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Home run letterario

di Massimiliano Craus

Numero 200 - Giugno 2019

Una scrittura scorrevole caratterizza i cinquanta brevi componimenti presenti nell’opera di Stefano Duranti Poccetti, cornice preziosa al Baseball, fulcro della storia, dei ricordi e delle passioni


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Se il Baseball è uno sport frammentario lo stabilisce ogni partita che, inevitabilmente, si suddivide in una miriade di frammenti che talvolta entrano nella storia dello sport. E qui Stefano Duranti Poccetti, autore di "Frammenti di Baseball" per i tipi di Controluna, ha provato a tracciare un solco dove raccogliere i suoi frammenti. Si tratta di aneddoti veri, ma anche di ipotetici scenari con il Baseball vero protagonista delle sessantasei pagine di questo volume. Proprio come suggerito da Pietro Striano nella prefazione, ci si deve accostare a questa quinta produzione editoriale dell'autore con leggerezza, anche perché non si è di fronte ad una storia ma ad una miscellanea di frammenti che, una volta assemblati, diverranno un'opera compiuta che potrebbe e potrà intitolarsi "Ritratti di Baseball 2019". Ma quella è un'altra storia, per cui noi ci limitiamo qui a rivivere insieme all'autore i suoi frammenti, quelli che hanno consentito nel Novecento a collocare il Baseball in cima ai suoi stessi pensieri e nella storia di gran parte d'America. -taglio-Con un approccio immaginifico, almeno quanto quello della pallina lanciata ma che non è più tornata giù. "Qualcosa di strano era accaduto. Nel cielo si era aperta una larga voragine d'oro, dove essa forse si era insinuata. Ad un certo punto tutti caddero in ginocchio in segno di adorazione di fronte al sublime." Del resto in queste pagine si evince ad ogni virgola quanto quell'ettaro di sabbia ed erba corrisponda al Paradiso in terra, senza troppi giri di parole né troppi eufemismi! Quel prezioso diamante capace di custodire epoche mitiche ed eroiche dove la felicità individuale diventa collettiva. L'autore va oltre, accreditando al Baseball virtù che in passato "hanno abbattuto la barriera del colore. Le donne hanno trovato il loro mezzo di emancipazione durante la Seconda Guerra Mondiale." O come quando si torna alla metà del Novecento, ovvero quando "i messicani del Monterrey andarono a vincere la Little League World Series, schiacciando i giganti americani. Era ancora l'America dei razzismi e delle divisioni. Era come una guerra fredda interna, una America est ed un'America ovest." Allo stesso tempo Stefano Duranti Paccetti non dimentica i ragazzini di Cuba, della Repubblica Dominicana o del Portorico, terre povere di denaro ma ricche di sogni, dove "il Baseball non è semplicemente uno sport ma una vera e propria festa in un'amichevole piazza dove si dimenticano i problemi quotidiani e si accarezza la gioia della collettività." Proprio come lui stesso che ha voluto sottotitolare il suo "Frammenti di Baseball" con le tre parole "fantasie, sensazioni e ricordi" in memoria di una vita passata nel segno di mazza e guantoni! È proprio un omaggio al Baseball, dunque, quello scritto e sognato dall'autore, peraltro direttore del Corriere dello Spettacolo -taglio2-e firma di "Sipario", "Il Borghese" ed "Il Giornale". Basti pensare ad un dubbio mai rimosso: "d'una ciclicità immortale vivi, signor Baseball (preferisci essere chiamato signore o dottore?). Ti reincarni, per sempre uguale. Vollero appiopparti le mazze d'alluminio, ma tu le rifiutasti in quanto offesa alla Storia. Il legno sì perché il legno viene dalla natura." È proprio così, l'autore gioca con le parole e con le immagini. "Mi è venuta in mente questa immagine - scrive Stefano Duranti Paccetti - un enorme guantone che abbraccia il mondo intero, che pare una palla. Mi piace pensare che la terra sia stretta con dolcezza dal gioco del Baseball." Il mondo intero, naturalmente. Quello dei bianchi e quello dei neri, purtroppo in asprissima lotta proprio nell'America del Baseball. Almeno fino a quando "i saggi decisero di trasportare in Major i pezzi più validi della Negro League. Ma i grandi erano già grandi, non c'era bisogno che andassero nella lega dei bianchi per dimostrarlo. E' allora dalla convenienza che è nata la lotta contro il razzismo, dalla convenienza di avere i migliori ai propri servigi." E di questa storia multicolor e multirazziale ha voluto dire la sua anche Andy Warhol, appassionato ad immortalare l'eroe di Cincinnati Pete Rose. Un compendio di nomi, cognomi e storie senza tempo: eccoli, uno ad uno, i frammenti del Baseball secondo la penna di Stefano Duranti Paccetti. Utili a rivedere la storia d'America attraverso "il Football ed il Baseball: le due facce d'America. Il contrasto aggressivo e l'incontro ragionato. Fisicità e brutalità da una parte, speculazione e pensiero filosofico dall'altra. Massa ed élite; caos ed eleganza; guerra e pace; insipidezza e poesia." Che aggiungere altro?





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