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Genialità comica

di Maresa Galli

Numero 207 - Febbraio 2020

Il ritorno di “Tutta colpa… di Telegaribaldi”, ripropone personaggi made in sud che hanno fatto la storia di una comicità tutta partenopea


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Alzi la mano chi non conosce Bassolindo, la Maga Titì, il provveditore Fittizia, “Sarri bipolare”, Geppino Palla da Ercolano e gli altri, esilaranti, personaggi nati dalla vulcanica mente di Lino D’Angiò? Il celebre attore, comico, imitatore, presentatore, autore teatrale e televisivo torna, con Alan De Luca, nel nuovo spettacolo, “Tutta colpa…di Telegaribaldi”, al Teatro Di Costanzo Mattiello a Pompei.-taglio-Primo programma televisivo di D’Angiò fu “Fischia la notizia”, con Alan De Luca, nel ’95, ma l’attore deve il grande successo a “Telegaribaldi”, condotto con Alan De Luca, dal 1996 al 1998. Seguono tanti programmi di successo su varie emittenti televisive e partecipazioni a diversi programmi Rai e Mediaset. Ai lettori di Albatros racconta le novità.

“Telegaribaldi” ha non solo lanciato personaggi oggi famosi, ma ha creato un nuovo tipo di comicità; Oggi lei torna in coppia con Alan De Luca, in “Tutta colpa… di Telegaribaldi”: ci racconta lo spettacolo?

“La soddisfazione che anche autori Rai apprezzavano il programma! Quello di Telegaribaldi è stato un momento storico: il cabaret era presente ma sotto la cenere. C’erano fermenti, ma il teatro cabaret doveva ancora esplodere: a Milano è sfociato in Zelig, a Roma in programmi Rai, in Toscana nei film di Cecchi Gori. Telegaribaldi è giunto fino ad oggi, fino a “Made in Sud”. Ancora oggi la gente ride nel rivedere personaggi quali Bassolindo, e nello spettacolo “Tutta colpa…di Telegaribaldi” ci saranno il momento amarcord ma anche tante novità. Torna Aurelio De Laurentiis, che canta in stile Frank Sinatra, con tutti gli allenatori del Napoli: Benitez, Sarri e anche Gattuso, proiettati su uno schermo alle spalle del presidente del Napoli. Nello show ci saranno quattro ballerine: Federica Sibio, Michela De Felice, Sabrina Camarda e Roberta Ferrante. Ci saranno personaggi famosi e nuovi di Alan De Luca, tra tammurriata moderna, lezioni di puteolano/torrese e consigli di cucina tamarra… Un momento divertente sarà il duetto di Stanlio e Ollio in versione napoletana: per noi i due comici erano napoletani!, si chiamavano semplicemente ‘o sicc’ e ‘o chiatt’. Il pubblico ritroverà i personaggi storici, appunto Bassolindo che incontra il professore Pacifico (Alan) in via Marina. Divertente è l’incrocio degli accenti dei due personaggi, uno di Torre del Greco, l’altro di Afragola… Sono entrambi pensionati e controllano la situazione cantieri, il traffico, per constatare che nulla è cambiato! Da piazza Garibaldi si potrebbe sostituire la statua, perché è anche colpa del condottiero e dell’unità, strana per noi del Sud, se oggi siamo in questa situazione. Al suo posto meglio sarebbe quella di Maradona che almeno ci ha fatto vincere due scudetti!...”.

Quando avviene l’incontro con Alan De Luca?

“Alan è più grande di me: ero suo fan! Quando l’ho conosciuto era già stato al Maurizio Costanzo Show: era il cantante neomelodico Ciruzzo Tozzi, con il caschetto biondo… All’epoca mi recavo spesso al locale di Aurelio Fierro e lì ho incontrato Alan: gli piacque il mio show e mi volle per “Fischia la notizia”. Da lì a Telegaribaldi è stata tutta una discesa costellata di successi. Noi non eravamo una coppia nata insieme, come Ric e Gian, ad esempio, ma venivamo da situazioni diverse”.

I protagonisti della sua satira, sempre garbata, accettano di buon grado le sue imitazioni e le battute: ricordo la Jervolino ospite in trasmissione… Com’è cambiata oggi la satira in tv? -taglio2- “Facevo un mini Tg giornaliero per “Repubblica”, una magnifica esperienza che rifarei. Tempo fa si facevano ottimi programmi: c’erano la Dandini, Guzzanti. Oggi c’è Crozza, anche molto bravo ma la sua satira prende di mira un po’ tutti. I programmi odierni sembrano un Bagaglino intelligente, con una satira un po’ annacquata… Non mi convince, è diventata un solo piatto; non c’è un programma al quale affezionarsi: troppi canali, spettacoli, il web… Il livello si è abbassato, con una certa tv trash. Abbiamo l’occhio smartphone: gira tutto rapidamente e non rimane nulla. “Che leggo a fare?, si interrogava Troisi che spiegava – io sono uno solo che legge mentre scrivono in tanti”. La mia satira è sempre garbata, è un fatto di educazione. La Iervolino è la mia partner ideale! Ha persino cantato “Anima mia” dei Cugini di Campagna a “Quelli che il calcio”.

Dopo Sarri, Ancelotti, De Laurentiis, Gattuso: quali altri personaggi ha in mente per Telegaribaldi…?

“Il calcio mi offre sempre novità, anche se devo dire che il Cardinale Sepe si presta, è un grande! Oltre che in tv ci vediamo alla sua asta di beneficenza che un anno ho anche presentato assieme a Nino D’Angelo. Il Cardinale, quando mi incontra, chiede sempre che faccia la sua imitazione e, a sua volta, lui imita me! Ne nasce una gag divertente. Tra i politici campani continuo ad imitare De Luca, De Magistris, e, se avessi una striscia quotidiana, farei Sandro Ruotolo.”

Grande il successo dei suoi spettacoli in teatro. Lei è autore e regista dei suoi spettacoli?

“Si, sono autore dei miei spettacoli. Purtroppo, quando scrivi da solo, fai i programmi da solo, gli altri pensano che tu non voglia far parte di progetti altrui. Questo è un po’ un danno che si è creato nel tempo – sono stato visto come uno autonomo in tutto, che vuole lavorare da solo, cosa non vera: quanto vorrei alleggerirmi!...”

Si cimenterà ancora con il cinema dopo il film “Non lo sappiamo ancora”, di fine anni ’90?

“Si, mi piacerebbe, in tanti mi spingono a partecipare ancora a progetti cinematografici, proverò. Magari si pensa che non mi interessa perché sono televisivo. È stata una bella esperienza; il film andò molto bene. Diciamo che accetterei volentieri un ruolo interessante. Anzi, lancio un appello: chiamatemi!”.

Simpaticamente interviene all’incontro Alan De Luca, che aggiunge: “Con Lino ci rivediamo spesso e lavoriamo ai nostri spettacoli individuali e talvolta insieme nel nuovo show teatrale ritroviamo, come ha già spiegato Lino, il professor Pacifico che si incontra con Bassolindo sotto la statua di Garibaldi. Nello spettacolo farò parodie di cantanti neomelodici, ma presenterò anche testi, monologhi nuovi e una nuova canzone. Naturalmente “Tutta colpa…di Telegaribaldi” è stato organizzato da un personaggio d’eccezione “l’impresario Aniello Guardascione”. Prossimamente potrete vedermi anche al cinema, nel mese di aprile, nel nuovo film di Carlo Luglio, “Il ladro di cardellini”.





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