale professione non si pone in alcun modo in conflitto con la medicina ufficiale allopatica, anzi in taluni casi può esserci una forte collaborazione tra operatore olistico, medico e paziente.” Quali sono le persone che possono rivolgersi ad un consulente olistico? “Direi che non vi sono limitazioni in merito, il consulente olistico alimentare ha conoscenze nutrizionali per fornire consigli oltre che ad adulti, anche e a bambini e persone in età avanzata.”-taglio2- Qual è l’errore più comune che si può commettere in ambito alimentazione? “Sicuramente l’iperalimentazione non solo intesa come mangiare tanto ma anche come mangiare male. Mangiare è una funzione fisiologica, ci consente di vivere, è la nostra benzina, ma se questa benzina diventa una miscela mal gestita, stiamo dando al nostro corpo carburante non adatto. Troppo spesso sappiamo che dobbiamo mangiare ma non sappiamo come farlo: mangiare troppo e male è un binomio non accettabile in un’ottica di salute a lungo termine.” Perché è così importante quindi seguire un’alimentazione naturale? “Mangiare sano e naturale è fondamentale, perché aiuta a prevenire e a trattare molte malattie come l’obesità e il sovrappeso, diabete 2, ipertensione, malattie metaboliche, forme tumorali, malattie autoimmuni che hanno tutte alla base un’azione infiammatoria iniziale.” Esistono delle false credenze sulla nostra alimentazione? “Certamente, la più comune è quella di pensare che il carburante per il nostro organismo sia fornito prevalentemente dai carboidrati. Ma le lancio una provocazione: il nostro organismo è composto da 60-70% d’acqua, 20-25% proteine, 15-20% grassi, 4% Sali minerali e vitamine, 1-2% carboidrati…Non crede ci sia incongruenza fra composizione corporea e percentuali di nutrimenti con i quali ci alimentiamo?” Può darci consigli pratici da poter seguire tutti i giorni per poterci mantenere in forma? “I consigli di base che posso dare sono 3: alimentazione prevalentemente vegetariana con talune eccezioni, apporto idrico di almeno 1,5 l di acqua al giorno, attività fisica anche leggera (il movimento è importante, non solo per l’aspetto longilineo ma anche perché fare movimento riduce i processi infiammatori).” Come si intraprende la sua professione? “È possibile effettuare un corso che ha l’obiettivo di fornire le competenze per un utilizzo sapiente e ottimale degli alimenti naturali idonei a mantenere o ripristinare l’equilibrio psicofisico. Il percorso, indicativamente di 3 anni, prevede un piano didattico dove vengono studiate e approfondite varie materie di studio, tra cui il cibo come rimedio naturale in tutte le sue forme. In aggiunta, è possibile, come nel mio caso, effettuare poi aggiornamenti e ulteriori approfondimenti accreditati dal Ministero della salute riguardanti per esempio alimentazione e cancro, dca (disturbi del comportamento alimentare) che tratto sempre in un’ottica di prevenzione, mai di cura.”





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