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Fridays for Future

di Silvia Giordanino

Numero 233 - Settembre 2022

La scorsa estate è stata caratterizzata anche dall’arrivo in Italia del più importante meeting europeo sul clima, con l’importante messaggio di Greta Thunberg per un futuro finalmente possibile


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L'Umanità sta vivendo un periodo drammatico sotto diversi punti di vista. Così, quando ci poniamo la domanda: “Da dove ricominciamo, dopo e durante il buio che abbiamo vissuto e tuttora stiamo vivendo?” ci troviamo di fronte a un notevole e complicato “ventaglio” di possibili e, forse, irrealizzabili risposte, -taglio-ma noi ne proponiamo una che non può che essere confermata collettivamente dalla condizione universale in cui si trova la terra: “nostra Madre Terra”, per usare le sacre parole di San Francesco. Stiamo parlando dell'emergenza climatica dovuta all'inquinamento, purtroppo comune in tutto il mondo. L'input per parlare di questo argomento ci viene dato dalla manifestazione del secondo Meeting europeo di Fridays for Future che si è svolto a Torino dal 25 al 29 luglio. 1500 attivisti presenti da 75 paesi. Tanti, tenendo anche conto che diversi paesi hanno rifiutato il visto necessario ai delegati di tale movimento per essere presenti. Inutile dire che la protagonista assoluta è lei. Stiamo parlando di Greta Thunberg, naturalmente, perché è proprio questa giovane che ha fondato tale movimento studentesco. Conosciamola meglio. Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (questo il suo nome completo), nasce a Stoccolma nel 2003 ed è ora conosciuta a livello internazionale per il suo impegno a favore dello sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. Il 20 agosto 2018, quando frequenta il nono anno di una scuola della sua città, Greta decide di non frequentare il suo istituto fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione prende concretezza a causa delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate. Vuole che il governo svedese riduca le emissioni di anidride carbonica come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico e rimane seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno durante l'orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima). Anche in seguito alle elezioni, Greta continua a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale che ormai tutti conosciamo. Ormai è per quasi tutti “Greta”, la sua fama è tale che il cognome non risulta necessario per identificarla e il suo nome risuona in tutti noi, un po' come una di famiglia. La Thunberg ha un coraggio interiore che le rende possibile iniziare a relazionarsi i con i grandi della terra. Nel 2018 parla sui cambiamenti climatici al vertice delle Nazioni Unite tenutosi in Polonia. In questa, come in altre occasioni, usa parole dure, severe. Solo nel 2019 questo personaggio partecipa attivamente al Forum economico di Davos e allo sciopero mondiale che coinvolge 1700 città in più di 100 paesi (un milione di partecipanti solo in Italia). Il 16 aprile dello stesso anno è presente alla commissione ambientale del Parlamento Europeo e incontra Papa Francesco in Piazza San Pietro con il quale ha uno scambio di battute. Ad agosto eccola al Vertice delle Nazioni Unite sull'azione per il clima e alla conferenza sul cambiamento climatico COP 25 a Santiago del Cile. In particolare il 20 settembre ha guidato a New York lo sciopero mondiale per il clima, mentre il giorno successivo ha parlato al Palazzo di Vetro al Vertice dei giovani sullo stesso tema.-taglio2- Il 23 settembre interviene all'apertura del Climate Action Summit a margine dell'Assemblea dell'ONU, alla quale partecipano diverse decine di capi di stato e di governo, usando parole assai dure contro la loro mancanza di iniziativa nei confronti dell'ecologia. A dicembre, sempre del 2019, si trova in Italia a Torino. Perché sceglie qui la sua meta, proprio come quest'anno? Sono proprio gli stessi organizzatori del Fridays a rispondere: “Torino detiene il triste primato per avere l'inquinamento atmosferico più alto d' Europa” [cit.] La miopia con cui i governi hanno affrontato la problematica di cui stiamo parlando non è più accettabile. I ragazzi, il nostro futuro, si ribellano. Sono preparati, attivi, determinati, certi di essere nel giusto. Hanno una “manciata” di anni, ma sono dotati di quella maturità e consapevolezza che mancano alla generazione precedente. L'organizzazione torinese dell'evento è impeccabile. Il luogo scelto per l'ospitalità è l'accogliente e ampio Parco della Colletta, sito a fianco del fiume Dora. Qui area stand di accoglienza, spazi per campeggiare, per dibattiti e parcheggi. Ancora due tendoni, un refettorio, bagni chimici, bar, presidio sanitario, serbatoio d'acqua e lavandini. In questo stesso luogo non prende vita solo il Fridays Future, ma anche il Climate Social Camp gratuito e aperto alla cittadinanza. L'impegno e la crescita, non partono forse proprio dal comportamento corretto da tenere “a casa propria”? Tante le realtà che hanno sostenuto questa seconda interessante iniziativa che ha affiancato l'evento principale. Molta, moltissima gente, praticamente un popolo multietnico partecipa a ciò che vi stiamo descrivendo. I meeting, invece, si svolgono soprattutto presso il Campus Einaudi, una prestigiosa e recente sede dell'Università che sempre costeggia il fiume sopracitato. Non mancano momenti di evasione con musica e arte. Coinvolgente la manifestazione in centro città, precisamente nella capiente Piazza Vittorio. Non è possibile la presenza in prima persona della Thunberg, confermata in prima battuta appena una settimana prima proprio per il 25 luglio, quindi in apertura della manifestazione. Conseguentemente ha dovuto lasciare il posto ad un collegamento telematico da casa sua per problematiche insorte all'ultimo momento. Sicuramente un po' di delusione negli animi degli attivisti, ma i ragazzi, provenienti da tutto il mondo si riuniscono davanti ad un maxi schermo per vedere ed ascoltare la loro paladina. “Sono orgogliosa del lavoro che avete fatto e sono contenta della possibilità di incontrarsi dopo due anni che il movimento non ha potuto farlo. È un'opportunità per migliorare il livello della discussione e per conoscersi meglio e mi auguro che questo accada.” Greta si complimenta con l'organizzazione “perché hanno fatto un grande lavoro e spero che tutti lo possano apprezzare”. Il giovane attivista irlandese Saoi O' Connor la affianca nel collegamento dalla abitazione di lei da Stoccolma.





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