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Gurinder Chadha

di Maresa Galli

Numero 2019 - Settembre 2019

Gurinder Chadha, classe 1960, è una regista e sceneggiatrice britannica di origine indiana, nata a Nairobi, in Kenya...


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Gurinder Chadha, classe 1960, è una regista e sceneggiatrice britannica di origine indiana, nata a Nairobi, in Kenya. Nei suoi film racconta la vita di protagonisti indiani che vivono in Inghilterra. Già reporter per la BBC Radio, comprende di amare il cinema sopra ogni cosa. Dopo aver realizzato un documentario, “I’m British but...”, crea una società di produzione, la Umbi Films e gira il suo primo lungometraggio, “Picnic alla spiaggia”, nel ‘93. Giunge al successo internazionale con il bel film pluripremiato “Sognando Beckham”, nel 2002, film che ha lanciato l’attrice Keira Knightley. La storia è quella di un’adolescente indiana che vive a Londra e sfida la mentalità conservatrice della propria famiglia per realizzare il suo sogno di diventare calciatrice. Nel 2005 Chadha scrive la sceneggiatura del film “La maga delle spezie”, diretto dal marito regista Paul Mayeda. Il bel film del 2017, “Il palazzo del Vicerè” (Viceroy's House), ambientato nel 1947, ripercorre gli ultimi mesi prima della fine dell'Impero Britannico in India, con la scissione del Pakistan. -taglio- In quel periodo il nipote della regina Vittoria, Lord Louis Mountbatten, l’ultimo vicerè, si trasferisce a Delhi per guidare il Paese verso l'indipendenza. La regista torna a far parlare di sé con la nuova pellicola “Blinded by the light” (Travolto dalla musica), nelle sale in questi giorni, che racconta la vita e i sogni di Javed, (Vivik Kalra), teenager pakistano-inglese che si scontra con la mentalità dei genitori a causa della sua passione per le canzoni di Bruce Springsteen. Tratto dal libro di memorie “Greetings from Bury Park” di Sarfraz Manzoor, giornalista del “The Guardian”, il film è ambientato a metà degli anni ’80 nel Regno Unito sotto il governo di Margaret Thatcher. Il film è una sorta di “musical social-realista, con un messaggio universale perfetto per l’era di Trump e della Brexit”, spiega Chadha. Tra commedia e dramma, è una storia ricca di speranza. Le canzoni di Bruce Springsteen, che raccontano la vita della classe operaia e il duro mondo del lavoro, spronano a mettercela tutta nel realizzare i propri -taglio2- sogni. Javed vive nella desolata città di Luton, che offre ben poche prospettive di lavoro e realizzazione. Si affiderà alla scrittura per cambiare la mentalità di colleghi, insegnanti, genitori. La musica, linguaggio universale, può ancora regalare emozioni, come dimostrano “The Promised Land”, “Hungry Heart”, “Prove It All Night”, “Blinded By The Light”, leitmotiv della toccante storia. Insignita dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2007, la regista si colloca nella scia di Ken Loach, Damien O’Donnell e dei bravi cineasti e filmakers indipendenti britannici che gettano uno sguardo profondo ai conflitti, alla difficile convivenza interetnica, alla crescita delle nuove generazioni che, forse, potranno mutare tradizioni obsolete lottando contro i pregiudizi e l’ottusità della gente più retriva. “Il tema comune di tutti i miei film – afferma Chadha – è la ricerca dell’identità e la lotta a stereotipi, razzismo e bullismo. Io ho due nazionalità come mio marito, americano-giapponese. I miei figli devono esserne fieri”.





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